Conversazione con Silvia Spada ed Elena Franchi nei 150 dell'Unita' d'Italia
La storia dell'arte entra ufficialmente nelle scuole secondarie italiane con la riforma del ministro Giovanni Gentile del 1923, che introduce la materia nei licei classici e nei nuovi licei femminili, ma era dalla fine dell'Ottocento che un acceso dibattito accompagnava le prime sperimentazioni di storia dell'arte nelle scuole superiori. Nell'anno della celebrazione dell'Unita' d'Italia la serie di incontri chiude con la presentazione, da parte di Silvia Spada Pintarelli del libro di Cesare de Seta "Perche' insegnare la storia dell'arte" (Donzelli 2008) ed una conversazione con la storica dell'arte Elena Franchi che riguarda in particolar modo l'insegnamento della storia dell'arte nell'Italia post-unitaria. Il libro di de Seta traccia la storia dell'insegnamento della storia dell'arte nel nostro Paese, ne ripercorre le vicende fino ai giorni nostri e propone nuove linee di metodo per il rinnovo della disciplina in una Italia con un'invidiabile tradizione artistica. La prof.ssa Franchi, nel suo intervento "L'entusiasmo per le foglie d'acanto e dei capitelli: l'insegnamento della storia dell'arte e il consolidamento del sentimento nazionale" si inserisce in questa riflessione (immagine: Biblioteca Fondo ITI: Hauser, A. Styl-Lehre der architektonischen Formen der Renaissance, Wien: A. Hoelder).