Norma Mangione Gallery
Torino
via Matteo Pescatore, 17
011 5539231
WEB
Garth Weiser
dal 25/9/2013 al 30/10/2013
mar-sab 15.30-19.30 o su appuntamento

Segnalato da

Norma Mangione



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Garth Weiser



 
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25/9/2013

Garth Weiser

Norma Mangione Gallery, Torino

L'artista statunitense ha realizzato una serie di dipinti su carta. I lavori di Garth Weiser sono il frutto di stratificazioni, ognuna figlia tanto del caso, quanto della cosciente manipolazione del tempo e della materia.


comunicato stampa

La galleria Norma Mangione è lieta di annunciare la nuova mostra di Garth Weiser. Per questa sua seconda personale, l’artista statunitense ha realizzato una serie di dipinti su carta. Seppur lavorati con tecniche simili a quelle utilizzate per le tele, il supporto cartaceo delle opere introduce un elemento di novità, restituendo un diverso senso della materia pittorica. I dipinti di Garth Weiser sono il frutto di stratificazioni, ognuna figlia tanto del caso, quanto della cosciente manipolazione del tempo e della materia. A prima vista, le opere provocano un’impressione di velocità, pur essendo realizzate con una costruzione lenta e sistematica. Le opere “a pattern d’interferenza” rimandano alla distorsione digitale e agli schemi astratti della natura (come le venature nel legno o le vibrazioni in acqua) e abbandonano le geometrie caratteristiche di quelle precedenti per preferire una composizione più uniforme. Lo schema grafico in primo piano diviene una sorta di barriera che limita l’accesso agli strati sottostanti. I suoi margini erosi e irregolari danno corpo a un brusio udibile, pulsante; e in alcuni casi è interrotto da lacerazioni che paiono simultaneamente erompere dalle profondità e aggredire i primi strati di pittura.

I nuovi lavori con applicazione di rame, invece, si oppongono in modo diretto e cosciente al ritmo ingannevolmente compassato degli altri dipinti, possiedono una forza quasi geologica. Weiser applica prima, in modo libero e gestuale, un cumulo di pittura colorata; poi una membrana di rame che va a coprire, e in definitiva a celare, il segno espressionista sottostante. A quel punto l’opera diventa un sito di scavo: l’artista utilizza una lametta da barba per raschiarne e sgorbiarne la superficie, con un’intensità tale, alle volte, da perforare la carta stessa. La brevità dei tagli fisici nega la serie di azioni fluide che li hanno preceduti; e nel loro seguire il gesto impulsivo e spontaneo, le incisioni si fanno topologiche, grafiche, così che ogni sezione svela il residuo accumulato di un processo ormai dissolto.

Inaugurazione 26 settembre ore 18

Norma Mangione Gallery
via Matteo Pescatore 17 – 10124 Torino
mar-sab 15.30-19.30 o su appuntamento

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