Fondazione Antonio Ratti
Como
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XIV Corso Superiore di Arti Visive
dal 16/2/2008 al 2/4/2008

Segnalato da

Ilaria Gianoli




 
calendario eventi  :: 




16/2/2008

XIV Corso Superiore di Arti Visive

Fondazione Antonio Ratti, Como

Bando di concorso. Il prossimo Corso Superiore di Arti Visive della Fondazione Antonio Ratti si terra' durante il mese di luglio 2008 con Yona Friedman (Budapest, 1923), architetto e teorico francese. Il Corso, diretto dal 1995 da Annie Ratti, e' a cura di Anna Daneri, Luca Cerizza e Cesare Pietroiusti e si propone come un laboratorio di sperimentazione artistica e teorica.


comunicato stampa

Il prossimo Corso Superiore di Arti Visive della Fondazione Antonio Ratti si terrà durante il mese di luglio 2008 con Yona Friedman (Budapest, 1923), architetto e teorico francese.

Il Corso, diretto dal 1995 da Annie Ratti, è a cura di Anna Daneri, Luca Cerizza e Cesare Pietroiusti e si propone come un laboratorio di sperimentazione artistica e teorica, condotto da artisti di rilevanza internazionale.

La XIV edizione del CSAV si terrà a Como dal 1 al 23 luglio 2008 presso lo Spazio San Francesco. Il programma per i 20 giovani artisti internazionali, che saranno selezionati da una commissione scientifica sulla base delle domande pervenute, prevede un'attività quotidiana articolata in forma di workshop a fianco di Yona Friedman, di approfondimenti teorici proposti dai curatori interni e seminari con alcuni personaggi di spicco della scena culturale internazionale.

Come spiega Friedman “Durante il seminario Public Improvisations esploreremo l’improvvisazione, le tecniche semplici, che non necessitano istruzioni , disegni o piani complicati. Per essere accessibile al pubblico generale, l’arte deve utilizzare tecniche semplici, facili da adottare. L’arte pubblica improvvisata può essere esplorata ovunque negli spazi pubblici: nelle strade, nei boschi, in un atrio, sul lago. Il luogo stesso è parte dell’opera d’arte”.

Yona Friedman, che ha attraversato la II Guerra Mondiale sfuggendo ai rastrellamenti nazisti ed è vissuto per circa un decennio in Israele ad Haifa - per poi stabilirsi definitivamente a Parigi nel 1957 - sostiene i principi di un’architettura capace di comprendere le continue trasformazioni che caratterizzano la mobilità sociale, basata su “infrastrutture” che prevedono abitazioni e norme urbanistiche passibili di essere create e ricreate, a secondo dell’esigenza degli abitanti e dei residenti. La sua attenzione per l’autoregolazione degli abitanti nasce direttamente dalla sua esperienza diretta di profugo e senzatetto.

Ha partecipato attivamente al clima culturale e utopico dell’architettura degli anni ’60, nota come “Età della megastruttura”, sviluppando l’idea della città ponte. Ha lavorato per le Nazioni Unite e l’Unesco, attraverso la diffusione di alcuni manuali di auto-costruzione nei Paesi africani, sudamericani e in India. In occasione della progettazione del Lycée Bergson ad Angers, in Francia, completato nel 1981, ha pubblicato un procedimento secondo il quale la distribuzione e la disposizione di tutti gli elementi architettonici erano pensate e decise dai futuri utenti.

Yona Friedman è autore di diversi libri: quello che meglio lo rappresenta è Utopie realizzabili - pubblicato in Francia nel 1975, tradotto anche in italiano (Quodlibet, 2003) - nel quale è sviluppata un’idea di ristrutturazione della società in senso compiutamente democratico, volta a fuggire ogni elitarismo. Il libro è anche una feroce critica al mito della comunicazione globale. Vi si può leggere infatti: “L’analisi delle utopie sociali presentate in questo libro comporta, in maniera implicita, l’atto d’accusa e la critica di quei due ‘cattivi’ dei nostri tempi che sono: ‘lo Stato mafia’ e la ‘mafia dei media’ (stampa, televisione ecc.). Oltre che un atto d’accusa questo libro vuole anche essere un atto di incoraggiamento: l’individuo alla resistenza verso queste due mafie” .

Ha partecipato a numerose mostre internazionali come la Biennale di Venezia e Documenta e le sue opere sono presenti nelle collezioni dei piu’ importanti musei internazionali. Tra le ultimi eventi realizzati, un progetto specifico per il Mart di Rovereto, nel 2006. Sue personali sono previste quest’anno a Bordeaux (arc en reve e CAPC) e al Portikus di Francoforte.

Il Corso è gratuito, i costi di permanenza a Como sono a carico dei partecipanti. Le domande di partecipazione, corredate da una documentazione dei propri lavori, dovranno pervenire entro il 3 aprile 2008 (data timbro postale) alla Fondazione Antonio Ratti, all’attenzione di Anna Daneri

I Visiting Professor degli anni scorsi sono stati: Joseph Kosuth (1995), John Armleder (1996), Allan Kaprow (1997), Hamish Fulton (1998), Haim Steinbach (1999), Ilya Kabakov (2000), Marina Abramović (2001), Giulio Paolini (2002), Richard Nonas (2003), Jimmie Durham (2004), Alfredo Jaar (2005), Marjetica Potrč (2006), Joan Jonas (2007).

Ufficio stampa: Ilaria Gianoli
mob. 333 6317344 e-mail ufficiostampa@fondazioneratti.org

Apertura del bando: 15 febbraio 2008
Chiusura del bando: 3 aprile 2008
Date del Corso: 1 – 23 luglio 2008

Info: http://www.fondazioneratti.org
Anna Daneri (tel. + 39 031 233213, annadaneri@fondazioneratti.org)

Spazio San Francesco, Largo Spallino 1 e
Fondazione Antonio Ratti, Lungo Lario Trento 9

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