Talk con l'artista nell'ambito del ciclo di incontri 'I martedi' critici'
Ospite del secondo appuntamento de I Martedi' Critici e' Giuseppe Spagnulo, uno dei piu' rappresentativi artisti, che hanno vissuto, sviluppato e superato il clima informale della scultura, traghettandolo verso una vera e propria epica della forma. Lo scenario su cui si muovono le opere de lo scultore di rottura e di lacerazione, si pone a meta' tra quello industriale e quello mitologico: putrelle, barre e lastre di ferro diventano simboli e testimonianze materiali di forze fisiche, ma anche di suggestioni archetipe ed eroiche. Parallelamente alle perturbazioni scultoree di un David Smith negli Stati Uniti o di un Eduardo Chillida in Spagna, Spagnulo e' l'artista che in Italia ha saputo meglio affrontare la crisi postmoderna della scultura accentuandone le qualita' a lei piu' proprie, quali pesantezza, resistenza e forza, ma anche sviluppandone tematiche postmoderne, come lo sviluppo orizzontale o l'interruzione della forma. Emillio Vedova scrisse sulle sue opere in modo suggestivo: "In una Milano pullulante di industrial ottimistico iI tuoi gigantones a spauracchio-presenza, personaggi sommari plebei, montati da mano pesante, in precari minacciosi equilibri...". A cura di Alberto Dambruoso e Marco Tonelli con la collaborazione di Sara De Chiara. Martedi' 13 dicembre alle ore 19.30, aperitivo dalle 19.30 alle 20.30, talk con l'artista dalle 20.30 alle 22.