Pat O'Connor dipinge. E a dire la verità dipinge anche piuttosto bene. LOVING YOU dovrebbe dunque esser considerata una (buona) mostra di pittura. Lontana dalle esasperate ricerche. Lontana da mezzi espressivi d'avanguardia. Lontana dai meandri concettuali. La O'Connor infatti parte dall'esatto opposto delle pratiche concettuali: la manualità pittorica. Insomma proprio quella che i vecchi saggi definirebbero una mostra diretta. Una mostra di (buona e sana) pittura. Ma in realtà c'e qualcosa che non torna..
Pat O'Connor dipinge. E a dire la verità dipinge anche piuttosto bene. LOVING YOU dovrebbe dunque esser considerata una (buona) mostra di pittura.
Lontana dalle esasperate ricerche. Lontana da mezzi espressivi d'avanguardia. Lontana dai meandri concettuali. La O'Connor infatti parte dall'esatto opposto delle pratiche concettuali: la manualità pittorica. Insomma proprio quella che i vecchi saggi definirebbero una mostra diretta. Una mostra di (buona e sana) pittura.
Ma in realtà c'e qualcosa che non torna..
Paradossalmente, se c'è oggi un mezzo d'espressione in cui il concetto strabocca, questo è proprio la pittura. Non si può più essere pittori per rappresentare, e basta. Dipingere porta con sé un discorso autoriflessivo, sulla natura dell'arte e delle immagini. Si può essere fotografi a cuor leggero, senza tanti presupposti concettuali, perché la fotografia è un mezzo perfettamente integrato con i ritmi e le esigenze del mondo contemporaneo. Essere fotografi è naturale, non richiede autoanalisi. Al contrario la pittura è ormai una pratica inattuale e obsoleta. Scegliere la pittura, allora, vuol dire prendere le distanze dal mondo contemporaneo, introdurre una pausa di riflessione. La O'Connor ricopia a mano le immagini fotografiche trovate sulle riviste e, in questo modo, crea uno sfasamento linguistico che ci fa meditare sulla loro natura. Ecco così che il lavoro si carica di quella tensione meta-artistica che, fino a qualche tempo fa, si trovava nei non tradizionali mezzi concettuali. Ma anche in questo caso i tempi si fanno sentire.
Anche in questi lavori di Pat il concetto è accompagnato dall'eco dei mass-media, che rende tutto bello e appagante. Forse si potrebbe parlare, in formula, di una sintesi tra concettuale e pop, secondo cui non c'è buon concetto senza bella forma e non c'è bella forma senza buon concetto.
Oggi il concettuale lo si assorbe guardando la televisione. La comunicazione mass-mediale e la vita contemporanea l'hanno assimilato e ora lo restituiscono a tutti e, in particolare, alla nuova generazione di artisti. I mass-media potevano avvalersi dei "difficili" meccanismi elaborati nelle alte sfere intellettuali solo a un patto: renderli facili, attraenti e comunicativi. E così è stato. Le operazioni più sofisticate ci vengono offerte oggi in una splendida veste d'impatto.
Proprio come per Pat O'Connor e questo suo LOVING YOU.
Pat O'Connor nasce nel 1971. Vive e lavora a Londra. Loving You è la sua prima personale in Italia.
Perugi artecontemporanea - Padova - 35121 via Altinate 66. tel. e fax 0039 049.663.996
Opening 2 dicembre 2000 ore 18.30
da lunedì a sabato ore 17.30 - 20.30 Mattina e festivi per appuntamento