Basilica Palladiana
Vicenza
piazza dei Signori
0444 323681
WEB
ARType
dal 19/7/2013 al 24/8/2013
mar-dom 10-18
0444 222122
WEB
Segnalato da

Debora Vrizzi




 
calendario eventi  :: 




19/7/2013

ARType

Basilica Palladiana, Vicenza

Archetipi della videoarte: 36 artisti italiani contemporanei. In mostra 6 ambienti immersivi - il rito, il gioco, il territorio, il gesto, il viaggio, il se' - che "aspirano a tracciare una mappa antropologica dell'immaginario contemporaneo".


comunicato stampa

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a cura di Guido Bartorelli, Paolo Granata, Silvia Grandi, Fabiola Naldi, Stefania Portinari

ARType nasce dal desiderio di sondare alcuni archetipi dell’immaginario contemporaneo, elementi primordiali della cultura umana esplorati attraverso lo sguardo dell’arte. Il neologismo a cui si ispira il titolo di questa mostra è dato infatti dall’accostamento dei termini “arte” e “archetipi”, nella loro variante anglofona, con la convinzione che il linguaggio sperimentale del video d’artista rappresenti una via d’accesso privilegiata per osservare la complessità degli assetti antropologi nel mondo d’oggi.

La mostra è promossa dal Comune di Vicenza - Assessorato alla Crescita e dalla Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, realizzata in collaborazione con l’Università di Bologna - Videoart Yearbook, e con il contributo di AIM Energy.

I curatori – Guido Bartorelli, Paolo Granata, Silvia Grandi, Fabiola Naldi, Stefania Portinari, docenti nelle università di Bologna, Padova e Venezia – hanno selezionato per questa mostra le opere di trentasei artisti italiani contemporanei, raggruppandole in sei archetipi, sei ambienti immersivi di proiezione allestiti nel prestigioso spazio palladiano: il rito, il gioco, il territorio, il gesto, il viaggio, il sé.

L’idea di archetipo, che abbraccia trasversalmente l’intera storia del sapere umano, dalla tradizione classica alle scienze umanistiche novecentesche, assume nel mondo dell’arte una valenza simbolica di proporzioni ancora maggiori, che attraverso l’intervento dell’artista traspare nella sua accezione mondana. Le forme archetipali dell’esistenza umana plasmano infatti, in maniera tacita e sommessa, le sfere dell’ordinario; condizionano le abitudini, influenzano gli atteggiamenti, i piccoli gesti quotidiani. E tutto ciò accade perché gli archetipi sono forme originali – *arché/týpos* –, manifestazioni ancestrali dell’immaginario simbolico, espressioni dell’inconscio collettivo radicate negli spazi reconditi del sé, che reiterano se stesse, all’infinito.

Destino dell’arte è infrangere questa monotona sequenza. Gli artisti, da sempre, si sono fatti interpreti di una “visione”; e a ciò non si sottrae quell’ampia compagine di sperimentatori dalle belle pensate che opera attraverso il linguaggio del video, il mezzo espressivo che per vocazione tende a scardinare i meccanismi ordinari dell’assuefazione visiva. Le opere in mostra aspirano dunque a tracciare una mappa antropologica dell’immaginario contemporaneo, svelare alcuni tratti dell’inconscio visivo, evocare le esperienze primordiali dell’esistenza umana per riscoprire, in un mondo affollato di immagini, l’irresistibile fascino degli archetipi.

*Gli artisti:* Rebecca Agnes, Karin Andersen, Sergia Avveduti, Bianco Valente, Basmati, Riccardo Benassi, Filippo Berta, Davide Bertocchi, Botto & Bruno, Enrico Bressan, Alessandra Caccia, Stefano Cagol, Silvia Camporesi, T-Yong Chung, Luca Coclite, Audrey Coïaniz, Michael Fliri, Michela Formenti, Aldo Giannotti & Markus Hofer, Kensuke Koike, Giovanni Kronenberg, Marcantonio Lunardi, Marco Morandi, Virginia Mori, Bruno Muzzolini, Massimiliano Nazzi, Christian Niccoli, Gabriele Picco, Giovanna Ricotta, Donato Sansone, Angelo Sarleti, Natalia Saurin, Danilo Torre, Virgilio Villoresi, Debora Vrizzi, Diego Zuelli.

Promossa dal Comune di Vicenza e dal Teatro Comunale Città di Vicenza In collaborazione con Videoart Yearbook - Università di Bologna Con il supporto di AIM Energy

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ARType
Archetypes of Italian contemporary video art

curated by Guido Bartorelli, Paolo Granata, Silvia Grandi, Fabiola Naldi, Stefania Portinari

ARType results from the desire of exploring some archetypes of contemporary imaginary as primary elements of human culture seen through the eye of art. Indeed, the neologism the exhibition’s title is inspired to is the combination of “art” and “archetypes”, in the belief that the experimental language of video art provides a privileged access to the complexity of anthropological structures in today’s world.

The exhibition was promoted by the Municipality of Vicenza – Department for Growth with the Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, and was produced in collaboration with the University of Bologna – Videoart Yearbook, and with the contribution of AIM Energy.

The exhibition’s curators – Guido Bartorelli, Paolo Granata, Silvia Grandi, Fabiola Naldi, Stefania Portinari, professors at the universities of Bologna, Padua and Venice – have selected the works of thirty-six Italian contemporary artists and have referred them to six archetypes – ritual, play, territory, gesture, journey, the self – as six immersive environments of projection installed in the amazing Palladian space.

The idea of archetype, that transversally embraces the entire history of human knowledge, from the Classical tradition through the nineteenth-century humanities, has acquired an even larger symbolic value in the world of art and a social relevance revealed by the artist’s intervention. Indeed, the archetypal forms of human existence silently and quietly shape the realms of ordinary life; they affect our habits, our attitudes, our small daily gestures. And all of this happens because archetypes are original forms – arché/týpos –, ancestral displays of symbolic imagination, expressions of the collective unconscious rooted in the innermost spaces of the self and ceaselessly repeating themselves.

The destiny of art is breaking such monotonous sequence. Artists have always been the interpreters of a “vision” – this is also true of the wide range of original experimenters who work with the language of video, the expressive means that inherently aspires to subvert the ordinary mechanisms of visual addiction.

Therefore, the works on display aim at tracing an anthropological map of contemporary imaginary by revealing some traits of the visual unconscious, evoking the primary experiences of human existence in order to discover once again the irresistible fascination of archetypes in a world that is crowded with images.

Artists: Rebecca Agnes, Karin Andersen, Sergia Avveduti, Bianco Valente, Basmati, Riccardo Benassi, Filippo Berta, Davide Bertocchi, Botto & Bruno, Enrico Bressan, Alessandra Caccia, Stefano Cagol, Silvia Camporesi, T-Yong Chung, Luca Coclite, Audrey Coïaniz, Michael Fliri, Michela Formenti, Aldo Giannotti & Markus Hofer, Kensuke Koike, Giovanni Kronenberg, Marcantonio Lunardi, Marco Morandi, Virginia Mori, Bruno Muzzolini, Massimiliano Nazzi, Christian Niccoli, Gabriele Picco, Giovanna Ricotta, Donato Sansone, Angelo Sarleti, Natalia Saurin, Danilo Torre, Virgilio Villoresi, Debora Vrizzi, Diego Zuelli.

Ufficio stampa:
Carlotta Trombin
comunicazionecultura@comune.vicenza.it

Inaugurazione sabato 20 luglio 2013, ore 18

Basilica Palladiana
piazza dei Signori - Vicenza
Orari di apertura: Da martedì a domenica, dalle 10 alle 18
Ingresso libero

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