Usomagazzino per altre architetture
Pescara
via Silvio Spaventa, 10/4
339 8145400
WEB
Tramemorie
dal 3/4/2014 al 2/5/2014

Segnalato da

Lucio Rosato




 
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3/4/2014

Tramemorie

Usomagazzino per altre architetture, Pescara

Dalla collezione di casa Rosato alcuni lavori di autori, abruzzesi e non, che tra gli anni '60 e '80 del novecento ricercano tensioni tra colore e forma intrecciando, come tessendo, concettualita' e materia.


comunicato stampa

a cura di Lucio Rosato

Elenco degli autori:

getulio alviani / aldo calò / andrea carnemolla / dino colalongo
angelo colangelo / luciano de liberato / pasquale di fabio / nino gagliardi
marcolino gandini / bruno liberatore / achille pace / lucio rosato / giorgio saturni

usomagazzino per altre architetture non chiude lo sguardo alla memoria estrapolando dalla collezione di casa Rosato alcuni lavori di autori, abruzzesi e non, che tra gli anni sessanta e ottanta del novecento ricercano tensioni tra colore e forma intrecciando, come tessendo, concettualità e materia.

Dall’inconfondibile segno op-art di Getulio Alviani (Udine 1939) agli intarsi di geometrie visive di Marcolino Gandini (Torino 1937 - Roma 2012) passando per i fili di cotone che scorrono come linee irregolari sulla tela azzurra di Achille Pace (Termoli 1932) si approda alle direttive opposte e composte di Aldo Calò (San Cesareo di Lecce 1910 - Roma 1983); così come, in un territorio solo geograficamente abruzzese, dalle tracce di colore esplose nella ceramica smaltata di Giorgio Saturni (Colledara di Teramo 1914 - Pescara 2007 ) e dal cretaccio di geologica memoria di Nino Gagliardi (Avezzano 1918 – 1994) si risale attraverso ipotesi dinamico-spaziali dalle graffiature di Pasquale Di Fabio (Civitella Roveto 1927 – Roma 1998) e dalle schermature luminose di Andrea Carnemolla (Chieti 1939) agli intrecci di un disegno bianco di Dino Colalongo (Manoppello 1946) e alla raffinata china nera del Siderio di Angelo Colangelo (Penne 1927); tutto soffermandosi tra le texture poetiche e ossessive di Luciano De Liberato (Chieti 1947) che ci lasciano addentrare nei nodi dell’intreccio di una ordinata e faticosa passione rivelata in superficie dalla sublimazione della forma che nel bronzo di Bruno Liberatore (Penne 1947) la luce erode, come dice Cesare Vivaldi, chiudendola in solidi e precisi volumi ma al tempo stesso aprendola come al configurarsi di un viaggio.

Ed è esattamente un viaggio nella memoria quello che Lúcio Rosato propone accostando a questo prezioso patrimonio non solo territoriale, da sempre aperto ad un sentire globale, due suoi lavori di altra architettura che portano il segno di un vissuto e rivelano le ragioni di un allestimento che si fa anche racconto autobiografico: “tra me e me trame e memorie di adolescenziali-giovanili domestiche frequentazioni, accettate a volte amate che ineluttabilmente ritrovo sull’ordito ancora tramanti”.

Inaugurazione: venerdì 4 aprile 2014, ore 19.00

Usomagazzino per altre architetture
via Silvio Spaventa, 10/4 - Pescara
Orario di apertura: dal martedì al sabato dalle 18.00 alle 20.00
Ingresso libero


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