L'impegno letterario di Pietro Bembo nella cultura del primo Rinascimento. In conferenza Guido Baladassarri
Guido Baldassarri, illustre docente di letteratura italiana all'Universita' di Padova alle 17.30 tiene la seconda delle cinque conferenze previste lungo tutto il periodo di mostra, conferenze che si propongono di approfondire vari aspetti della vita del Bembo e del contesto storico, artistico e sociale del Rinascimento. Il tema che il prof. Baldassarri ha scelto per questo suo intervento e' "L'impegno letterario di Pietro Bembo nella cultura del primo Rinascimento", una disamina a pieno tondo del Bembo letterato, ovvero del Bembo piu' noto e certo anche piu' studiato. Cultore delle lingue classiche e del volgare in prosa e in poesia, revisore instancabile delle proprie opere, editore di testi capitali della tradizione italiana, Pietro Bembo e' al centro di una fittissima rete di rapporti che coinvolge, dalle sue diverse sedi di residenza, una costellazione variegata di corrispondenti. E' la riproposizione, su scala piu' ridotta come si conviene ai tempi (l'Italia, piuttosto che l'Europa), del magistero petrarchesco, e a questa immagine di se', in grado di "dialogare" alla pari con gli "antichi" come con i "moderni", il Bembo adegua con sapienza non solo le scelte della sua carriera letteraria, ma anche tempi e modi della circolazione delle sue opere: le prime stampe, ma anche le nuove edizioni, e persino le traduzioni. "Umanista" raffinato, che agli umanisti impone i grandi modelli come la pratica della letteratura in volgare, che trova ormai in lui norme e modelli che la rendono in tutto paragonabili alle letterature classiche, Pietro Bembo esercita un influsso enorme, e quasi una "dittatura letteraria" sui contemporanei, trasformando dall'interno le sorti della lingua e della letteratura volgare.