Riflessioni sull'arte contemporanea di un obiettore alla crescita. Presentazione del libro di Maurizio Pallante
Maurizio Pallante e Pietro Gagliano' presentano "Sono io che non capisco. Riflessioni sull'arte contemporanea di un obiettore alla crescita", Edizioni per la Decrescita felice. Ultimo appuntamento della stagione con Scripta, la rassegna dedicata alla critica d'arte a cura di Pietro Gagliano'. La terza edizione di Scripta si chiude con un intervento di Maurizio Pallante che dalla sua posizione di attivista e fondatore del Movimento per la Decrescita felice, compie una meditata analisi al sistema dell'arte e alla controversa condizione dell'artista che si trova a consolidare un universo di cui e' al tempo stesso un critico. Al centro di questo breve pamphlet c'e' l'arte come bene di consumo "perche' cio' che si consuma dura poco, e' destinato a sparire presto per venire soppiantato di nuovo da qualcos'altro, da una idea piu' originale, successiva, e quindi - nell'ottica contemporanea - migliore". Questa apparente inconciliabilita' tra il regime del pensiero e della visione e il sistema consumista e capitalista che lo regolamenta e che grazie alla pretesa originalita' delle idee si nutre e si consolida.