VI edizione del programma di incontri dedicati al panorama artistico italiano a cura di Lelio Aiello, Sergia Avveduti e Paolo Parisi, nel quale presentano i propri percorsi Bert Theis, Mario Airo' e Nico Vascellari. Prevista una giornata speciale durante la quale si dara' la parola ad alcuni spazi espositivi nati negli ultimi anni come Casabianca, Ex-Brun e il Musee de l'OHM.
A cura di Lelio Aiello, Sergia Avveduti, Paolo Parisi
Accademia di Belle Arti di Bologna e déja.vu presentano la sesta edizione di ren.con.tre, programma di
incontri dedicati al panorama artistico italiano a cura di Lelio Aiello, Sergia Avveduti e Paolo Parisi.
Da sempre incentrato su una lettura trasversale dell'arte italiana anche quest'anno ren.con.tre porta a
Bologna artisti di respiro internazionale. Durante questa edizione presenteranno i propri percorsi artistici
autori nati in tre decenni successivi, Bert Theis, Mario Airò e Nico Vascellari, per offrire al pubblico e
soprattutto alle nuove generazioni di studenti che a Bologna si cimentano con lo studio dell'arte
contemporanea un confronto diretto con autori i quali, nella diversità delle proprie poetiche, ben
rappresentano l'attualità della ricerca artistica del nostro paese.
Quest'anno, a completare il programma di incontri, si è pensato ad una giornata speciale durante la quale si
darà la parola ad alcune realtà espositive nate a Bologna negli ultimi anni, progetti culturali che rendono vivo
il panorama non istituzionale della città ideati, nella maggior parte dei casi, da ex studenti dell'Accademia di
Bologna: Casabianca, Crudo, Ex-Brun, Interno 4, Musée de l'OHM e SantʼAndrea Degli Amplificatori.
Una giornata a chiusura della quale si esibiranno dal vivo i gruppi musicali Charlotte Bean, Fauve! Gegen a
Rhino e UNA.
Gli incontri quest'anno avranno sede presso il Teatro dell'Accademia di Belle Arti di Bologna.
Il primo incontro si terrà il 19 aprile con Nico Vascellari, artista visivo e musicista (frontman dei With Love
appartenenti alla scena del noise punk). Musica, video, scultura, installazione e performance sono gli
strumenti creativi che Vascellari utilizza e plasma a suo piacimento in un unico linguaggio espressivo,
specchio di una continua osmosi tra arte e vita. Nella sua poetica possiamo trovare un stretto rapporto con la
natura e una certa fascinazione per i rituali, lo spiritualismo e le pratiche di culto arcaiche.
Il secondo appuntamento, il 24 aprile, vede come protagonista Mario Airò. Airò crea spazi e situazioni
utilizzando oggetti, immagini, testi, suoni e fonti luminose giocando sulla delicatezza, sull ʼeffetto incantatorio,
rivolgendosi all'immaginazione e all'intuizione, a volte messa alla prova del pubblico, per trasformare gli
ambienti espositivi in spazi mentali avvolgenti. I suoi lavori sono caratterizzati da un'ampia gamma di raffinati
riferimenti culturali che includono letteratura, cinema e storia dell'arte.
Il 3 maggio sarà l'occasione per incontrare i fautori di alcuni recenti progetti culturali bolognesi, Casabianca,
Crudo, Ex-Brun, Interno 4, Musée de l'OHM e SantʼAndrea Degli Amplificatori, che spaziano
dall'organizzazione di mostre ed eventi performativi, alla comunicazione eventi, all'ideazione e gestione di
spazi di incontro e confronto sulle arti contemporanee. A seguire si darà spazio alla musica con un concerto
live di tre gruppi presenti sulla scena musicale italiana Charlotte Bean, Fauve! Gegen a Rhino e UNA,
progetti musicali che vedono come protagonisti alcuni studenti iscritti all'Accademia di Bologna, giovani che
affiancano allo studio delle arti grafiche e visive la pratica professionale di linguaggi sonori.
Ultimo incontro, il 10 maggio, sarà quello con Bert Theis, artista nato in Lussemburgo ma adottato da
Milano dove vive e lavora dal 1992. Nel capoluogo lombardo ha dato vita insieme ad altri artisti, scrittori,
curatori e musicisti a Isola Art Center, luogo di incontro, condivisione culturale, di spazi e realtà urbane. Bert
Theis è tra gli artisti della sua generazione che intorno agli anni '90 hanno iniziato a operare nei contesti
pubblici sviluppando strategie operative inserite in contesti urbani e legate a modalità relazionali. "Il
presupposto di una società dell'accelerazione e della sovraccumulazione fa da sfondo comune alle opere di
Bert Theis che cercano di porsi al suo interno come aree interstiziali, zone di sosta o piattaforme per il relax,
capaci di coagulare temporaneamente piccole comunità di persone con esplicito riferimento alle isole felici,
all'utopia delle terre ferme, all'esotico, alle vegetazioni tropicali".
Programma
19 aprile h 12
Nico Vascellari
24 aprile h 12
Mario Airò
3 maggio
h 14 incontro con le recenti realtà espositive nate a Bologna:
Casabianca / Crudo / Ex-Brun / Interno 4 / Musée de l'OHM / SantʼAndrea Degli Amplificatori
h 16.30 live concert di:
Charlotte Bean / Fauve! Gegen a Rhino / UNA
10 maggio h 12
Bert Theis
déjà.vu, in bilico tra didattica ed esposizione, si pone principalmente come progetto di ricerca, con laboratori
volti ad esplorare recenti modalità operative e sperimentazione sui linguaggi, con una particolare attenzione
rivolta al fenomeno che ha visto le arti visive, in questi ultimi anni, sconfinare in altri ambiti artistici come il
cinema, il teatro, la musica, lʼarchitettura e il graphic design.
Nico Vascellari, classe 1976, vive e lavora a Vittorio Veneto in provincia di Treviso. Ex borsista di Fabrica,
due anni fa è stato ospite di una residenza al Marina Abramovic Institute di San Francisco. Le sue opere
fanno parte di diverse collezioni italiane e internazionali: Arcos Museum, Benevento; The Coppel
Foundation, Mexico; Deutsche Bank, Milano; GC AC, Monfalcone; Julia Stoschek Collection, Dusseldorf;
Mambo, Bologna; Maxxi, Roma; MUSAC, Leon.
Provocatorio, eclettico e pronto a mettere la propria famiglia fisicamente in scena nel progetto datato 2005,
Nico and the Vascellaris. Una band improvvisata composta da mamma, babbo e sorella che gli è valsa il
Premio Internazionale della Performance, promosso dalla Galleria Civica dʼArte Contemporanea di Trento.
Tra le mostre personali più significative e i luoghi in cui ha esposto ricordiamo nel 2011: Bus de La Lum,
Monitor, Rome; Bugada & Cargnel, Paris. 2010: Centre International dʼArt & Du Paysage, Ile de Vassiviere,
France; Marina Abramovic Institute, S. Francisco. 2009: Focus on Nico Vascellari, GC.AC, Monfalcone; I
Hear A Shadow, LAP, Milano; Crisp Gallery, Los Angeles; Crisp Gallery, London. 2007: Untitled, MAN
Museum, Nuoro (C); Revenge, 52a Biennale di Venezia, Venezia (C); Untitled, Gallery ArratiaBeer, Berlin.
2006: Cuckoo, Viafarini, Milano; Death Blood War, Skuc, Lubljiana; Io Ballo Da Solo, Galleria Monitor, Roma.
2005: A Great Circle #5, Spazio Lima, Milano. 2003: Glitter Secondario, Tent, Rotterdam. 2002: Favole
Favole Favole, Studio Camuffo, Venezia; I Don't Give A Fuck, Morgen, Rotterdam.
Tra le più recenti e significative mostre collettive: 2011: Galerie Diana Stigter, Amsterdam, Netherlands;
MoDiMiDoFrSaSo, Veneklasen/Werner, Berlin; Regress Progress, CSW, Warsaw; Terre Vulnerabili, A
Growing Exhibition, Fondazione Hangar Bicocca, Milano; Individual and Social Identity, Crane Arts Center,
Philadelphia, USA; Cult of the Ruin: Strategies og Accumulation, UAG, Los Angeles, USA. 2010: 5x5, EACC,
Castello, Spain (C); No Soul For Sale, Tate Modern, London (C); A Basic Human Impulse, GC.AC,
Monfalcone; L'Amore Ci Dividerà, Musei Civici, Reggio Emilia; Celebration!, Uqbar, Berlin; Linguaggi e
Sperimentazioni, MART, Rovereto (C).
Mario Airò (1961) è attivo sulla scena italiana e internazionale dalla metà degli anni '80. Uscito dalla schiera
degli allievi di Luciano Fabro presso l'Accademia di Belle Arti di Brera, nel 1989 fonda lo Spazio di via
Lazzaro Palazzi a Milano, che chiuderà nel 1993, e dà vita alla rivista Tiracorrendo insieme ad altri artisti
della sua generazione (Liliana Moro, Stefano Arienti).
Mario Airò fin da subito si è imposto allʼattenzione della critica non solo italiana, infatti, la sua partecipazione
a importanti rassegne nazionali ed internazionali risale già ai suoi esordi. Ricordiamo la sua partecipazione
nel 1997 alla 47esima Biennale d'Arte di Venezia, nel 2001 tiene una personale alla GAM di Torino e prende
parte alla Biennale di Valencia, inoltre nel 2005 partecipa alla Biennale di Arte Contemporanea di Mosca.
Numerose sono le mostre personali e collettive considerando il lavoro di quasi un trentennio. Tra i solo show
più importanti troviamo nel 2012: Ling, Galleria S.A.L.E.S, Roma. 2011: Mario Airò, Vistamare Associazione
culturale, Pescara. 2008: Mario Airo, Galleria Massimo De Carlo, Milano. 2007: Mario Airò. Oltre, Galleria
Civica G. Segantini, Arco; Yawp, Galerie Giti Nourbakhsch, Berlin. 2005: Mario Airo, Galleria Massimo De
Carlo, Milano. 2003: Il gioco delle perle di vetro, Galleria S.A.L.E.S., Roma. 2002: Mario Airo, Galerie Greta
Meert, Brussels. 1999: Mario Airò, Galleria Massimo De Carlo, Milano. 1998: Mario Airò, Galleria S.A.L.E.S.,
Roma.
Tra le mostre collettive più recenti e significative nel 2011: Il confine evanescente, MAXXI - Museo Nazionale
delle Arti del XXI Secolo; Come le lucciole/ (Like fireflies), Galleria Nicoletta Rusconi, Milano; Coutour light,
Cultuurcentrum Mechelen, Mechelen, Belgio. 2010: Spazio. Dalle collezioni dʼarte e dʼarchitettura del
MAXXI, MAXXI - Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo, Roma; La scultura italiana del XXI secolo,
Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano; Linguaggi e Sperimentazioni. Giovani artisti in una collezione
contemporanea, Mart, Rovereto; Tutto è connesso. Ricerche e approfondimenti nellʼarte dellʼultimo decennio
attraverso la collezione, Castello di Rivoli, Rivoli; Terre Vulnerabili #1 - Le soluzioni vere vengono dal basso,
Hangar Bicocca, Milano.
Bert Theis è nato in Lussemburgo nel 1952. Da oltre quindici anni vive e lavora a Milano. Assieme ad altri
artisti, scrittori, curatori e musicisti è coofondatore di Isola Art Center e OUT, Office for Urban
Transformation.
Ha partecipato a numerosi eventi internazionali come la Biennale d'Arte di Venezia (1995), Skulptur Projekte
a Münster (1997), Arte all'Arte a Volterra e Manifesta 2 in Lussemburgo (1998), Melbourne International
Biennial (1999), Biennale di Gwangju in Sud Corea (2002), Biennale di Tirana (2003), Shenzhen
International Public Art Exhibition in Cina (2004), Emergency Biennale in Cecenia (2005), Biennale di Busan
in Sud Corea (2006), Biennale di Istambul (2007), Biennale di Taipei a Taiwan (2008).
Tra le mostre personali più significative e i luoghi in cui trovare le sue installazioni ricordiamo nel 2012:
2551914, permanent installation, Projet artistique Parc de la Butte du Chapeau Rouge, Prolongement du
tram T3, Paris. 2011: Fornire realità, permanent installation, Luicciana di Cantagallo, Italy. 2010: out&Theis,
Galleria Contemporaneo, Mestre-Venezia, Italy. 2009: Bert Theis. Building Philosophy, Centro per lʼarte
contemporanea Luigi Pecci, Prato, Italy. 2008: Platforms and Aggregations, Galerie Erna Hecey, Bruxelles,
Belgium. 2007: Agglomérations, Mamco, Musée dʼart moderne et contemporain, Genève, Switzerland. 2005:
European Pentagon (Safe & Sorry Pavilion), BOZAR, Palais des Beaux Arts, Bruxelles, Belgium. 2003: The
true artist, Stained glass window, permanent installation, Musée National du Luxembourg. 2002: Warburg
Spiral, permanent installation, Place de la République, Strasbourg, France. 1999: 1 2 3 (Public Action), video
performance, Milan Central Station, Italy. 1996: (Basel) / Art Basel-Liste96, Switzerland. 1995: Potemkin
Lock & Potemkin Lock Venice Rap, Venice Biennale, Italy.
Tra le mostre collettive più recenti troviamo: 2012: Disobedience. An Ongoing Video Archive, MIT Boston,
USA; Museo Archeologico, Bologna, Italy. 2011: Disobedience. An Ongoing Video Archive, MIT Boston,
USA; Green Desire / Desiderio Verde, Galleria Sassetti Cultura, Milano; Taxi, curated by Fani Zguro, Taller
Siete, Medellin; Arte Útil, Off Limits, Madrid, Spain; First prize – Competition, Outdoor Gallery of the City of
Gdansk, Centre for Contemporary Art Laznia, Poland; I miss my enemies, Giudecca, Venice Biennale,
Venice.
Casabianca era un vecchio fienile, ora è il white cube di Zola Predosa alle porte di Bologna. Casabianca è
nata nel 2010 ad opera di Anteo Radovan, con la collaborazione con Massimo Marchetti . E' legata all'attività
svolta dal Graffio negli anni Novanta a Bologna, in zona universitaria, ma se ne discosta per alcuni caratteri
peculiari. Innanzitutto per lo spazio fisico, che è fortemente caratterizzato e situato in campagna appena
fuori città. Nel primo anno di attività si sono messe a confronto tre generazioni di artisti di decenni diversi,
dagli anni Novanta in poi. In questa stagione non si sta seguendo nessun criterio particolare, se non una
attenzione alla situazione artistica bolognese. Nelle intenzioni vuole essere un luogo in cui gli artisti facciano
gruppo e facciano circolare le idee. L'appuntamento è l'ultima domenica di ogni mese. (http://casabianca12-
info.blogspot.it)
Crudo -total design box- si costituisce nel marzo 2011 per opera di Valeria Di Sciullo, Anna Ferraro e Paolo
Ferro. Dopo un'esperienza decennale nel campo delle arti visive decidono di sconfinare nell'ambito
dell'organizzazione di eventi culturali e del design promuovendolo in tutte le sue accezioni: multipli d'autore,
grafica, editoria, food e sound design, fino alla botanica e all'oggettistica. Le finalità di CRUDO sono:
organizzare eventi culturali riguardanti arti visive e design favorendo la contaminazione tra i linguaggi con
particolare attenzione a tematiche ambientali e sociali del territorio; promuovere presso un pubblico
diversificato le migliori autoproduzioni di design; elaborare percorsi didattici attraverso laboratori e seminari
volti all'insegnamento di una progettualità; ricercare giovani creativi e incrementare l ʼapplicabilità dei loro
singoli percorsi. L'ultimo progetto è stato Fruit (http://www.fruitexhibition.com) rassegna di microeditoria
autoprodotta, con mostre e laboratori aperti a bambini e adulti.
(http://www.crudotdb.org)
Ex-Brun è una delle location del progetto FARNESPAZIO©, in via Ugo Bassi, Galleria del Toro, al primo
piano. Una loggia dellʼex hotel Brun, fortemente danneggiato dai bombardamenti del 1943, che diventa
spazio semipubblico per performance acustiche e installazioni, caratterizzato dalla fluidità tra esterni e
interno. FARNESPAZIO© non si configura come luogo istituzionale e tradizionale per l ʼesposizione di opere
dʼarte; al contrario è un progetto che intende favorire e promuovere, soprattutto da parte di giovani artisti, la
riflessione e la trasmissione del processo creativo, fornendo spazi e situazioni in cui l ʼattività artistica è vista
in fieri, nel suo farsi. FARNESPAZIO© è in continua crescita, nuovi spazi si offrono per fugaci incursioni ma
anche per collaborazioni e scambi destinati a durare nel tempo.
Il progetto FARNESPAZIO nasce da una idea di Fabio Farnè, inizialmente collezionista, che ha collaborato
con artisti oggi decisamente significativi nel panorama artistico nazionale ed internazionale e con alcune
importanti realtà non profit. Nel 2008 fonda lʼAssociazione Culturale Roccagloriosa, Residenza dʼArtista
allʼinterno del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Dal 2008 si aprono le porte dell ʼappartamento
milanese di Via Gaffurio 8. Dal 2011 inizia la programmazione presso l ʼEX-BRUN a Bologna dove si
susseguono lavori site specific, performance ed azioni. (http://www.farnespazio.it/)
Interno 4 è un appartamento collocato nel centro di Bologna. I suoi abitanti sono 5 giovani artisti, Giulia
Casanova, Giulia Cenci, Giovanni Copelli, Nicola Melinelli e Vincenzo Simone, studenti ed ex studenti
dell'Accademia di Belle Arti di Bologna. INTERNO 4 vuole aprire la porta d'ingresso per rendere pubblico ciò
che avviene in questo privato, dove poetiche differenti condividono lo stesso tetto. L'appartamento si rende
pubblica piattaforma per lo scambio con giovani artisti, curatori, addetti ai lavori e non. Nel relazionarsi con
l'esterno offre incontro e scambio critico, possibilità di confronto del lavoro con uno spazio inconsueto, quale
quello abitativo. Dai primi mesi del 2012 lo spazio abitativo diventa quello di una installazione, di una mostra
o di un incontro, dove i suoi abitanti offrono la loro collaborazione nellʼorganizzazione, nella realizzazione e
divulgazione dei progetti. Per accedere basta suonare il campanello (e presentarsi in orari specifici). S i
rivolge a giovani artisti e curatori che vogliano lavorare, collaborare o presentare il proprio lavoro. Se
necessario è offerta, ai fini della realizzazione del progetto, la possibilità di passare un breve periodo di
tempo allʼinterno della casa. ( http://interno4bologna.blogspot.it )
Il Musée de l'OHM è un museo mobile fondato nel 2009 da Chiara Pergola all'interno di un comò del XIX
secolo, che accoglie regolarmente interventi di artisti che si relazionano con il contesto. La struttura a tre
cassetti - rispettivamente pergula, negotium e secreta -, è conformata secondo l'esempio di un antico luogo
di coesistenza della dimensione privata e produttiva, la casa-bottega pompeiana. Abitualmente il Musée de
l'OHM è collocato presso il Museo Civico Medievale di Bologna, nella sala Cospi-Marsili-Palagi che ne ospita
il nucleo più antico. Dal 2010 un rapporto di collaborazione con il MAMbo per mostre, eventi culturali e a
carattere didattico, sottolinea il carattere di "ponte" di questo corpo museale. Il museo è gestito dall'omonima
associazione il cui consiglio direttivo ha attualmente nominato direttore artistico Massimo Marchetti.
Sant'Andrea degli Amplificatori -a small place for contemporary music- è un'organizzazione no-profit che
dal 2007 si occupa di arti e in particolare di suono e musica, dall ʼorganizzazione di concerti ed eventi a
installazioni di sound art, dall'ospitalità per artisti a momenti dʼincontro tra pubblico e addetti ai lavori. Scopo
dellʼassociazione è di creare processi e terreni fertili per la discussione attorno a fenomeni culturali
sperimentali puntando l'attenzione su quelli musicali. Uno spazio per la musica contemporanea che non ha
una collocazione fisica ma che si crea ogni volta attraverso la fitta rete di ospiti internazionali. Gli ultimi
eventi sono stati presentati al Centro di Ricerca Musicale Teatro San Leonardo in via San Vitale 63.
I suoi membri sono Elena Biserna, Francesco Fuzz Brasini, Massimo Carozzi, Eléonore Grassi, Domenico
Grenci, Luciano Maggiore e Dominique Vaccaro. ( http://santandreadegliamplificatori.blogspot.it )
Fauve! Genen a Rhino (letteralmente Belva! Contro un rinoceronte) è un progetto che nasce nel 2009
dall'unione di due gruppi (Fauve! e Rhino Therapy), di cui oggi rimane un duo (Andrea Lulli / Riccardo
Gorone) del trio originario. ll gruppo sta autoproducendo e promuovendo una trilogia di EP (Polemos
Trilogy): inizialmente lanciata in streaming free sul bandcamp del gruppo, verrà riproposta dall'ascolto
sempre gratuito sull'etichetta Bedevil di John Wills (Pumajaw / ex chitarrista dei LOOP) per il circuito inglese.
Alle loro spalle hanno un primo LP autoprodotto dal titolo Geben ed un LP prodotto da Tannen records dal
nome Namegiversʼ Avenue (2011) che ottiene ottime recensioni (Blow Up, Ondarock, Rolling Stone, Sentire
Ascoltare, Alias, Rumore) e interviste (Radio Sherwood, Radio Caʼ Foscari).
Tra le collaborazioni live troviamo DD/MM/YYYY, Tom Greenwood dei Jackie Oʼ Motherfucker,
Iosonouncane, lʼinaugurazione della mostra di Yona Friedman Progetti per Venezia, e una collaborazione
con il land artist britannico Chris Drury per una performance nel parco di opere d ʼarte ambientali Artesella dal
titolo Physis ispirato alla sua opera Mushroom Cloud.
( http://www.myspace.com/fauveisaband )
Charlotte Bean (Enrico Bari, Davide Crudo, Gabriele Manna, Mattia Marchetto, Giuseppe Testa) n ascono
nel 1999, negli anni del cemento. Puntano ad esplorare ciò che caratterizza e condiziona la vita della
cosiddetta condizione post-moderna e le sue incertezze attraverso un sound compatto e diretto ma che non
sdegna riflessioni strumentali. Dalle sonorità grezze e distorte degli esordi passano a musicalità più ricercate
e strutturate. Un garage-rock dal ritmo serrato che lascia spazio all'improvvisazione psichedelica.
Nel maggio 2008 esce il loro primo album “Charlotte Bean”.Si trasferiscono tra Padova e Bologna, ma
riescono a vivere ancora come una famiglia. Durante la primavera araba, nel maggio 2011, esce in copie
limitate e artigianali Post-Modern Vertigo, un EP di quattro pezzi che segna la svolta più riflessiva sia nel
sound che nel messaggio. L'Ep è scaricabile gratis dal sito. Ad oggi curano un loro progetto parallelo
chiamato CharlotteBeanArt con lo scopo di evidenziare le attitudini artistiche, oltre quelle musicali, del
gruppo. Tra gli ultimi impegni della band in questo senso abbiamo la colonna sonora del cortometraggio Vite
a Bassa Risoluzione di Enrico Bari, e l'ideazione di CharlotteBeanArt Night, un happening artistico che fonde
musica e arti visive. I Charlotte Bean collaborano anche con Goldmine Factory di Bologna.
( www.charlottebean.org )
UNA, aka Marzia Stano, classe ʼ82, frequenta il Dams e l'Accademia di Belle Arti di Bologna. Nasce a Torino
ma cresce in provincia di Bari dove comincia a scrivere le sue canzoni sin da piccola. Si descrive come "la
cantautrice pugliese che scrive canzoni New Beat”. La sua poetica segue il registro sincero e ironico del
cantautorato italiano da cui si distacca per rievocare un certo folk-psichedelico con un'estetica da bluesman
anni 50".
Front woman e fondatrice della band Jolaurlo, collabora sin da subito con persone attive nel panorama
indipendente italiano come Vinci Acunto (Ginevra Di Marco, Teresa De Sio, Taranta Power, etc..) e Daniele
Grasso (Afterhour, Jhon Parish, Le Loup Garou, etc..). Assieme alla band Jolaurlo partecipa ai più grandi
festival di musica rock in Italia e suona sui palchi dellʼHeineken Jammin Festival, del Concerto del 1 Maggio
di piazza S. Giovanni a Roma, dell'Arezzo Wave, aprendo i concerti di Siouxie, Iggy Pop, Gogol Bordello,
Battiato, Max Gazzè, Cristina Donà. Pubblica assieme alla sua band 2 dischi (“D'Istanti” Tube
Records/Venus, 2005 e “InMediatamente” OTRlive/ Tube Records, 2007) che ricevono un ottimo feedback di
critica dalle riviste e da giornalisti di settore. Nel 2008 con il brano Missione e sottomissione vince il premio
come “miglior testo” assegnato dal quotidiano il Manifesto in occasione dell ʼanniversario della Dichiarazione
Universale dei diritti umani. Dal 2009 lavora assieme al pianista Lucio Morelli (Max Gazzè, Paola Turci) alla
scrittura del suo primo disco solista, che vedrà la partecipazione strumentale di musicisti e amici come
Nicola Negrini (Gianmaria Testa, Faze Liquide) Angela Baraldi, Gianluca Bartolo (Pan del Diavolo), Gianni
Masci (Jolaurlo). ( www.facebook.com/UNAofficial )
Un progetto di Accademia di Belle Arti di Bologna e déja.vu.
Media partner: UndoNet, Exibart, Edizioni Zero, Città del Capo-radio metropolitana, Radio Fujiko
Info e contatti: déjà.vu /Aritmia; infoline tel 051.6341586; déjà.vu press press@dejavu-bo.it - www.ababo.it
Teatro dell'Accademia di Belle Arti di Bologna
via delle Belle Arti 54 Bologna
ingresso libero