vie del centro storico
Viterbo

Genius loci
dal 9/9/2005 al 10/10/2005
0761 307284

Segnalato da

Carlo Bernardini



 
calendario eventi  :: 




9/9/2005

Genius loci

vie del centro storico, Viterbo

16 artisti contemporanei nel borgo medioevale della citta'


comunicato stampa

KENGIRO AZUMA, PINO BARILLA’, CARLO BERNARDINI, JOSE’ D’APICE, DAVIDE ORLANDI DORMINO, NICOLA EVANGELISTI, EMANUELA FIORELLI, RAUL GABRIEL, VALERIA GRAMICCIA, EDUARD HABICHER, HANS HERMANN, KLAUS MÜNCH, ATTILIO PIERELLI, ALEX PINNA, PAOLO RADI, GIUSEPPE SPAGNULO.

Sabato 10 settembre 2005 inaugurerà a Viterbo, presso la Sala del Consiglio a Palazzo dei Priori alle ore 11,30, la mostra “GENIUS LOCI – ARTISTI CONTEMPORANEI NEL BORGO MEDIEVALE DI VITERBO”. L’evento, che terminerà il 10 ottobre, è a cura di Silvia Pegoraro ed è organizzato dal Comune di Viterbo, Assessorato alla Cultura e PROMOTUSCIA con il patrocinio e il sostegno di: Regione Lazio, Amministrazione Provinciale, Camera di Commercio Industria e Artigianato, Fondazione Carivit, Erica Ceramiche, BMW Viterbo, Domus Viterbo.

Si tratta di un progetto espositivo incentrato sulla dialettica stimolante ed affascinante che può svilupparsi nel rapporto tra opera d’arte e ambiente in cui essa si trovi collocata. Lo scopo primario è quello di dare voce al “genius loci” di Viterbo, alle sue peculiarità storico-paesaggistiche, alla sua dimensione ricca di tracce “mitiche” lasciate dal tempo, attraverso la collocazione di grandi opere di artisti contemporanei – soprattutto sculture e installazioni. Nello stesso tempo, vuol essere un invito alla riscoperta dell’arte come entità in grado di costituire ancora, proprio come nelle culture antiche, un complesso amalgama di spazialità e temporalità, simboli e narrazioni.
Antonio Paolucci, sovrintendente ai beni storici e artistici di Firenze e grande studioso, a proposito del tessuto storico-artistico e urbanistico della provincia italiana (in particolare di quella dell’Italia centrale) usa l’espressione “museo diffuso”. Un concetto certo affascinante, ma in qualche modo l’idea di “museificazione” ci rinvia all’idea di una separazione del patrimonio culturale dalla vita quotidiana, di una sottrazione al flusso spazio-temporale di un territorio, che proprio la capillare diffusione, la trama fittissima delle opere d’arte in questa provincia, lo stretto nodo di natura e cultura che vi si incontra, rendono improbabile. Il grande storico e teorico Hans Sedlmayr, nel suo celebre libro Perdita del centro, lamenta lo scollamento, verificatosi nella modernità, tra opera d’arte e contesto per il quale è stata concepita. Il territorio delle province italiane conserva ancora, nella maggior parte dei casi, proprio questa incantevole simbiosi. Ma non è sufficiente restaurare e proteggere il patrimonio storico-artistico: occorre farlo vivere attraverso una serie di attività che rispecchino la ricerca e la sperimentazione culturali contemporanee, creando una sinergia in grado di incidere positivamente sulla personalità di ogni individuo, di rispondere alla sua “domanda” di cultura, o di stimolarne una: “Di una città non godi le 7 o le 77 meraviglie, ma la risposta che dà alla tua domanda”, asserisce il Calvino delle Città invisibili.

Proprio questo dialogo tra opera e ambiente, tra passato e presente, tra antico e contemporaneo (che è anche dia-logos, percorso attraverso la struttura espressiva della mente umana) vuole attivare e potenziare questa mostra, attraverso il dialogo tra 16 dei più interessanti artisti – di generazioni diverse - operativi oggi in Italia, tutti caratterizzati da un forte interesse per il rapporto opera-ambiente e per l’attenzione rivolta ai contesti espositivi nella creazione delle loro opere.

Il percorso della mostra si snoderà attraverso lo splendido centro storico di Viterbo: Via San Lorenzo, Palazzo Farnese, Piazza San Lorenzo, Chiesa del Gesù, Chiesa di San Tommaso, Palazzo Balletti, Museo del Sodalizio, cortile del Municipio ecc.
Il progetto prende dunque le mosse dal perdurante interesse odierno per l'intersezione tra opera e contesto ambientale. Alla base di tale interesse è un crescente senso di "necessità" riguardo all'interazione tra spettatore, opera e luogo: un tipo d'interazione, cioè, che possa favorire l'avvicinamento e la comprensione dell'arte contemporanea ad un pubblico sempre più ampio.

La mostra sarà documentata da un catalogo riccamente illustrato con immagini delle opere installate nei luoghi del centro storico di Viterbo, e contenente testi della curatrice e un’antologia critica relativa agli artisti presenti.

KENGIRO AZUMA (Giappone – vive e lavora a Milano)
PINO BARILLA’ (vive e lavora a Celleno, Viterbo)
CARLO BERNARDINI (vive e lavora tra Viterbo e Milano)
JOSE’ D’APICE (Brasile – vive e lavora a Roma)
DAVIDE ORLANDI DORMINO (vive e lavora a Roma)
NICOLA EVANGELISTI (vive e lavora a Bologna)
EMANUELA FIORELLI (vive e lavora a Roma)
RAUL GABRIEL (Argentina - vive e lavora tra Milano e Londra)
VALERIA GRAMICCIA (vive e lavora a Roma)
EDUARD HABICHER (vive e lavora a Merano)
HANS HERMANN (Germania - vive e lavora tra Imperia e Colonia)
KLAUS MÃœNCH (Germania - vive e lavora tra Torino e Friburgo)
ATTILIO PIERELLI (vive e lavora a Bomarzo)
ALEX PINNA (vive e lavora a Torino)
PAOLO RADI (vive e lavora a Roma)
GIUSEPPE SPAGNULO (vive e lavora a Milano)

PROMOTUSCIA – VITERBO
Chiesa degli Almadiani
Piazza del Sacrario, 01100 Viterbo
Per informazioni:
Ivana Pagliara Tel. 0761/307284 - cell.3939989769 ivana@promotuscia.it

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