Rebecca Agnes
Karin Andersen
Sergia Avveduti
Bianco-Valente
Basmati
Riccardo Benassi
Filippo Berta
Davide Bertocchi
Botto & Bruno
Enrico Bressan
Alessandra Caccia
Stefano Cagol
Silvia Camporesi
T-Yong Chung
Luca Coclite
Audrey Coïaniz
Michael Fliri
Michela Formenti
Aldo Giannotti & Markus Hofer
Kensuke Koike
Giovanni Kronenberg
Marcantonio Lunardi
Marco Morandi
Virginia Mori
Bruno Muzzolini
Massimiliano Nazzi
Christian Niccoli
Gabriele Picco
Giovanna Ricotta
Donato Sansone
Angelo Sarleti
Natalia Saurin
Danilo Torre
Virgilio Villoresi
Debora Vrizzi
Diego Zuelli
Guido Bartorelli
Paolo Granata
Silvia Grandi
Fabiola Naldi
Stefania Portinari
Archetipi della videoarte: 36 artisti italiani contemporanei. In mostra 6 ambienti immersivi - il rito, il gioco, il territorio, il gesto, il viaggio, il se' - che "aspirano a tracciare una mappa antropologica dell'immaginario contemporaneo".
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a cura di Guido Bartorelli, Paolo Granata, Silvia Grandi, Fabiola Naldi, Stefania
Portinari
ARType nasce dal desiderio di sondare alcuni archetipi dell’immaginario
contemporaneo, elementi primordiali della cultura umana esplorati
attraverso lo sguardo dell’arte. Il neologismo a cui si ispira il titolo di
questa mostra è dato infatti dall’accostamento dei termini “arte” e
“archetipi”, nella loro variante anglofona, con la convinzione che il
linguaggio sperimentale del video d’artista rappresenti una via d’accesso
privilegiata per osservare la complessità degli assetti antropologi nel
mondo d’oggi.
La mostra è promossa dal Comune di Vicenza - Assessorato alla Crescita e
dalla Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, realizzata in
collaborazione con l’Università di Bologna - Videoart Yearbook, e con il
contributo di AIM Energy.
I curatori – Guido Bartorelli, Paolo Granata, Silvia Grandi, Fabiola Naldi,
Stefania Portinari, docenti nelle università di Bologna, Padova e Venezia –
hanno selezionato per questa mostra le opere di trentasei artisti italiani
contemporanei, raggruppandole in sei archetipi, sei ambienti immersivi di
proiezione allestiti nel prestigioso spazio palladiano: il rito, il gioco,
il territorio, il gesto, il viaggio, il sé.
L’idea di archetipo, che abbraccia trasversalmente l’intera storia del
sapere umano, dalla tradizione classica alle scienze umanistiche
novecentesche, assume nel mondo dell’arte una valenza simbolica di
proporzioni ancora maggiori, che attraverso l’intervento dell’artista
traspare nella sua accezione mondana. Le forme archetipali dell’esistenza
umana plasmano infatti, in maniera tacita e sommessa, le sfere
dell’ordinario; condizionano le abitudini, influenzano gli atteggiamenti, i
piccoli gesti quotidiani. E tutto ciò accade perché gli archetipi sono
forme originali – *arché/týpos* –, manifestazioni ancestrali
dell’immaginario simbolico, espressioni dell’inconscio collettivo radicate
negli spazi reconditi del sé, che reiterano se stesse, all’infinito.
Destino dell’arte è infrangere questa monotona sequenza. Gli artisti, da
sempre, si sono fatti interpreti di una “visione”; e a ciò non si sottrae
quell’ampia compagine di sperimentatori dalle belle pensate che opera
attraverso il linguaggio del video, il mezzo espressivo che per vocazione
tende a scardinare i meccanismi ordinari dell’assuefazione visiva.
Le opere in mostra aspirano dunque a tracciare una mappa antropologica
dell’immaginario contemporaneo, svelare alcuni tratti dell’inconscio
visivo, evocare le esperienze primordiali dell’esistenza umana per
riscoprire, in un mondo affollato di immagini, l’irresistibile fascino
degli archetipi.
*Gli artisti:* Rebecca Agnes, Karin Andersen, Sergia Avveduti, Bianco
Valente, Basmati, Riccardo Benassi, Filippo Berta, Davide Bertocchi, Botto
& Bruno, Enrico Bressan, Alessandra Caccia, Stefano Cagol, Silvia
Camporesi, T-Yong Chung, Luca Coclite, Audrey Coïaniz, Michael Fliri,
Michela Formenti, Aldo Giannotti & Markus Hofer, Kensuke Koike, Giovanni
Kronenberg, Marcantonio Lunardi, Marco Morandi, Virginia Mori, Bruno
Muzzolini, Massimiliano Nazzi, Christian Niccoli, Gabriele Picco, Giovanna
Ricotta, Donato Sansone, Angelo Sarleti, Natalia Saurin, Danilo Torre,
Virgilio Villoresi, Debora Vrizzi, Diego Zuelli.
Promossa dal Comune di Vicenza e dal Teatro Comunale Città di Vicenza
In collaborazione con Videoart Yearbook - Università di Bologna
Con il supporto di AIM Energy
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ARType
Archetypes of Italian contemporary video art
curated by Guido Bartorelli, Paolo Granata, Silvia Grandi, Fabiola Naldi, Stefania Portinari
ARType results from the desire of exploring some archetypes of contemporary imaginary as primary elements of human culture seen through the eye of art. Indeed, the neologism the exhibition’s title is inspired to is the combination of “art” and “archetypes”, in the belief that the experimental language of video art provides a privileged access to the complexity of anthropological structures in today’s world.
The exhibition was promoted by the Municipality of Vicenza – Department for Growth with the Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, and was produced in collaboration with the University of Bologna – Videoart Yearbook, and with the contribution of AIM Energy.
The exhibition’s curators – Guido Bartorelli, Paolo Granata, Silvia Grandi, Fabiola Naldi, Stefania Portinari, professors at the universities of Bologna, Padua and Venice – have selected the works of thirty-six Italian contemporary artists and have referred them to six archetypes – ritual, play, territory, gesture, journey, the self – as six immersive environments of projection installed in the amazing Palladian space.
The idea of archetype, that transversally embraces the entire history of human knowledge, from the Classical tradition through the nineteenth-century humanities, has acquired an even larger symbolic value in the world of art and a social relevance revealed by the artist’s intervention. Indeed, the archetypal forms of human existence silently and quietly shape the realms of ordinary life; they affect our habits, our attitudes, our small daily gestures. And all of this happens because archetypes are original forms – arché/týpos –, ancestral displays of symbolic imagination, expressions of the collective unconscious rooted in the innermost spaces of the self and ceaselessly repeating themselves.
The destiny of art is breaking such monotonous sequence. Artists have always been the interpreters of a “vision” – this is also true of the wide range of original experimenters who work with the language of video, the expressive means that inherently aspires to subvert the ordinary mechanisms of visual addiction.
Therefore, the works on display aim at tracing an anthropological map of contemporary imaginary by revealing some traits of the visual unconscious, evoking the primary experiences of human existence in order to discover once again the irresistible fascination of archetypes in a world that is crowded with images.
Artists: Rebecca Agnes, Karin Andersen, Sergia Avveduti, Bianco Valente, Basmati, Riccardo Benassi, Filippo Berta, Davide Bertocchi, Botto & Bruno, Enrico Bressan, Alessandra Caccia, Stefano Cagol, Silvia Camporesi, T-Yong Chung, Luca Coclite, Audrey Coïaniz, Michael Fliri, Michela Formenti, Aldo Giannotti & Markus Hofer, Kensuke Koike, Giovanni Kronenberg, Marcantonio Lunardi, Marco Morandi, Virginia Mori, Bruno Muzzolini, Massimiliano Nazzi, Christian Niccoli, Gabriele Picco, Giovanna Ricotta, Donato Sansone, Angelo Sarleti, Natalia Saurin, Danilo Torre, Virgilio Villoresi, Debora Vrizzi, Diego Zuelli.
Ufficio stampa:
Carlotta Trombin
comunicazionecultura@comune.vicenza.it
Inaugurazione sabato 20 luglio 2013, ore 18
Basilica Palladiana
piazza dei Signori - Vicenza
Orari di apertura: Da martedì a domenica, dalle 10 alle 18
Ingresso libero