Archivi, biblioteche e musei: agenda per un futuro sostenibile. Un appuntamento di taglio sia politico sia professionale, teso a creare forme di coordinamento e azioni comuni per rinsaldare il fronte dei professionisti della cultura e renderlo percepibile come soggetto unitario alle istituzioni.
Biblioteche, archivi e musei costituiscono un’infrastruttura della conoscenza che raccoglie, organizza e rende disponibili le opere d’arte, le testimonianze, i prodotti della creatività e dell’ingegno, i documenti; fornendo accesso a una pluralità di saperi e di informazioni, essa agevola l’attività dei ricercatori e degli studiosi, tutela la memoria culturale della nazione, offre a tutti i cittadini occasioni di crescita personale e culturale, favorisce l’acquisizione di competenze che possono essere spese nella vita sociale e lavorativa; nel caso degli archivi, inoltre, a questi compiti si affianca la conservazione della documentazione prodotta dalla pubblica amministrazione.
Le associazioni rappresentative di questi istituti e dei professionisti che vi lavorano (ICOM – International Council of Museums, ANAI – Associazione Nazionale Archivistica Italiana, AIB – Associazione Italiana Biblioteche) durante la VII Conferenza nazionale dei Musei d’Italia (Milano, 21 novembre 2011) hanno dato vita alla federazione MAB – Musei Archivi e Biblioteche. MAB si rivolge a tutti quanti svolgono una attività professionale legata alla tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale e ha lo scopo di affrontare congiuntamente le criticità poste dalla gestione del patrimonio culturale e individuare proposte condivise di razionalizzazione e rilancio dei sistemi culturali locali.
Le tre Associazioni hanno deciso di organizzare congiuntamente gli “Stati generali degli istituti del patrimonio culturale”, un appuntamento di taglio sia politico sia professionale, teso a creare forme di coordinamento e azioni comuni per rinsaldare il fronte dei professionisti della cultura e renderlo percepibile come soggetto unitario alle istituzioni.
Il progetto è stato presentato sia alla Commissione cultura della Conferenza delle Regioni sia al Sottosegretario di Stato ai Beni e alle Attività Culturali, arch. Roberto Cecchi. Entrambi i soggetti hanno dimostrato apprezzamento per l’iniziativa e intendono sostenerla attivamente.
I punti su cui si focalizzeranno gli Stati generali sono:
1. Il lavoro nei beni culturali: difesa e valorizzazione del capitale umano, tutela dei giovani, ricambio generazionale; forme di esternalizzazione dei servizi; lavoro dipendente, volontariato e sussidiarietà.
2. I sistemi culturali: aumentare la capacità di agire in rete e a sistema, costruire sistemi territoriali e un sistema nazionale in cui ogni componente operi in base a criteri di funzionalità, autonomia e complementarietà in un quadro programmatico concordato.
3. La fisclità per la cultura: riforma fiscale e donazioni liberali a favore della gestione del patrimonio culturale; 5 per mille dell’irpef a favore degli istituti culturali e delle loro attività, federalismo fiscale.
4. Le competenze degli operatori e il riconoscimento delle professioni culturali: quali competenze sono necessarie per gestire biblioteche, archivi e musei? Come certificare le competenze?
5. Il patrimonio culturale nella rete: agenda digitale e patrimonio culturale, diritto d'autore e diritto d'accesso, alfabetizzare alla fruizione attraverso la rete.
6. Come collaborare in occasione di emergenze? Salvare e riconsegnare alla pubblica fruizione beni archivistici, librari e museali sono problemi che implicano soluzioni in parte simili e in parte diverse, che si prestano a sviluppare collaborazioni innovative.
In collaborazione con Regione Lombardia
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