Da sei mesi a Venezia, l'artista mette a valore la costruzione di una rete di soggetti che sono stati interlocutori importanti in questo tempo di lavoro e di vita
A cura di Fondazione Bevilacqua la Masa e S.a.L.E. Docks. Invitata a proporre un progetto per la prossima Biennale d'Arte di Venezia, Rossella Biscotti decide di partire da Amsterdam e di trasferirsi a Venezia e dedicarcisi pienamente. Qui incontra la citta', conduce ricerche sul campo, conosce l'identita' e il carattere di Venezia e definisce le potenzialita' di un progetto che va sempre piu' a delinearsi come fortemente processuale, frutto di un lavoro costante e arricchito dalla partecipazione attiva di tutti i soggetti e le istituzioni coinvolte. Cosa vuol dire vivere una citta', e come questo influisce sulla modalita' di produzione? Soprattutto in campo artistico, dove il procedere non e' quasi mai lineare e molto spesso inaspettato? Dopo sei mesi a Venezia, Biscotti restituisce alla citta' la sua esperienza mettendo a valore la costruzione di una rete di soggetti che, ognuno in modo diverso, sono stati interlocutori importanti in questo tempo di lavoro e di vita. Rossella Biscotti nasce a Molfetta nel 1978 e dopo aver trascorso gli anni della formazione fra Napoli e Roma si trasferisce in Olanda nel 2004. La sua produzione artistica nasce da una pratica processuale e laboratoriale che nella sua restituzione formale varia dal documentario alla scultura, dall'installazione alla performance. I suoi lavori affrontano sovente temi riguardati le istituzioni e la loro storia, investigandone il valore sia sul piano del simbolico che sul piano del reale. Artista affermata a livello internazionale, partecipera' alla prossima Biennale Internazionale d'Arte di Venezia (IT), ospite del Padiglione Internazionale curato da Massimiliano Gioni. Partecipano all'incontro: Rossella Biscotti, artista, Marco Baravalle, curatore e attivista S.a.L.E. Docks, e Angela Vettese, Presidente BLM.