Anfiteatro
Monte San Savino (AR)

Visionifestival
dal 28/7/2004 al 10/8/2004

Segnalato da

Simona Maggiorelli



 
calendario eventi  :: 




28/7/2004

Visionifestival

Anfiteatro, Monte San Savino (AR)

Fra Arezzo e una serie di deliziosi paesini, pievi e castelli della provincia. Diretto da Francesco Niccolini, con la collaborazione di Marco Paolini.


comunicato stampa

Fra Arezzo e una serie di deliziosi paesini, pievi e castelli della provincia.
Diretto da Francesco Niccolini, con la collaborazione di Marco Paolini, che a cinquecento anni dalla nascita di Marco Polo, propone il suo IL MILIONE

Visionifestival
V edizione
23 luglio-10 agosto 2004
programma

Programma dal 29 luglio

Giovedì 29 e Venerdì 30 luglio
Cesa, Fattoria Cacciaguerra
Armunia e Teatro d’Artificio
Una tazza di mare in tempesta
Navi e balene dal ‘Moby Dick’
un viaggio uno spettacolo e una mostra di Roberto Abbiati e Silvio Martini

Sabato 31 luglio
Castiglion Fiorentino, Piazza del Comune
Acquaragia Drom in concerto
Musica dalle province zingare d’Italia

Domenica 1 agosto
Il Carro di Jan-Teatri Contemporanei Toscani
Pinocchio
di Andrea Giannoni


Mercoledì 4 agosto
Castiglion Fiorentino, Cassero
Johan Padan alla descoverta delle Americhe
di Dario Fo
con Mario Pirovano
regia di Dario Fo

Giovedì 5 agosto
Marciano, Piazza Fanfulla
Quartetto Euphoria
Guarda che musica!
Orecchio che vede, l'occhio gode
regia Banda Osiris

Sabato 7 agosto
Civitella della Chiana, Rocca
Marco Paolini
Appunti Foresti
di e con Marco Paolini
collaborazione ai testi di Francesco Niccolini
una produzione Jolefilm

Martedì 10 agosto
Foiano, vie del centro storico
Mabo Band
I Musicanti di Brema
con Renzo Stizza, Amilcare Pompei, Andrea Sgariglia, Fabrizio Palazzetti
regia Graziano Lazzeri


alcune schede in dettaglio

IL MILIONE
quaderno veneziano di e con Marco Paolini
collaborazione alla drammaturgia e ai testi Francesco Niccolini
una produzione Jole film

Un monologo che attraversa tutta la storia di Venezia, lontano dai suoi aspetti cartolineschi.
Al centro dello spettacolo i naufragi della città. Naufragi dolci e un po’ da ridere: aerei che scivolano in Laguna, barche in secca , cormorani troppo pesanti per decollare, piccioni ‘fatti’, gabbiani monogami e più delicati dei cavallini di Murano.
E’ in questo panorama quasi surreale che si disvela la mappa/racconto disegnata da Campagne, uomo di terraferma, in barca con Sambo, misterioso personaggio, ricco d’esperienza della città-isola e dei suoi mille anni, dai pali delle prime palafitte a quelli della Conterminazione e che a tutt’oggi delimitano il territorio fatto di acqua e terra di Venezia, delicato oggetto d’amore di questo spettacolo, praticamente mai citato direttamente nel testo ma sempre presente, centimetro dopo centimetro, nella tela tessuta da Campagne, che si fa al tempo stesso Rustichello da Pisa e Marco Polo, nel tentativo di dettare e trascrivere storie ed orizzonti: isole, paesi, mercati, caravanserragli, dall’isola alla Cina, passando per Mestre, Marghera e tutto il Nord Est, diventando emblematicamente “terra delle villette”, al di là della Tangenziale e della linea Maginot dei Centri commerciali che separa Venezia dal resto del mondo.


Gian Maria Testa
Altre latitudini

CD
Le nuove latitudini di Gian Maria Testa

È uno dei casi più belli ed eccentrici della musica d’autore italiana degli anni Novanta.
Gianmaria Testa, 44 anni, vive e lavora a Cuneo, in Piemonte, fa il ferroviere. Ma in Francia tutti sanno che è uno dei più affascinanti chansonnier del mondo. Non è ossessionato dal successo, dai nuovi pezzi e dal bisogno di sfondare nessun mercato. Da quando, esattamente dieci anni fa, si presentà al Festival di Recanati con una cassetta registrata di chitarra e voce, vincendone il primo premio, ha inciso solo quattro cd: Montgolfières, Extra-Muros, Lampo e, in duo con Pier Mario Giovannone, Il valzer di un giorno. Intanto però ha fatto qualcosa come ottocento concerti al giro per il mondo, senza disdegnare anche teatri piccolissimi e occasioni completamente fuori mercato. Poi si è messo a collaborare con altri artisti: musicisti come Enrico Rava (insieme al quale ha presentato con grande successo Guarda che luna!, spettacolo dedicato alla figura di Fred Buscaglione che ha visti protagonisti, anche la Banda Osiris, Stefano Bollani, Enzo Pietropaoli e Piero Ponzo), romanzieri come Jean-Claude Izzo e Erri de Luca, attori, su tutti Marco Paolini, che con Gian Maria condivide l’amore sfrenato per i treni.
E ora il quinto cd, Altre latitudini, dove raccoglie nuove canzoni e vecchi e nuovi amici: dal testo di presentazione di Erri De Luca ai contributi musicali di Mario Brunello, Enrico Rava e Gabriele Mirabassi.

Produzione Fuorivia, distribuzione Harmonia Mundi

CIRCO DIATONICO
Organetto Clara Graziano
Sax Toni Germani
Percussioni Giovanni Lo Cascio
Contrabbasso Gerardo Bartoccini
Basso tuba Rosario Liberti

L'allegria e la malinconia, la magia del circo, la poetica del viaggio continuo, il brivido del trapezio, la baraonda anarchica del clown, l'eleganza incosciente dell'equilibrista ... Trasferite tutto questo in musica, in un funambolico swing gitano che non è insensibile ai richiami della musica popolare italiana, del klezmer e del jazz. Una sarabanda di fiati e percussioni scatenata intorno all'organetto di Clara Graziano, autrice dei brani del gruppo. Aggiungete le battute di un clown e le piroette di un giocoliere-cantante che si mescola ai musicisti in scena e otterrete l'originale, coinvolgente spettacolo del Circo Diatonico.

Mabo’ Band
I musicanti di Brema
un’idea di Francesco Niccolini
con Renzo Stizza, Amilcare Pompei, Andrea Sgariglia, Fabrizio Palazzetti
regia Graziano Lazzeri
costumi Marta Renzi

Esiste un antidoto alla paura ed all’isteria del mondo? c’è solo la via delle armi e della violenza? l’unica soluzione è davvero bombardare? c’è qualcosa che può unire senza annullare le differenze, senza azzerare le identità e soprattutto senza affermare la superiorità di qualcuno su qualcun altro? c’è un futuro per gli scarcagnati, per chi non è migliore, ricco e onnipotente?
Certamente. E la risposta è semplicissima: la musica.
E’ la musica che unisce ed è la musica che ti fa scendere in strada e ti fa ballare e ridere con gli sconosciuti, che diventa immediatamente festa, smorza i furori e fa sognare. Puoi essere un vecchio gatto spelacchiato od un cane senza fiato, puoi essere un asino ragliante o un galletto invecchiato, puoi essere un vecchietto del Buena Vista Social Club o un disertore, non ti preoccupare: la musica fa sempre il miracolo e regala felicità, voglia di partire e di incontrare sconosciuti, stranieri e mondi ignoti. Senza paura, senza chiudersi in casa, senza armarsi fino ai denti.
E’ questa felicità da musicisti di strada che Mabo Band vuole raccontare con il nuovo spettacolo, dove fantasia, trasformismo, comicità e ironia vogliono dimostrare che non c’è niente di più bello di un mondo pieno di colori, differenze e, soprattutto, note musicali.
Lo spunto, paradossalmente, è la guerra, le divise militari: i nostri eroi indossano quattro sorprendenti, improbabili divise di una guerra immaginaria da cui scappare. Impossibile per i quattro soldatini disertori sentirsi nemici di qualcuno, molto meglio allora – come gli animalacci della vecchia fiaba – andarsene al giro per il mondo a spaventar la guerra, cantare e suonare.

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