Human distiller. 3 installazioni-ritratto dell'umano, dove il tempo e' mera illusione, dove il corpo e' ridotto a elementi chimici pre-inesistenti.
a cura di Chiara Ferella Falda
Si può distillare un corpo umano? Si può condensarne o cristallizzarne l'esistenza? E’ questa la ricerca compiuta negli anni dall’artista Syd Minus, nella sua prima personale ospitata nel cortile seicentesco dell’Hotel Flora, Venezia - San Marco.
Una ricerca profonda che si muove tra arte, scienza, fisica quantistica e filosofia, dove il fulcro è l’indagine del rapporto tra spazio-‐tempo e massa.
3 installazioni-ritratto dell'umano, dove il tempo è mera illusione, dove la massa è il limite spazio-temporale del mondo, dove il corpo è ridotto ad elementi chimici pre-inesistenti o una vita è imprigionata sottovuoto in una frazione di tempo determinata ma illusoria.
Opere
vibranti,
intime
e
concettuali
di
un
mondo
parallelo
possibile
dove
viene
esplorata
e
sperimentata
la
materia
e
le
sue
conseguenze
(il
pensiero
e
il
pensato)
per
accedere
al
pensabile,
solo
ed
unico
territorio
inesplorato
della
ragione.
Syd
cerca
il
pensabile
non
ancora
contaminato,
cerca
quella
terra
di
nessuno
dell'esistenza
deatomizzata
dalla
morale.
Nell’installazione
con
video
performance
Human
Distiller
il
corpo
umano
è
distillato
come
massa
per
delimitare
una
linea
spaziale:
si
entra
nella
“macchina”
distiller,
una
vasca
cilindrica
piena
d’acqua,
per
far
uscire
il
corrispondente
liquido
che
viene
raccolto
in
un
contenitore
indicizzato
dall’artista
con
una
linea,
una
data,
un
nome
e
un
cognome.
Il
contenitore
svuotato
dalla
sua
acqua
è
pronto
per
essere
“riempito”
di
tempo-‐vita-‐morte
dal
soggetto
ritratto.
Nell’opera
multipla
Immaterial
Multiverse/
Elements
of
my
parallel
universe
ogni
individuo
è
ridotto
(o
innalzato)
ad
elemento
della
tavola
periodica
dell’artista,
come
ammasso
di
atomi
inesistenti
se
non
nel
mondo
immaginifico
di
Syd
Minus.
L’artista
traduce
i
soggetti-‐oggetti
del
suo
mondo,
le
persone
che
lo
circondano,
in
elementi
di
una
personalissima
tavola
periodica,
popolata
da
“nuovi
metalli”
come
l’Elhenio,
il
Fralinio,
il
Chifefanio,
ognuno
con
un
suo
numero
atomico,
un
valore
elettronico,
un
colore
e
un
simbolo,
che
vive
anche
in
Internet
con
un
dominio
dedicato
e
una
casella
di
posta
personalizzata
(ad
es.
www.elhenio.com,
www.fralinio.com,
www.chifefanio.com
).
L’opera
Rec/
Inhuman
portrait
condensa
in
un
determinato
frammento
spazio-‐
temporale
la
vita
di
una
persona
mediante
tutto
ciò
che
è
visto,
sentito,
pensato,
consumato.
Tutto
quello
che
accade
viene
raccolto
e
conservato
dall'individuo,
senza
preclusioni,
come
reperti
di
una
storia
da
ricostruire.
L'artista
si
limita
a
osservare,
per
poi
selezionare
ed
inglobare
sotto
resina,
come
un
fossile,
lo
spazio-‐tempo
(inutile)
di
un
vissuto.
Si
ringrazia:
Superstudio
13
(studi
fotografici),
I.M.C.
(Industrie
Meccaniche
Cremonesi)
per
la
realizzazione
di
"Human
Distiller",
V.I.E.
(verniciature
industriali)
www.sydminus.com
www.hotelflora.it
www.insidevenice.it
Contatti:
Chiara Ferella Falda, cell. +39 339 1694112/335 1080528, chiaraferella@superstudiopiu.com
Ufficio stampa mostra: tel. +39 02 42250144, areart@superstudiopiu.com
Francesca Brasolin - Inside Venice: Cell. +39 392 9969240, info@insidevenice.it
Opening cocktail lunedì 27 maggio ore 18.30
Hotel Flora
San Marco 2283/A Venezia
tutti i giorni, dalle 8.00 alle 22.00
ingresso libero