Galleria Mascherino
Roma
Via del Mascherino 24
06 68803820 FAX 06 68803820

Viaggio nell'Era Psichedelica I
dal 9/6/2003 al 12/7/2003
06 68803820 FAX 06 68803820

Segnalato da

mascherino




 
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9/6/2003

Viaggio nell'Era Psichedelica I

Galleria Mascherino, Roma

The Soft Machine Turns On. Questa mostra propone il meglio della produzione artistica applicata alla comunicazione visiva relativa alla musica, realizzata da autori internazionali tra i quali Martin Sharp, Victor Moscoso, Rick Griffin, Alton Kelley, Stanley Mouse, David Singer, Gary Grimshaw contrapposti all'opera di Alessandro Locchi, artista della generazione successiva che, sia nei suoi manifesti che nei suoi collage, rettifica e cannibalizza l'universo visivo psichedelico.


comunicato stampa

Inaugura a Roma, martedì 10 giugno alle ore 18,30, presso la Galleria d'arte Mascherino, la mostra Viaggio nell'Era Psichedelica I - The Soft Machine Turns On.

Questa esposizione è la prima parte di un più ampio progetto che intende analizzare, attraverso una serie di mostre, il fenomeno della psichedelia negli anni '60, come questo ha influenzato l'arte di quel periodo e come si è riflesso nelle successive generazioni di artisti.

Questa mostra propone il meglio della produzione artistica applicata alla comunicazione visiva relativa alla musica, realizzata da autori internazionali tra i quali Martin Sharp, Victor Moscoso, Rick Griffin, Alton Kelley, Stanley Mouse, David Singer, Gary Grimshaw contrapposti all'opera di Alessandro Locchi, artista della generazione successiva che, sia nei suoi manifesti che nei suoi collage, rettifica e cannibalizza l'universo visivo psichedelico.

Nei primi anni '60 le culture Beat, Pop, Psichedeliche e Hippie spesso si affiancavano ed erano fortemente interconnesse tra loro imponendosi in ogni campo, tanto da rappresentare in quegli anni una vera rivoluzione culturale ed estetica che ha avuto ramificazioni ovunque: nell'arte, nella moda, nei costumi, nella grafica, nell'illustrazione, nel fumetto, nel cinema, nella letteratura, nel teatro e più fortemente nella musica. Questa mostra ne presenta uno degli aspetti più interessanti, quello della produzione artistica applicata alla comunicazione visiva relativa alla musica, attraverso le opere visionarie di Rick Griffin, di Alton Kelley, di Stanley Mouse, di David Singer, di Gary Grimshaw, di Martin Sharp, che fonde uno stile liberty con quello Pop elaborando un proprio segno riconoscibile e molto innovativo riscontrabile anche nei collage, del californiano Victor Moscoso, forse il più importante protagonista dell'arte psichedelica, le cui stampe sono presenti nelle più importanti collezioni museali internazionali, dal Metropolitan al Louvre. La produzione di molti di questi protagonisti della psichedelia consiste in opere concepite e fatte esclusivamente per essere realizzate attraverso procedimenti di stampa, seppure molto particolari e a tiratura limitata, che vanno al di là dell'arte applicata per essere accolti nell'ambito della vera e propria Arte. Sono lavori che propongono immagini esuberanti e complesse, visionarie, piene di energia avanguardista, psichicamente e visivamente alterate, ipertrofiche, luminose anche quando sono impostate su toni più cupi grazie alla scelta degli accostamenti cromatici, vibranti per l'uso dei contrasti di colore e compositivi anche grazie all'ausilio di artifici ottici (l'uso del 3D...). Questo tipo di linguaggio, spesso vicino a quello di movimenti contemporanei come la Op Art, interessata all'analisi dei limiti dei meccanismi percettivi, ha influito su una parte della produzione di importanti esponenti del panorama dell'arte di quello stesso periodo (e questo sarà il tema della seconda parte di questo progetto, concentrata sulla realtà italiana degli anni '60). E' innegabile inoltre che sia stato un riferimento importantissimo per molti fenomeni artistici successivi, soprattutto negli ambiti controculturali. Questi artisti riprendono e portano al massimo sviluppo l'uso della parola all'interno dell'opera, che era diventato comune a partire dalle avanguardie futuriste, cubiste, dadaiste e russe, portandolo ad un'esplosione visiva e cromatica che tanto influenzerà poi il fenomeno del graffitismo e del Writing. Molti altri sono, del resto, i motivi di continuità del fenomeno psichedelico nello sviluppo dell'arte del Novecento: certi meccanismi come l'espansione delle capacità immaginifiche, l'alterazione di coscienza, una forma di automatismo psichico che spesso ne deriva, il ricorso a un ampio immaginario onirico e visionario, erano in parte già comparsi in movimenti artistici molto precedenti, a partire dal Romanticismo per giungere ad un certo Simbolismo, sino ad arrivare in parte al Dadaismo e poi più ampiamente nel Surrealismo.

Inaugurazione: martedì 10 giugno 2003 alle ore 18,30

Fino al 12 luglio 2003
Orario di apertura: dalle 16,30 alle 19,30 (escluso lunedì e festivi)

Galleria d'arte MASCHERINO
Via del Mascherino 24, 00193 Roma, Italy.
Tel.-fax 06/68803820

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