Antico foledor Boschetti della Torre
Manzano (UD)
via della Roggia

Luciano Ceschia
dal 31/5/2009 al 4/7/2009
venerdi' 16.30-19.30, sabato e domenica 9.30-12.30 e 16.30-19.30
348 7936833

Segnalato da

Francesca Agostinelli



approfondimenti

Luciano Ceschia



 
calendario eventi  :: 




31/5/2009

Luciano Ceschia

Antico foledor Boschetti della Torre, Manzano (UD)

Nascita della sfera. Sono in mostra circa 80 pezzi, disegni, modelli in gesso o terra e sculture finite che raccontano la sua ricerca e il suo approdo astratto. Dalle prime prove alle ultime opere in pietra che rimangono incompiute.


comunicato stampa

Dalle prime prove alle ultime opere che rimangono incompiute nella pietra per la prematura morte dell’artista, le sculture sferiche coniugano “L’Unno, il Longobardo, il Barbaro educato”, come l’artista fu da più parti definito, con la visione pura e tesa all’assoluto che le Sfere rilasciano nella loro lunga storia. La Sfera è per Ceschia elemento che si affianca a ricerche che negli stessi anni trovano contraltare nel verticalismo dei Totem e che conoscono tanto declinazioni monumentali, quanto il piccolo formato; che partecipano, nei primi Ottanta, all’acmè di una vicenda professionale, che conosce livello internazionale tra Vienna (1979), Lubiana, (1983), Zagabria, New York (1984), Toronto (1985), Sumi, Kiev, Riga, Leningrado, Mosca (1987).

In un progressivo eludere il naturalismo che caratterizzò gli esordi dell’artista, la Sfera diviene riflessione sul farsi stesso della scultura, sul suo essere volume e insieme superficie, interno ed esterno, oggetto concreto e tensione all’immateriale di forme astratte, teoriche, assolute. Ceschia opera in questo senso senza mai tradire un procedere sperimentale e deduttivo, un movente naturale e “organico” che coniugava la ricerca dello scultore a una dimensione culturale che trovava coagulo e affondo nelle “città circolari” che l’architetto Marcello D’Olivo, con cui Ceschia collaborò già per la Casa Spezzotti di Lignano (1955-57), andava progettando ad esempio a Lignano Pineta Le Sfere erano metallo uscito dal fuoco, legno scolpito ad ascia, pietra affrontata in un duello, in una sfida dal sapore ancestrale contro le forze della natura.

Ma erano anche “oggetto in via di perfezionamento matematico” che dovevano trattenere quell’“anatomia antropomorfa e zoomorfa che qualche anno dopo osservai nelle opere del grande papa degli scultori, Henry Moore, presso Londra”, scriverà Luciano Ceschia, a memoria del suo viaggio del 1970, precisando in questa situazione il fuoco dei suoi riferimenti culturali, riferimenti, che già nei Settanta la critica individuava in Arp, Brancusi, Viani, Arnaldo Pomodoro, e naturalmente in Dino Basaldella, che Ceschia regolarmente e a lungo frequentò dalla fine degli anni Cinquanta.

Sono circa ottanta i pezzi esposti, che attraverso disegni di studio, modelli in gesso o terra, sino alle opere finite, raccontano l’avventura creativa di Luciano Ceschia, il suo approdo astratto, la sua inesausta e inarrivabile ricerca, sospesa tra brutale affondo nella materia e ricerca dell’assoluto.

Immagine: Movimento in apertura - 1977 - 19x28 cm - bronzo

Inaugurazione 1 giugno ore 18

Antico foledor Boschetti della Torre
via della Roggia - Manzano (UD)
Orario: venerdì ore 16.30-19.30; sabato e domenica ore 9.30-12.30 e 16.30-19.30
Ingresso libero

IN ARCHIVIO [1]
Luciano Ceschia
dal 31/5/2009 al 4/7/2009

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede