Fashion Work Library
Milano
Via Vigevano 35
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Gianni Zardin
dal 28/6/2006 al 1/7/2006
Lun - Ven 9.30 - 19.30

Segnalato da

Marta Sella



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Gianni Zardin



 
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28/6/2006

Gianni Zardin

Fashion Work Library, Milano

Sperimentando nuove forme di creativita' e l’impiego di materiali abbinati, l'artista realizza ritratti in chiave pop a partire da una semplice fotografia.


comunicato stampa

Pop-Trait

Dal 29 giugno al 2 luglio, la Biblioteca della Moda di Via Vigevano 35 a Milano sara' protagonista di una mostra di arte originale ed innovativa: Pop-Trait di Gianni Zardin, artista milanese che, interpretando la cultura pop, ha dato vita ad una vera e propria tendenza.

Sperimentando nuove forme di creativita' e l’impiego di materiali abbinati, Gianni realizza ritratti in chiave pop a partire da una semplice fotografia. Non solo un quadro, ma una vera e propria opera d’arte che inizia con un lavoro psicologico di analisi e comprensione del soggetto, in modo da produrre lavori unici e strettamente personalizzati.

Un’idea originale anche per un regalo speciale: la Principessa Giovannelli ne ha commissionato uno per una sua grande amica, Mario Resca, presidente di McDonald’s Italia, sta attendendo che l’opera sia compiuta. Anche al Dalai Lama e a Tiger Woods Gianni Zardin ha reso omaggio con un Pop-trait.

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Per Gianni Zardin, Pop-trait e' innanzitutto il suo semplice significato: ritratto pop, popolare, di tutti: “mi sforzo di far emergere e rendere unico un segno proprio del soggetto protagonista, a prescindere da cosa e chi esso ed egli siano, appropriandomi delle sue cose quotidiane".

Per Zardin, l’oggetto popolare recuperato dalla quotidianita', che nel grande movimento della pop art veniva interpretato prevalentemente su tela, diventa parte integrante del progetto artistico, recupera la sua materia e la sua fisicita' peculiare.

In una prima fase del lavoro di Zardin, la scelta degli abiti, come simbolo privilegiato del quotidiano, e' assolutamente voluta per tre ragioni principali: la prima e' che, per l’artista, un abito si presta ad essere dipinto e manipolato molto piu' di una sveglia o di una pipa.

La seconda ragione e' che l’abito e' oramai talmente obsolescente e globalizzato da avere bisogno di riconquistare il suo tempo e il suo spazio distintivo: in ogni dove, il ricambio sempre piu' veloce e convulso di modelli da indossare imposto dal fashion system, relega quelli appena passati, con tutte le loro storie vissute od immaginate, a giacere in armadi o, peggio, a essere gettati via.

Allo spreco materiale si aggiunge una perdita emotiva che l’opera di Zardin intende recuperare e avviare a una nuova, sublimata, forma di vita.

La terza, e forse piu' importante, deriva dalla convinzione maturata da Zardin per cui un indumento amato, piu' di qualsiasi altro oggetto, e' capace di raccontare vite e svelare personalita', e di aggiungere a un ritratto (anche suo malgrado) componenti autentiche.

In questa fase, data l’importanza che Zardin assegna loro, anche il segno e la composizione degli indumenti hanno un loro significato, per ogni soggetto diverso. E con pop-trait, l’artista deve conoscere la persona, capirla, interrogarla, darle un’anima, per poi ricomporla su tela.

Alla prima fase della produzione artistica di Zardin, che prende il titolo di Fabric Pop-trait, segue quella che viene chiamata Human Pop-trait, in cui la fotografia diviene base di partenza per l’esecuzione del ritratto. Qui l’artista crea un ritratto “classico", dove per classico s’intende una pittura priva di materia (gli indumenti) ma con un’anima pop sempre molto forte.

Zardin si diverte a giocare con le cose che piu' ama e che piu' sono pop, differenziando e nominando questi ritratti di oggetti col nome Res Pop-trait, dando sempre molta importanza al tratto ed all’afflato cromatico.

Nei suoi quadri Pop-trait il colore e' sempre “nettopulito", staccato dagli altri. Il colore, che e' anima del pop, esalta l’estetica del ritratto con un effetto cromatico che puo' anche essere in netta contrapposizione con la realta' ma rimane sempre fedele al giudizio estetico dell’artista.

Fashion Work Library
Via Vigevano 35 - Milano
Orario: Lun - Ven 9,30 - 19,30

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