Museo Civico Luigi Bailo
Treviso
borgo Cavour 14
0422 658442 FAX 0422 591337

Gino Rossi, Arturo Martini e gli altri.
dal 12/10/2001 al 27/1/2002
0422 658442 FAX 0422 591337

Segnalato da

Studio Esseci




 
calendario eventi  :: 




12/10/2001

Gino Rossi, Arturo Martini e gli altri.

Museo Civico Luigi Bailo, Treviso

...Il "cenacolo" di Bepi Mazzotti.Momento di approfondimento dell'attività di Giuseppe Mazzotti, promotore delle arti e critico militante, figura di spicco nel Novecento veneto e italiano. La mostra si propone di ricostruire il percorso critico del singolare e poliedrico personaggio: si articola in sezioni dedicate agli artisti che Mazzotti stesso conobbe e stimò, a cui dedicò pagine memorabili e mostre antologiche.


comunicato stampa

Dal 13 ottobre al 27 gennaio 2001 il Museo Bailo di Treviso ospita la mostra "Gino Rossi, Arturo Martini e gli altri. Il "cenacolo" di Bepi Mazzotti ", momento di approfondimento dell'attività di Giuseppe Mazzotti, promotore delle arti e critico militante, figura di spicco nel Novecento veneto e italiano. Ne sono promotori il Comune di Treviso, La Provincia di Treviso e la Fondazione Giuseppe Mazzotti per la Civiltà Veneta.

La mostra, che si propone di ricostruire il percorso critico del singolare e poliedrico personaggio, si articola in sezioni dedicate agli artisti che Mazzotti stesso conobbe e stimò, a cui dedicò pagine memorabili e mostre antologiche. Saranno esposte opere di Gino Rossi, Arturo Martini, Nino Sprigolo, Sante Cancian, Bepi Fabiano, Arturo Malossi, Carlo Conte, Juti Ravenna e molti altri, in una ideale, straordinaria antologica della pittura e della scultura a Treviso dagli anni Trenta agli anni Ottanta. Alcune di queste opere tornano, per l'occasione, per la prima volta a Treviso, concesse da Musei, Collezionisti e Istituzioni tra le quali il Palazzo del Quirinale.

Concepita in occasione del ventennale della scomparsa di Mazzotti, avvenuta il 28 marzo 1981, questa mostra ha come punto di partenza quella che lo studioso trevigiano aveva riunito in Palazzo Scotti nel 1933.
In quella "mostra sindacale" il critico e uomo di cultura diede conto della vitalità e dell'arte degli artisti trevigiani dell'epoca, artisti che, come Arturo Martini e Gino Rossi, hanno poi assunto dimensioni ed importanza internazionale. Proprio in quell'occasione egli espose quei capolavori di Rossi, come Testa di Pescatore (oggi di proprietà del Ministero dei Beni Culturali), Primavera in Bretagna o Paesaggio asolano, e le terracotte di Martini tra cui la Venere dei porti, che oggi sono nuovamente riuniti e visibili al Museo Bailo di Treviso.
Da questa Mostra esce l'affresco di anni irripetibili, di una Treviso che supera la propria dimensione di città provinciale per aprirsi, da protagonista, alla grande arte europea, di un grande personaggio che seppe riunire attorno a sé e valorizzare alcuni degli artisti più interessanti e capaci di quell'epoca, di quel "momento magico" che gli anni 20 e 30 rappresentano per la cultura a Treviso e di cui Mazzotti fu intelligente e sensibile interprete e in parte artefice.

Nato a Treviso il 18 marzo del 1907, Mazzotti ebbe una vita caratterizzata da grandi passioni. Dopo il diploma frequentò l'Accademia di Belle Arti di Venezia iniziando così una carriera di pittore poi interrotta, anche se la passione per l'arte lo avvicinò ad alcuni dei giovani protagonisti della vita culturale trevigiana, tra i quali proprio Martini e Rossi, e gli ispirò le prime critiche d'arte. Quando nel 1926 iniziò l'attività di editorialista unì alla professione l'altra grande passione della sua vita, la montagna, scrivendo una fitta schiera di contributi dedicati alle montagne a lui più care. A questo tema dedicò proprio la sua opera d'esordio La montagna presa in giro del 1931.
Gli anni dopo la Grande Guerra, oltre che dalle innumerevoli opere relative alla montagna, sono caratterizzati da una continua attenzione per il mondo dell'arte, in particolare per l'opera di Arturo Martini e Sante Cancian, ai quali, scomparsi prematuramente entrambi, rese omaggio per primo con due bellissime mostre postume.
Negli anni successivi, la sua collaborazione con l'Ente Provinciale per il Turismo e con il Touring Club Italiano, la sua sempre particolarissima attenzione per l'ambiente e il paesaggio trevigiano unita alla sua più recente passione per la fotografia lo porteranno ad impegnarsi attivamente per la tutela del paesaggio italiano ed in particolare delle Ville Venete.
Presidente della sezione Trevigiana di Italia Nostra, Ispettore onorario ai monumenti, Giuseppe Mazzotti negli anni Settanta pubblica i Colloqui con Gino Rossi e collabora alla grande monografica sul pittore capesarino; sofferma la propria attenzione sul lavoro di Toni e Simon Benetton e su quello di molti altri amici artisti, dei quali seppe essere lungo tutta la propria esistenza appassionato sostenitore.

La mostra allestita sino al 27 gennaio 2002 al Museo Bailo rientra nell'ampio programma che a Mazzotti ha dedicato, nel ventennale della morte, la Fondazione a lui dedicata.

"GINO ROSSI, ARTURO MARTINI E GLI ALTRI. Il "cenacolo" di Bepi Mazzotti". Treviso, Museo Bailo, (borgo Cavour 14), 13 ottobre 2001-27 gennaio 2002.

Mostra promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Treviso e dai Civici Musei in collaborazione con la Fondazione G. Mazzotti per la Civiltà Veneta. Direzione della Mostra: Eugenio Manzato, a cura di Giovanni Bianchi e Luca Baldin. Catalogo edito da Canova

Orari: da martedì a sabato: 9-12 / 14,30 - 17. Domenica: 9 - 12.

Ingresso (comprensivo dell'ingresso al Museo) lire 5 mila; gruppi lire 3 mila; scuole lire 2 mila.

Per informazioni: Museo Civico "L. Bailo" tel. 0422.658442 fax 0422.591337

Ufficio Stampa: Studio ESSECI _ Sergio Campagnolo via san Mattia 16 35122 Padova tel. 049.663499 fax 049.655098 email esseci@protec.it

IN ARCHIVIO [3]
Gino Rossi, Arturo Martini e gli altri.
dal 12/10/2001 al 27/1/2002

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede