Attraversare le contingenze allargando le prospettive

17/10/2007
stampa   ::  






ARGOMENTI

Parigi e le sue chances
La fiera internazionale d'arte contemporanea porta sulle rive della Senna artisti, collezionisti, curatori e galleristi da tutto il mondo. La metropoli non si scompone, anzi si moltiplicano le proposte. Vi proponiamo un "percorso" fra le mostre e una panoramica delle esposizioni e degli opening.








di Francesca di Nardo, curatrice indipendente e direttore dei Programmi di residenza della Dena Foundation for Contemporary Art, vive e lavora tra Milano e Parigi.

Il percorso parigino durante la settimana della FIAC (dal 18 al 22 ottobre) puo' partire dal Palais de Tokyo che ha inaugurato a settembre la mostra di Ugo Rondinone. La definirei una delle proposte piu' interessanti di questo periodo: l'operazione compiuta dall'artista svizzero e' infatti piuttosto sintomatica di quello che sta avvenendo in diversi luoghi di Parigi.
Il direttore del Palais de Tokyo , Mark-Olivier Wahler, ha invitato Rondinone a curare una mostra collettiva dandogli "carta bianca" (il titolo della mostra e' infatti "The Third Mind, carte blanche a' Ugo Rondinone").
L'artista ha selezionato 31 autori nei quali si rispecchia, e che in qualche modo danno vita ad un suo autoritratto: visitando le sale e' possibile rendersi conto di quali sono le sue passioni, le influenze e le ossessioni e rintracciare un percorso all'interno dei motivi ispiratori non solo dei suoi lavori recenti, ma anche delle sue prime opere. La mostra prende spunto da un libro del 1977 di William S. Burroughs e Brion Gysin che si intitola "The Third Mind" (la terza mente) basato su un'operazione di cut-up, taglia e cuci di diversi materiali visivi e testuali: l'autore non sono i due ma e' un terzo fantomatico autore-sintesi della mentalita' e del modo di vedere dei due artisti/scrittori.
La stessa operazione viene compiuta da Rondinone con questa mostra, che e' il risultato delle sue scelte e degli effetti, delle derive e dei collegamenti di queste scelte. Quindi e' la mostra di una sorta di terzo autore, che non e' l'artista stesso ma non e' neanche una mostra semplicemente curata dall'artista.

Sempre al Palais de Tokyo inaugura un'esposizione di opere degli artisti che hanno in qualche modo vissuto l'esperienza del Palais fino ad oggi ma non solo: venerdi' 19 dalle 12 alle 20 queste opere saranno messe all'asta per sostenere il Palais de Tokyo.

Nello stesso edificio si trova il Musee d'Art moderne de la Ville de Paris/ARC, tra le tre mostre allestite segnaleri senz'altro quella di Mathieu Mercier curata da Julia Garimorth. La giovane curatrice austriaca, che da una decina d'anni vive a Parigi, continua il percorso gia' iniziato da Hans Ulrich Obrist negli anni passati quand'era responsabile della sezione dedicata al Contemporaneo del Musee d'Art moderne. Ora che Obrist e' direttore della programmazione internazionale della Serpentine Gallery, Julia Garimorth, insieme agli altri curatori e ad Angeline Scherf - responsabile dell'ARC - prosegue sulla linea gia' avviata e presenta questa personale di Mercier, figura interessante dell'ultima generazione francese ormai affermata.
Con Mercier si ritorna al discorso sull'autorialita' posta in questione da Ugo Rondinone, Mercier infatti, non solo ha aperto una sua galleria - Galerie de Multiple - che e' presente alla FIAC nella sezione alla Cour Carree du Louvre, ma e' stato chiamato dalla Fondation d'entreprise Ricard (in occasione della nona edizione del Prix Fondation d'entreprise Ricard) come curatore della mostra "Derive".
Questa mostra presenta il meglio dell'ultima generazione di giovani artisti francesi, uno dei quali verra' selezionato da una Giuria di collezionisti e Amici di importanti Musei d'arte contemporanea e ricevera' i 15.000 euro del Premio Ricard. Questo Premio acquisto permettera' all'opera del giovane artista di entrare nelle collezioni del Musee Nationale d'Arte Moderne Centre Georges Pompidou. Un'operazione sintomatica di come funzioni il sistema di supporto all'arte francesce: trovo notevole che una fondazione privata - com'e' quella marsigliese, legata all'azienda Ricard che produce il famoso pastis tanto apprezzato dai francesi - sostenga la giovane creativita' e lo faccia acquisendo l'opera di un giovane e donandola a una delle collezioni pubbliche piu' prestigiose del mondo come quella del Centre Pompidou.
Loris Greaud, per esempio, vincitore dell'edizione 2005 del Premio Ricard, da febbraio 2008 avra' la sua personale al Palais de Tokyo.

Tra il Palais e la Fondation Ricard, sugli Champes Elysees, si trovano il Grand Palais (sede principale della FIAC) e di fronte il Petit Palais che ospita in questi giorni la mostra "Intrusion au Petit Palais: le Fonds municipal d'art contemporain". Le opere dei quasi 50 artisti contemporanei in mostra (tra i quali ad esempio Anri Sala, Mircea Cantor, Adel
Abdessemed, Douglas Gordon, Laurent Grasso) sono state acquistate dal Fondo municipale d'arte contemporanea della citta' di Parigi.
E' molto significativo che il Grand Palais ospiti una Fiera ed il suo dirimpettaio (con il quale c'e' una tradizione storica di dialogo, non solo architettonico) ospiti invece una mostra di opere di giovani artisti che appartengono pero' ad una collezione pubblica. C'e' quindi un confronto tra un'occasione privata qual e' la Fiera (con le sue gallerie e le loro finalita' di vendita) e l'esposizione di cio' che magari le gallerie in quel momento vendono ma che gia' fa parte della collezione pubblica di una grande capitale.

Ripercorrendo gli Champes Elysees verso Place de la Concorde, merita sicuramente una visita il Jeu de Paume che ha cambiato la sua direzione (affidata da un anno circa a Marta Gilli che era precedentemente a Barcellona) e presenta due esposizioni: la prima retrospettiva europea di Edward Steichen e la mostra "L'Ile de Paradis (version 1.15)" del collettivo Ultralab, a cura della giovane e molto interessante curatrice francese Fabienne Fulcheri.

Il Jeu de Paume si affaccia su Place de la Concorde e all'inizio dei Jardin des Tuileries, percorrendo questi giardini - che anche d'inverno sono bellissimi - si arriva al Louvre e alla Cour Carree, nella sezione della FIAC dove si trovano le gallerie internazionali piu' giovani tra cui alcune italiane (come la Galleria Zero e quella di Francesca Minini).

Dalla Cour Carree andiamo verso il quartiere del Marais dove hanno sede alcune delle gallerie piu' importanti di Parigi come Marian Goodman, Yvon Lambert, Perrotin e cosi' via, e dove sicuramente merita una visita il Centre Pompidou. Da sottolineare l'inaugurazione dell'importante "Atelier di Alberto Giacometti" (la collezione della Fondazione Alberto Giacometti) e "Artistbook International" , una fiera biennale dedicata al libro d'artista che quest'anno viene appunto ospitata dal Centre Pompidou nei giorni della FIAC.

Passando alle Fiere off di Parigi, rimanendo in zona Champes Elysees e Place de la Concorde c'e' la Fiera Show Off mentre a La Bellevilloise e al Carre' de Baudouin - dal Centre Pompidou potete prendere la linea 11 del metro - e' da visitare la Slick. L'anno scorso avevano avuto un discreto successo per la qualita' dei progetti proposti.

A questo punto, per rimanere nella zona di La Bellevilloise - dove tra l'altro alla fine della giornata e' piacevole fermarsi a cenare o bere qualcosa sul tardi perche' e' una delle zone piu' dinamiche e nello stesso tempo piu' economiche - merita una visita Le Plateau che e' lo spazio del FRAC de Ile-de-France. Anche Le Plateau ha deciso di dare carta bianca ad un'artista, Francois Curlet, il quale ha invitato due artisti belgi (Harald Thys e Jos De Gruyter).
Anche in questo caso un'istituzione a carattere pubblico che prevede sia uno spazio espositivo - Le Plateau e' infatti lo spazio del Fondo Regionale d'Arte contemporanea - sia una collezione, ha chiamato un artista a occuparsi della curatela della sua stessa mostra dandogli la possibilita' di invitare a sua volta altri artisti.

Sempre nella zona de La Bellevilloise segnalerei per patriottismo la personale di Piero Golia alla Cosmic Gallery e li' vicino uno dei luoghi piu' piccoli ma piu' vitali a Parigi che e' Castillo/Corrales: un mix di arte, economia ed editoria sede di uno spazio espositivo Castillo/Corrales appunto), una rivista (edizioni Metronome), e di una nascente galleria.

Fuori percorso infine una fondazione privata: la Kadist Art Foundation, che da circa un anno e mezzo promuove un programma di residenze per artisti e curatori, e che in questi giorni presenta la personale di Mario Garcia Torres nei suoi spazi a Montmartre.

Problema sciopero: per chi e' a Parigi fino a venerdi' sera probabilmente sara' impossibile muoversi in citta' per uno sciopero che si annuncia colossale...


Per una panoramica delle esposizioni e degli opening a Parigi:

http://undo.net/Pressrelease/search_paris

Immagini:

FIAC
Palais de Tokyo
Fondation d'entreprise Ricard
Jeu de Paume
Yvon Lambert
Slick
Show Off




Segnala questa pagina     Stampa     Torna all'indice degli argomenti