offiCina
Beijing
2 Jiuxianqiao Road, Factory 798, Chaoyang District
59789462 FAX 59789463
WEB
Paolo Di Capua
dal 24/11/2006 al 28/12/2006
martedi'-domenica,12:00-19:00

Segnalato da

offiCina


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Paolo Di Capua



 
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24/11/2006

Paolo Di Capua

offiCina, Beijing

Mostra di scultura e installazioni. L’intervento, realizzato con materiali eterogenei, evidenzia la relazione che intercorre tra opere apparentemente astratte e altre che entrano nella cronaca.


comunicato stampa

Mostra di scultura e installazioni

L’intervento dell’artista Paolo Di Capua mostra la relazione che intercorre tra opere ‘apparentemente’ astratte e altre che si connotano come adesione al mondo ‘vero’ entrando nella cronaca della storia contemporanea, dando luogo ad una sintesi che evidenzia la continuita’ creativa della sua opera. Realizzati con materiali eterogenei, tre gruppi di lavori presentati nello spazio di offiCina all’interno della fabbrica 798 a Pechino, rimandano l’uno all’altro attraverso una serie di sottili riferimenti concettuali ed all’uso di forme primarie e colori puri, totali come il bianco e il nero. L’essenzialita’ del quadrato, linee e tagli impressi nella natura ruvida e ‘umana’ del legno o fredda e scivolosa del pvc, liberi da ridondanze narrative, diventano la chiave per arrivare all’essenza delle cose e mettere allo scoperto l’artificio, la manipolazione.

I lavori che potremmo definire astratti sono qui rappresentati da alcuni esempi della serie “il gelo / il fuoco", quadri in legno, materiale per molto tempo prescelto dall’artista. Si tratta di lavori realizzati interpretando in chiave contemporanea l’idea quattrocentesca del bassorilievo ‘schiacciato’. Tagliati secondo un preciso progetto, schiantati, trattati con smalti ad acqua con toni dal bianco al nero e assemblati, sottolineano il valore delle strutture naturali in rapporto alle strutture mentali, evidenziando le potenzialita' dinamiche nella concentrazione di spazio e materia.

A questi vengono accostati gli “omissis", interventi su giornali quotidiani internazionali plastificati, su cui l’autore simula una operazione di censura per mezzo di tasselli neri che oscurano notizie e informazioni di cronaca - fenomeno inquietante a cui non si deve rischiare di assuefarsi.

Dall’accostamento parallelo delle due serie di lavori si sviluppa una installazione realizzata con lastre e tasselli di materiale plastico, anche in questo caso con i toni contrapposti del bianco e del nero, che a partire da una superficie concentrata e circoscritta nel quadrato di derivazione Maleviciana, per mezzo di sovvrapposizioni, contrasti e attriti, tagli ed esasperati distacchi, si libera inevitabilmente nello spazio.

Inaugurazione sabato 25 novembre 2006, 16.00

offiCina - n.2 jiuxianqiao rd., factory 798
Chaoyang district, - Beijing

Orari: martedi'-domenica,12.00-19.00

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