Museo Storico dell'Aeronautica Militare
Bracciano (RM)
Via Circumlacuale, (Aeroporto di Vigna di Valle)
06 99887508
WEB
Gerry Turano
dal 19/10/2007 al 17/11/2007
Mart - Dom 9.30-16.30

Segnalato da

Giorgia Calo'



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Gerry Turano



 
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19/10/2007

Gerry Turano

Museo Storico dell'Aeronautica Militare, Bracciano (RM)

Archivolandi. Personale. In mostra le ultime opere dell'artista che utilizza tecniche diverse: dal disegno quasi monocromo al collage, dal decollage alla plastica.


comunicato stampa

Archivolandi. Personale

Scrivo con piacere queste poche righe di presentazione della mostra di opere di Gerry Turano al Museo dell’Aeronautica Militare e confesso subito che il mio interesse verso la produzione di questo artista eclettico non è nato da un ragionamento, ma dalla pura emozione. E dalla curiosità suscitata dal conoscere due persone, completamente diverse, ospitate in un solo corpo: Gerry Turano pittore, navigatore di spazi artistici inesplorati e Gerry Turano scrittore di racconti, l’amicale voce narrante, fantasioso amante del paradosso e dei finali a sorpresa, protagonista assoluto di piacevoli serate di lettura.

Del primo Turano, sfogliando un catalogo delle sue opere, mi colpirono intensamente quei segni grafici che ossessivamente riproduce - privi di una genesi certa - che quasi senza più controllo, tendono a sfuggire al loro stesso creatore. Inerpicandosi sempre più in alto, unico loro limite il confine della tela, ma che l’immaginazione vuole vadano a perdersi nel cosmo infinito. Un etere denso, fumoso, dove solo queste forme (catene di pensieri?) sembra possano volare con leggerezza.

Perché il cielo di Gerry non è il cielo che io, da pilota, conosco. Non è azzurro né grigio né percorso da nuvole. È un cielo interno, interiore, viscerale. Che lui solca e arrampica con gli attrezzi che meglio conosce: i segni e le linee e le geometrie del suo lavoro di grafico. Strumenti familiari, ma solo strumenti - quelle geometrie chiuse e spigolose su cui a volte sboccia un fiore “meccanico” -, nient’altro che gradini di una scala appoggiata alla volta della propria creatività.

Carta stampati con disegni e parole dal significato non casuale, appiccicati l'uno sull'altro con spessi strati di colla e poi strappati, per svelare e creare uno spazio di “oggetti” forme e colore sovrapposti che divengono par te integrante del disegno. L'esplorazione (o meglio la trasvolata) arriva (o meglio atterra), seppur temporaneamente, a questa sor ta di solidificazione delle idee che sono le sculture: diretta emanazione delle pitture, concretizzate con la loro stessa materia fatta di car ta, colla, colore e anche parole.

Queste parole, così palesemente rivelatrici dei pensieri dell'Ar tista, “concettualizzano” l'opera, seppur con la provvidenziale ironia dissacrante che ha sempre contraddistinto il lavoro di Turano e che, anche nei titoli delle opere, spesso ci solleva dal concetto gravoso del significato esistenziale delle stesse e ci ripor ta prepotentemente con i piedi per terra ed un sorriso sul volto. A par te ciò, il cambiamento nelle ultime opere di Gerr y Turano è completo: stilisticamente si è passati dal disegno puro, quasi monocromo, ottenuto con una tecnica grafica rigorosa e meticolosa quasi ar tigianale, al collage, al décollage e addirittura alla plastica.

Nelle ultime opere viene quasi scomparendo del tutto il riferimento al fumetto e al mondo del fantastico. L'illusionismo della grafica rimanda ancora ad Escher, visceralmente amato da Turano, ma le citazioni, i riferimenti anche letterari ai grandi maestri del passato, sono quasi del tutto scomparsi, per lasciare il posto ad un'ar te più matura e personale, ad uno Stile. Emerge invece, più che una connotazione stilistica, una for te relazione mentale e filosofica con l'Aeropittura e cioè con quella evoluzione della pittura futurista che ebbe luogo verso la seconda metà degli anni Venti del Novecento. Non però con l'aspetto più “meccanicistico” di idolatria della macchina aereo prepotentemente protagonista e nemmeno con quello delle impressioni di volo: visioni paesaggistiche frammentarie riprese dall'alto dell'aereo in velocità.

Le affinità maggiori sono con quell' aeropittura definita da Marinetti “ essenziale mistica ascensionale simbolica - trasfiguratrice lirica spaziale” nella quale si riconoscevano ar tisti come Fillia, Dottori, Benedetta. Tensione verso il cielo e conquista dello Spazio, linee forza spigolose e veloci, dinamismo propulsivo,sono tematiche aeropittoriche che emergono dalla lettura delle opere di Turano specialmente se messe in relazione con la par ticolarissima sede di questa mostra: un Museo Aeronautico , uno dei più grandi del mondo nel suo genere, testimonianza della storia del volo e del desiderio eterno nell'uomo di vincere le forze della natura e di staccarsi da terra, alla ricerca di nuove conoscenze di nuove dimensioni. Ed insieme a questi aerei, così esteticamente avvincenti, vicino ai quali e tra i quali è allestita la mostra, le creazioni di Gerr y Turano possono legittimamente volare. Massimo Mondini, direttore Museo Storico dell’AM di Vigna di Valle

Inaugurazione sabato 20 ottobre alle 18

Museo Storico dell'Aeronautica Militare
Via Circumlacuale, (Aeroporto di Vigna di Valle) Bracciano (Roma)
Ingresso libero

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Gerry Turano
dal 19/10/2007 al 17/11/2007

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