Psiche, eros, utopia. Primo appuntamento della serie di incontri Philo "Gli alternativi" con Michelantonio Lo Russo
La psicologia del profondo e' la filosofia della rivoluzione, vale a dire che e' chiamata a diventare il fermento della rivolta all'interno della psiche, il processo di liberazione dell'individualita', tenuta a freno dal proprio inconscio. E' chiamata a rendere possibile la liberta' interiore (Otto Gross, 1913). Una serata dedicata a un "irregolare" della cultura europea, all'ombra di Freud, Jung, Max Weber, Franz Kafka. E del padre, Hans Gross. Agli albori della psicoanalisi, tra i primi seguaci di Freud spiccano per originalita' due giovani psichiatri: Carl Gustav Jung e Otto Gross. Ma l'equlibrio psicofisico del cocainomane Gross e' incrinato. Su pressione del padre, il criminologo Hans Gross, nel maggio del 1908, Freud redige il certificato d'internamento per Otto. Destinazione Burgholzli, la clinica psichiatrica zurighese, dove e' affidato proprio a Jung. Freud conta di poterlo poi avere in cura in autunno. Non andra' cosi'. I due delfini si analizzano a vicenda. Jung scopre in Gross il proprio gemello. Ma la diagnosi e' senza appello: Gross e' affetto da dementia praecox. Quindi evade dal Burgholzli, per riapparire nei luoghi simbolo della controcultura: Ascona, Monaco, Praga, Berlino. Michelantonio Lo Russo e' ricercatore presso l'Universita' degli Studi di Milano-Bicocca. E' autore di Otto Gross. Psiche, eros, utopia (Editori Riuniti, Roma 2011). Ore 21.00-23.00, Philo - Scuola superiore di pratiche filosofiche, ingresso libero.