Attraversare le contingenze allargando le prospettive

21/09/2014
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Italiando

A ogni regione i suoi sapori, e per una volta volta non si parla di Expò né di sagre appetitose.
Abbiamo tracciato un percorso che attraversa l'Italia, alla larga dalle grandi metropoli, tra mostre interessanti e curiose, giocando con il tempo: non si tratta infatti delle ultime aperte, ma di alcune tra quelle che sarebbe bello riuscire a vedere prima che chiudano, magari approfittando dei profumi e del tepore dell'autunno (eventi di meteo estremo a parte)...



Firenze, Giardino di Boboli



James Turrell, Sight Unseen, 2013



Tina Modotti, Falce, martello e sombrero, Messico 1927



'Visible. On Display' Fondazione Pistoletto Biella



PAV, dalla mostra 'Vegetation as a political agent'



Icastica 2014, Arezzo, opera di Daniel Canogar



Maria Lai, Legarsi alla montagna


La "Prospettiva vegetale" di Giuseppe Penone ha inaugurato a Firenze i primi di luglio creando un percorso di opere scultoreee che si generano a partire da un rapporto profondo tra uomo e ambiente, tra corpo e natura.
Sia nel Forte del Belvedere, restituito al pubblico lo scorso anno dopo una lunga chiusura, che nel Giardino di Boboli, l'artista ha sviluppato rapporti delicati e possenti usando molteplici materiali. Nello storico Giardino la grandine di venerdì 19 settembre ha abbattuto un cedro del Libano, un ippocastano e tre cipressi, per rimuovere tutto ci vorrà una settimana, d'altronde anche gli "eventi di meteo estremo" - come li chiamano i giornalisti - sono parte integrante della prospettiva vegetale... La mostra è a cura di Arabella Natalini e Sergio Risaliti e sarà visitabile fino al 5 ottobre.

Per la Lombardia abbiamo scelto Villa Panza a Varese, da tempo patrimonio del FAI. La "villa di delizia" che si trova ai margini della Brianza, fu iniziata a metà 700 e conclusa a metà 800, passando da un nobile all'altro finché nel 1956 il nuovo proprietario, il conte Giuseppe Panza di Biumo, cominciò a raccoglierci le opere degli artisti internazionali (tendenzialmente americani) della sua collezione d'arte contemporanea.
La sua passione per i lavori concettuali ed ambientali si riflette fino al 2 novembre anche nella mostra "Aisthesis - All'origine delle sensazioni" di James Turrell e Robert Irwin, con proiezioni, installazioni ed opere site-specific che i due artisti creano utilizzando la luce. Soprattutto in "Ganzfeld" ci trova immersi in uno spazio senza profondità e si vive l'esperienza disorientante della "pienezza del vuoto", come la definisce Turrell.

Non stiamo viaggiando da Nord a Sud ma stiamo "attraversando" le diverse Regioni d'Italia, attratti da mostre che svelano i diversi caratteri (si direbbe i talenti) dei luoghi e dei loro abitanti.
A Palazzo Madama di Torino fino al 5 ottobre c'è una retrospettiva che copre tutto l'arco della vita di Tina Modotti , come fotografa, come musa e come attivista politica, ricostruendo sia la sua arte che la sua non comune vicenda umana.
A nostro parere però, in Piemonte ci sono almeno altri due luoghi che ben rappresentano lo spirito che abbiamo rilevato nella regione, a partire dalla Fondazione Pistoletto a Biella, dove dall'11 luglio è in corso la XVII edizione di "Arte al Centro di una trasformazione sociale responsabile 2014".
Anche quest'anno partecipano una sfilza di iniziative e persone a volte difficili da scindere una dall'altra. Forse è meglio leggere le proposte nel loro insieme anche se il format prevede la presentazione degli esiti di progetti già avviati o di nuovi cantieri ben distinti, come la piattaforma Artinreti (dedicata al Piemonte), la ricerca "Geografie della trasformazione" che ha mappato oltre 700 soggetti attivi nella trasformazione sociale responsabile, gli esempi di trasformazioni urbane che han preso il via da pratiche artistiche, o la mostra/premio con le storie di oltre 60 autori internazionali che operano nella sfera sociale titolata: "Visible. Quando l'arte lascia il suo campo e diventa visibile come parte di qualcos'altro".

L'altro luogo che abbiamo scelto è il PAV Parco d'Arte Vivente a Torino, dove (fino al 2 novembre) è visitabile "Vegetation as a political agent" , articolata sul doppio registro di storia e attualità, la mostra mette insieme e sullo stesso piano, interventi artistici e architettonici di 13 artisti internazionali, documenti di figure pionieristiche delle prime rivoluzioni ecologiche e apparati scientifici provenienti dal mondo botanico.

Specialità riconosciute dell'Umbria e della Toscana sono i festival e la valorizzazione del territorio. Come nei modi di Arezzo, che in "Icastica 2014" ha sfoderato le opere di 40 autori, in 40 luoghi, lungo 4 km di percorso espositivo.
Questa II edizione della manifestazione ha come tema la rinascita e il cambiamento e spazia dall'archeologia alla contemporaneità; oltre alle mostre sono programma incontri d'architettura, musica e poesia. Anche solo grazie alla realizzazione degli eventi si sono mossi per le campagne toscane una grandissima quantità di autori, e tutto continuerà fino al 31 ottobre.
Invece Città di Castello (fino al 16 novembre) si fregia di glorie nazionali dal sicuro impatto: Afro, Burri, Fontana e gli artisti italiani negli anni '50 e '60, in una mostra che non potrebbe non intitolarsi "Segno Forma Gesto" dove sono ben rappresentati i principali orientamenti linguistici dell'Informale.

Per raccontare Venezia si sceglie sempre una sorta di prospettiva "turistica". E tanto per cambiare parliamo di una ricca americana, ma questa volta si tratta di Ileana Sonnabend e della sua raccolta.
La Galleria Internazionale d'Arte Moderna Ca' Pesaro espone fino a gennaio 2015 "Da Rauschenberg a Koons" con un centinaio di lavori di artisti che la Sonnabend scoprì e valorizzò in mostre memorabili nelle sue gallerie, dando spazio ai linguaggi della più avanzata sperimentazione del tempo: dal Neo Dada alla Pop Art, dalla Minimal Art all'Arte Povera, dal Concettuale al Neo Espressionismo, fino all'arte fotografica contemporanea.

La Sardegna invece racconta quasi sempre di sé o del suo aprirsi verso l'esterno. Il MAN Museo d'Arte Provincia di Nuoro , è una delle tre sedi della mostra dedicata a Maria Lai (1919-2013). Nella mostra "Ricucire il mondo" è esposta la produzione successiva ai primi '80, relativa alla sua ricerca nell'ambito del teatro e della relazione con l'infanzia. "I Giardini di Sardegna, Cipro e Gerusalemme" invece, è un progetto di Paolo Chiasera e Micaela Deiana che parte dal dipinto di un suggestivo giardino notturno su tela.

Per allargare il concetto di tempo con cui ha preso il via il nostro percorso, sbarchiamo ora in Emilia Romagna, un posto che insegna a sorridere e pensare insieme, precisamente a Conselice, vicino a Ravenna.
In occasione della celebrazione del centenario Cavelliniano un po' in tutta Italia si organizzano mostre ed eventi in omaggio al "Maestro". Nato l'11 settembre del 1914, con la sua "autostoricizzazione" Guglielmo Achille Cavellini per anni puntò il traguardo del centenario senza purtroppo raggiungerlo da vivo, ma dando però il via ad un'altra delle sue operazioni artistiche che altri stanno ora proseguendo.
Nella Biblioteca Comunale Righini Ricci, fino al 9 ottobre, è in corso un'esposizione dedicata ai suoi Libri d'Artista ma anche agli adesivi, fogli di francobolli, opere postali, Manifesti...

A Trento "Infinito Presente" ci sembra un bellissimo titolo per una mostra, al Museo Diocesano Tridentino (fino al 30 settembre), dedicata al rapporto tra il concilio e le arti figurative. Ripercorre due secoli d'arte in Trentino, mettendo a fuoco il ruolo strategico assunto dalle immagini sacre, alle quali è stato assegnato il compito di istruire, convincere, catturare l'attenzione e commuovere.

A Salerno un progetto di Fondazione Filiberto Menna definisce il nostro presente "un tempo plurale e anacronistico". Cinque artisti propongono un ciclo di interventi pensati come temporanee mutazioni estetiche tese a rileggere il passato e a interagire con lo spazio espositivo. Al Museo Archeologico Provinciale il ciclo "Tempo Imperfetto" ha alternato gli "sguardi" di Fabrizio Cotognini, Giulia Palombino ed Elena Bellantoni, è attualmente visibile l'opera di Gian Maria Tosatti ed il prossimo sarà Ivano Troisi. (fino al 15 novembre)