Attraversare le contingenze allargando le prospettive

18/04/2013
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Il diritto dell'arte



In copertina: Mario Arlati, Luz, 2009 (Foto © Giovanni Ricci Novara)




L'evoluzione quantitative delle fiere di arte contemporanea nel mondo. Fonti: ArtFacts, siti web delle Fiere. Immagine tratta dal libro




Masbedo, Schegge d'incanto in fondo al dubbio, 2009. Courtesy degli artisti. Immagine tratta dal libro




Art Rogers, Puppies, 1980. Immagine tratta dal libro




Jeff Koons, String of Puppies, 1988, collezione privata. Immagine tratta dal libro




Campagna pubblicitaria Barilla Burri, 1995. Parma, Archivio Storico Barilla. Immagine tratta dal libro




Gilbert & George, Hope, 1984, Londra, Tate Modern. Immagine tratta dal libro




Vedovamazzei, After Love, 2003, “Public Art Projects” Art 38 Basel, Basilea, 2007. Immagine tratta dal libro




"Il 'diritto dell'arte' è un neologismo che vuole indicare un sistema giuridico complesso", così parte l'introduzione al libro "Il diritto dell'arte: l'arte, il diritto e il mercato".
Per 'neologismo' s'intende un termine di recente introduzione nella lingua. Eppure l'argomento non è certo nuovo e nel settore dell'arte contemporanea è particolarmente sentito.
Un paio d'anni fa per esempio, anche alcuni artisti si sono dati da fare realizzando, insieme alla giurista Alessandra Donati, la redazione di "nuovi modelli di contratto per gli artisti" (scaricabili nel sito avladivostok.org).

Diritti e doveri mutano continuamente, incontrano resistenze e si scontrano con cavilli, come scrive anche Alessandro G. Montel nel suo "Tempo e luogo. Opera d'arte e norma giuridica come prodotti collettivi", uno dei saggi di diversi autori contenuti nel libro:
"La norma giuridica non si presenta come un unicum statico, ma come espressione di scopi e bisogni di singoli soggetti o gruppi di persone che, in un determinato momento storico e muovendo da determinate condizioni di contesto, si dotano di un corpus di regole e di un apparato che si ponga come garante del loro rispetto."

Il volume "Il diritto dell'arte: l'arte, il diritto e il mercato" è curato dall'avvocato Gianfranco Negri-Clementi che nella sua introduzione scrive:
Il "diritto dell'arte" si propone di regolare, proteggere e facilitare l'esistenza dell'opera creata, e la creazione in sé, come anche la circolazione e il godimento dell'oggetto artistico.
Gli interessi giuridici coinvolti sono complessi e differenziati, spesso in conflitto tra loro: così una penetrante visione della funzione educativa e sociale del prodotto artistico può talora scontrarsi con gli istituti privatistici che tutelano la proprietà, come elemento di patrimonio individuale.
E questo significa che le problematiche potranno trovare talora soluzioni differenziate, a seconda che prevalga nello studioso o nel legislatore l'atteggiamento pubblicistico o quello privatistico.
Sebbene l'arte, nel senso più ampio del termine, includa ogni elevata creazione umana (cinema, teatro, musica, letteratura e così via), il "diritto dell'arte", come usualmente inteso, riguarda prevalentemente le opere delle arti figurative, plastiche, tattili, visive (scultura, pittura, grafica, disegno, fotografia, computer art, video art eccetera).
Inoltre, il "diritto dell'arte" è strettamente legato e, in alcuni casi, si sovrappone al "diritto d'autore" e al "diritto dei beni culturali", che sono temi specifici cui dedicheremo una speciale trattazione.


Tra numeri, analisi storiche e celebri decisioni rese nelle aule di giustizia, il libro prende in esame aspetti socio economici complessi attraverso diverse chiavi interpretative. Per esempio la proprietà intellettuale, il diritto di seguito, la censura...
Durante la settimana del MiArt è stato presentato da Guido Guerzoni, Silvia Stabile e dallo stesso Gianfranco Negri-Clementi che nell'occasione afferma:

"Per noi è molto importante che questa esperienza di lavoro sia seguita in particolare da appassionati, cultori, collezionisti, galleristi, artisti. Noi non parliamo a loro ma vogliamo che loro ci interroghino, vogliamo rispondere, noi siamo a disposizione.
Noi non siamo degli esteti, degli storici dell'arte, né siamo dei critici: noi siamo giuristi.
Essendo appassionati d'arte, ad un certo punto abbiamo pensato di mettere a fattor comune le capacità che abbiamo affinato nel tempo, con gli studi ma specialmente con l'esperienza - insieme alla clientela di galleristi, collezionisti e artisti - cioè l'aspetto legale delle problematiche legate al mondo dell'arte.
Vogliamo svolgere un servizio perché amiamo l'arte, questa manifestazione nobile tra le più complete della natura umana, vogliamo fare in modo che possa fiorire in un mondo che la accetta e non la contende."

Parlando di tutela degli autori nei loro rapporti con il mercato spiega:
"Esiste il diritto di seguito, nato in epoca recente, che ha un'aspirazione molto nobile e certamente apprezzabile. Diritto di seguito significa: tu autore che hai lavorato anni, magari tra fatiche e miserie, vedi la tua opera crescere di valore e una volta venduta non profitti più.
Grazie al diritto di seguito invece, ti viene data per ogni passaggio successivo di proprietà una percentuale minima, corrispondente circa al 4% del prezzo dell'opera.
Questo è importante perché l'artista può vivere, non dico di rendita, ma dei frutti lenti di questo suo giardino coltivato nel tempo che ha la fortuna di seguire.
L'autore è in condizione di conoscere i passaggi che ci sono stati e questo è importante, non solo per dare maggiore valore alle sue opere, ma anche per dimostrarne l'autenticità, la quale non è più solo dettata dall'identificazione dell'esperto."

E ancora:
"In Italia la SIAE si comporta ingiustamente perché i soldi che percepisce, invece di andare agli autori, spesso scompaiono nel fondo pensione della struttura.
Lasciate a Cesare quel è di Cesare, o almeno un poco.
Aiutiamo a tornare sulla corretta via di applicazione dove è possibile..."

Infine Negri-Clementi spiega che questo primo volume della collana sarà seguito da un secondo a giugno e un terzo a fine anno:
"Abbiamo un'altra idea alla quale stiamo lavorando, frutto di una mia personale passione: la Pop Art e la sua origine, il fumetto. E' una forma di linguaggio nuovo, è come l'icona del nostro computer, ormai parliamo per icone... Questo è ciò a cui pensiamo nel prossimo libro."

La parte più sostanziosa della presentazione è stata condotta da Guido Guerzoni che racconta:
"Circa 12 anni fa erano pochissimi i folli che avevano deciso di provare a introdurre in Italia il principio, che è al tempo stesso economico e giuridico.
Io mi occupavo di gestione dei diritti nell'ambito di una ricerca promossa dalla Fondazione Corriere della Sera che l'aveva individuati come tema portante per introdurre nuove strategie di valorizzazione dei beni culturali (*).
Si trattava di superare i principi enunciati dalla legge Ronchey, ma mai attuati - che neanche oggi sono stati effettivamente concretizzati - partendo da un eccesso legislativo molto datato; cioè una struttura normativa che è ancora impiantata su quella fascista del '39.
La legge Ronchey identificò nel settore dei diritti uno dei possibili strumenti per procedere alla valorizzazione del nostro patrimonio ma non aveva gli strumenti.
Tra il 1998 e il 2003 io e pochi altri tentammo di introdurre in Italia alcuni principi, sia gestionali che comportamentali, mutuati dall'esperienza dell'associazione di categoria anglosassone; questa è stata un'esperienza molto importante perché ha tracciato un solco.
Alla fine degli anni '80 mi sono recato ad Harward, dato che in Italia il tema dell'art law era assente, qui i primi manuali che ho comprato risalivano all'85 ed erano già ristampe di volumi editati nell'aprile del '70.
Oggi c'è un'urgenza che non si limita al solo settore artistico. Questa collana edita da Skira è costituita da sei volumi che costituiscono un impegno molto vasto sul piano editoriale e importante per il costituendo settore dell'art law, che in Italia sta scontando un ritardo ventennale."

Poi prosegue:
"A distanza di dieci anni continuo a collaborare con lo studio Negri-Clementi sotto un'altra veste.
Attualmente stiamo sviluppando il più grande progetto museale, non artistico, realizzato da un privato, e ci troviamo quotidianamente a confrontarci con le tematiche che afferiscono il grande ambito tematico trattato nel volume 'Il diritto dell'arte'.
Stiamo sviluppando il sistema di gestione dei dati usando il content del CERN, un software open source, ma anche in questo caso ci troviamo a dibattere sugli stessi temi. Stiamo verificando l'applicabilità delle licenze creative commons per disporre dei contenuti multimediali forniti dai soggetti pubblici.
Un libro di questo genere è molto importante non solo per il settore artistico, ma perché è anche immediatamente utilizzabile in senso più ampio da chi si occupa di istituzioni culturali."

Poi passa ad altri esempi:
"In questo periodo stiamo ultimando il censimento degli archivi fotografici dei musei italiani, quelli che hanno fondi corposi sono più di 350, ma nessuno di questi dispone di modelli contrattuali validi, spesso chiedono a studi legali esterni di assisterli nelle definizioni.
Ad oggi non c'è nessun museo italiano che abbia un ufficio legale interno, lo stesso legislativo del Ministero ha competenze vaghe e non ha nessun esperto interno. In uno Stato come l'Italia questo dovrebbe far riflettere..."

In conclusione:
"In Italia sono molti i testi che si occupano di legislazione culturale, tuttavia mancano testi come 'Il diritto dell'arte' che sono particolarmente adatti a fornire strumenti pratici, indispensabili.
Confido nel fatto che anche i prossimi volumi possano contribuire a fornire ulteriori strumenti pratici di cui l'Italia ha più che mai bisogno per tentate di rimanere in Europa."


* Da cui il libro scritto da Guido Guerzoni e Silvia Stabile "I diritti dei musei. La valorizzazione dei beni culturali nella prospettiva del rights management", Editore: Etas (19 novembre 2003), Collana: Fondazione Corriere della Sera.


I testi in questa pagina, a cura di Marco Bosio, sono tratti dalla presentazione del libro:
"Il diritto dell'arte: l'arte, il diritto e il mercato" a cura di Gianfranco Negri-Clementi, Skira Editore, Milano, 2012. La presentazione si è tenuta il 7 aprile nell'ambito del programma di eventi di MiArt 2013 con i relatori:
Gianfranco Negri-Clementi, Partner, Negri-Clementi Studio Legale Associato, Milano
Guido Guerzoni, Professore Cultural Heritage and Art Markets, Università Bocconi, Milano
Moderatore: Silvia Stabile, Of counsel, Negri-Clementi Studio Legale Associato, Milano

Lo Studio Associato Negri Clementi è nato agli inizi del 2011; oltre che dall'avvocato Gianfranco Negri Clementi è stato fondato da professionisti provenienti da alcuni dei piu importanti studi legali nazionali e internazionali: Anna Paola Negri Clementi, Enrico Del Sasso, Gabriele Consiglio e Pietro Caliceti.