Centro Nazionale di Fotografia
Incontro con l'artista nell'ambito del ciclo 'Le fotografe del Centro di fotografia raccontano'
Prende il via mercoledi' 11 gennaio, alle ore 18 il ciclo di incontri dal titolo "Le fotografe del Centro di fotografia raccontano...". Il primo incontro della serie, e' con Youliana Manoleva, artista d'origine bulgara, da decenni attiva a Padova. Sua, del 2005, e' la mostra fotografica "Sonnerie", organizzata dal Centro di Fotografia del Comune, nell'ambito della rassegna "Racconti di donne". Nata a Sofia, la sua ricerca per immagini si e' sviluppata nella rappresentazione di oggetti - i campanelli di abitazioni in diversi paesi europei - che cogliessero lo scorrere del tempo. Un pretesto per indagare il paesaggio urbano e le sue trasformazioni: il restauro e l'edificazione, l'immobilita' e il transito, ma anche il mascheramento, la cultura e le origini dell'oggetto. Cosi', se i campanelli aprivano uno spiraglio che permetteva al passante di scorgere un mondo privato, intimo e solitamente celato, le ultime produzioni della fotografa, dal titolo "Spazi comuni", ci conducono direttamente all'interno della sua abitazione, dove sviluppa un'idea di affettivita', specifica del proprio ambiente, dei legami e delle fonti interne ed esterne che caratterizzano il luogo domestico. Anche in questo caso Youliana Manoleva si trova a lavorare sul dettaglio delle forme e degli oggetti, cercando di dare senso e contestualita' a quanto la circonda. Un modo questo per affrontare la quotidianita' del luogo abitativo ma, anche, i luoghi interiori. I prossimi incontri del "Collettivo fotografico femminile" - che registra in questi ultimi giorni nuove adesioni di fotografe padovane, come Maria Luisa Liviero e Caterina Santinello - proseguiranno, sempre nella Galleria Sottopasso della Stua, mercoledi' 18 gennaio (ore 18), con Claudia Fabris e venerdi' 20 gennaio con Anna Piratti. Seguiranno nei mesi di febbraio e marzo gli appuntamenti con Lisa Ferro, Ornella Francou, Maria Letizia Gabriele, Tea Giobbio, Denise Muraro, e con Enrico Gusella.