Quest'anno a Milano la congiuntura è pesante... Non solo in senso economico, ma anche perchè arte e design confluiscono in due settimane tangenti per MiArt e Salone del Mobile. Questo vuol dire che la cultura dell'oggetto sarà ancora più articolata e il mix tra i due generi pressoché inestricabile.
Aspiranti produttori e aspiranti consumatori saranno presi in un vortice ambiguo alimentato di effimera allegria e ansia da prestazione, tra ditoni di marmo milionari (made in Cattelan) e feste nei grattacieli per designer accompagnati da fotomodelle.
Certo non è sempre necessario comprare per possedere il valore che anima le "cose", a volte basta vedersi riflessi nelle vetrine, partecipare al gioco mondano.
Chi - come quasi tutti - è stato squattrinato da studente, sa che ci sono molti modi per gustarsi cose essenziali: per esempio entrare in una pasticceria, respirare a fondo e poi uscire. Ci sono anche libri prestati (e restituiti) che si ricorderanno per sempre, lo zucchero del vicino reso in cipolle e cosi' via...
Che ciazzecca con le arti?
"The blood of sensibility is blue", dice Shelley. L'incontro tra brama spirituale e aspirazione terrena a volte da' luogo a innesti fruttuosi e mutazioni. Ecco cosa succede il 13 aprile, "Notte Bianca dell'Arte 2012", ai Frigoriferi Milanesi.
Nati nel 1899 come fabbrica di ghiaccio, i Frigoriferi hanno poi conservato le derrate alimentari, custodito le pellicce, i tappeti e i preziosi. Oggi sono anche sede di diverse realtà che operano nell'arte e nella cultura.
Una di queste, l'associazione Fare, ospita Kunstverein (Milano), una piattaforma di ricerca che fa parte di una rete internazionale di "Kunstvereins in franchise" con sede ad Amsterdam e New York. E' uno spazio mobile che da tempo porta avanti progetti material-semiotici organizzando mostre ed azioni sperimentali. Le sue curatrici, su proposta di Valerio Del Baglivo, hanno scelto di "aprire" in Italia la prima sede di Evolution de l'art, la galleria delle opere d'arte immateriali.
Questa galleria, a sua volta, ha già sede ad Amsterdam, Bratislava e Bruxelles ed è nata nel 2007 da una collaborazione tra l'artista Cesare Pietroiusti e Space (un'altra piattaforma mobile che presenta arte contemporanea in spazi pubblici non-standard).
Questo gioco di scatole cinesi contiene non a caso le proposte di diversi artisti che per l'
Evolution de l'art di Milano hanno risposto all'invito di pensare opere sulla base di tre linee guida: il baratto, il rapporto interpersonale con l'acquirente e lo scambio di conoscenza.
La galleria d'altronde, vende esclusivamente opere d'arte immateriali e senza rilasciare nessun tipo di certificazione o documentazione.
Va da sé che alcune opere si potranno acquistare solo "dal vivo" nel corso della serata, magari pagandole con un'ora di silenzio o un lingotto d'oro puro, come dichiarò Ives Klein nel 1959 durante la conferenza "L'Evolution de l'art vers l'immateriel" da cui prende spunto la stessa galleria (e con questo il giro sembra chiuso).
Questa volta ci piace così, non vi proponiamo nessuna selezione delle moltissime inaugurazioni, feste ed esposizioni meneghine.
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Chi non potrà essere presente ai Frigoriferi Milanesi troverà presto online il nostro video con le immagini e i protagonisti della serata del 13 aprile.
