Ciclo di Conferenze a cura di Loredana Parmesani. A quale realta', a quale mondo l'arte oggi si rivolge? L'incontro della serata e' con Roberto Pinto: 'Tra memoria e storia. Viaggio attraverso vecchi e nuovi monumenti'. L'intervento e' incentrato sulla memoria individuale e collettiva e sulle diverse modalita' della loro rappresentazione. L'analisi partira' dal concetto di public art e di monumento
ciclo di Conferenze a cura di Loredana Parmesani
A quale realtà , a quale mondo l'arte oggi si rivolge? Da sempre l'arte ha incluso nella propria ricerca il mondo esterno, da sempre lo ha indagato e rappresentato: ma oggi questo mondo sembra diventato solo documentabile. In altre parole l'arte pare nella maggior parte dei casi limitarsi ad assumere il reale come fatto, registrandolo e mostrandolo nella sua cruda oggettività , un'oggettività che però difetta di concretezza, confluendo invece nella immaterialità della finzione.
In alcuni casi lo sguardo dell'arte si rivolge ai fatti quotidiani, individuali o collettivi; in altri, alla finzione che coinvolge non solo il nostro agire, ma anche la nostra stessa identità ; in altri ancora l'arte cerca un confronto fra il mondo interiore, intimo e privato, e tutto ciò che ad esso è esterno.
Gli artisti che la Fondazione Ambrosetti Arte Contemporanea invita al nuovo ciclo di conferenze appartengono a svariati ambiti di ricerca quali la pittura, il video, il teatro, la fotografia, tutti però impegnati ad individuare la dimensione in cui collocare ciò che è esterno.
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Tra memoria e storia.
Viaggio attraverso vecchi e nuovi monumenti
Incontro con Roberto Pinto
L'intervento della serata è incentrato sulla memoria individuale e collettiva e sulle diverse modalità della loro rappresentazione. L'analisi partirà dal concetto di public art e di monumento, cercando di vedere, attraverso la recente evoluzione di questa tipologia artistica e del suo territorio di applicazione, come sia anche cambiato il rapporto tra opera, artista, committente e fruitore. A questo proposito si farà una veloce disamina di alcuni monumenti internazionalmente noti come il Vietnam Memorial a Washington, oppure il monumento alle vittime del fascismo ad Amburgo, per allargare il dibattito ad esempi di conservazione della memoria attraverso singole opere (per esempio i lavori di Alfredo Jaar o di Carlos Garaicoa) o di eventi espositivi (per esempio la Biennale di Gwangju in Corea).
La riflessione vuole parallelamente cercare anche di approfondire, a partire da lavori artistici e da spunti critici o letterari, cosa sia necessario fare 'davanti al dolore degli altri' (per citare Susan Sontag); se, in una situazione in cui le immagini sono cresciute a dismisura e diventano sempre più invasive, le si può ancora usare per raccontare il nostro contemporaneo, se siano ancora e possano essere considerate dei mezzi di sensibilizzazione popolari, oppure se vengano soltanto usate dai media per fare audience e dagli artisti come l'ennesima moda e l'ennesima provocazione che si aggiunge alle altre. È quindi possibile parlare ancora degli eventi tragici che ci sfiorano o ci travolgono attraverso le modalità e i linguaggi che l'arte contemporanea ci propone? Senza pretendere di dare una risposta univoca, le immagini e le parole di questa conferenza vorrebbero essere altrettanti spunti per chiederci quale ruolo sociale possono ancora ricoprire l'arte e gli artisti.
27 gennaio 2005, ore 20.30
Note Biografiche
Roberto Pinto è nato a Roma nel 1961 e vive a Milano.
Laureato in Lettere con una tesi su Giulio Paolini, ha insegnato 'Storia dell'arte' presso l'Accademia Albertina di Torino (1998/99), 'Estetica' presso l'Accademia di Firenze (1999/2000), Storia dell'Arte contemporanea all'Accademia Carrara di Bergamo (dall'anno accademico 2000/2001 al 2003/4), Storia dell'arte contemporanea all'Università degli Studi di Trento (incarico per l'anno 2003/2004 e 2004/2005) e al Master per curatori presso l'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano (VII e VIII edizione 2003 e 2004).
Dal dicembre 1988 lavora presso la rivista di arte contemporanea Flash Art, prima come redattore e, dal gennaio 1993 al marzo 1996, come caporedattore. Su questa rivista scrive dei più importanti artisti italiani e stranieri e delle più importanti mostre.
Ha scritto anche per la rivista greca Artis, per quella francese Papier Libre, per Art in America, Janus, per numerose riviste italiane di settore (come Tema Celeste, Juliet, Correnti di Marea, Il Giornale dell'Arte, Luci e Design), culturali (tra cui Linea d'ombra), di costume (Dove, D di Repubblica) e per i quotidiani Il Manifesto e L'Unita. Collabora dal 1993 con la Redazione Culturale di Radio Popolare, recensendo mostre e avvenimenti artistici.
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Prossimi appuntamenti
giovedì 24 febbraio '05 - ore 20.30: incontro con l'artista Salvo, quinta conferenza del ciclo 'Il mondo esterno'.
Ricordiamo che è in corso dal 22.11.04 sino al 02.04.05 la mostra personale di Liliana Moro
Orari: lun  ven 9.00/13.00, 14.30/18.30 sabato 15.30/19.30
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Ufficio Stampa
Emanuela Filippi
02/45479017
Fondazione Ambrosetti Arte Contemporanea
Palazzo Panella, Palazzolo sull'Oglio (BS)