I cortometraggi di Tati. La rassegna integrale dei film di Jacques Tati si conclude il 24 e 25 gennaio con dei veri e propri fuochi artificiali poiche', in anteprima italiana, presenteremo cinque degli "invisibili" (rarissimi, per intenderci) cortometraggi di Jacques Tati. Il 26 e il 27 si svolgera' all'Universita' di Udine il Primo Convegno Internazionale su Jacques Tati.
Il gesto sonoro.
I cortometraggi.
Gai dimanche di Jacques Berr (1935)
Soigne ton gauche di René Clement (1936)
L'Ecole des facteurs di Jacques Tati (1947)
Cours du soir di Nicolas Rybowski (1967)
Forza Bastia di Jacques Tati e Sophie Tatischeff (1978) (appena restaurato)
La rassegna integrale dei film di Jacques Tati organizzata da Centro Espressioni Cinematografiche di Udine, Cinemazero di Pordenone, La Cineteca del Friuli di Gemona in collaborazione con l'Università di Udine, il Consorzio Universitario di Pordenone e la Fondazione Cassa di Risparmio, si conclude il 24 e 25 gennaio con dei veri e propri fuochi artificiali poiché, in anteprima italiana, presenteremo cinque degli "invisibili" (rarissimi, per intenderci) cortometraggi di Jacques Tati.
Tati nasce al cinema come interprete e sceneggiatore di cortometraggi. Già nei primi si trovano prefigurati aspetti e situazioni che riappariranno nei lungometraggi da lui diretti in futuro, un esempio su tutti, l'osservazione che si traduce in imitazione. La svolta, però, arriva nel 1947: Tati deve rimpiazzare per caso il regista René Clément alla regia del cortometraggio L'École des facteurs (La scuola dei postini): questo corto ha un tale successo che il produttore Fred Orain si convince a finanziare il film di esordio di Tati, Jour de fête (1947) del quale il cortometraggio si può considerare un primo abbozzo. Di lì in poi, la carriera di Tati procederà con grandi risultati artistici.
Nel 1967, Jacques Tati realizzerà un cortometraggio usando le stesse scenografie di Playtime.
Mercoledì 24 gennaio - Pordenone - Cinemazero - ore 21.00
Giovedì 25 gennaio - Udine - Cinema Ferroviario - ore 21.00
Il convegno.
Il 26 e 27 gennaio 2001 si svolgerà presso la sede universitaria di Udine, il convegno internazionale di studi su Jacques Tati nell'ambito della III edizione de Lo sguardo dei maestri, manifestazione monografica organizzata dal C.E.C. di Udine, da Cinemazero di Pordenone, dalla Cineteca del Friuli in collaborazione con l'Università di Udine e il Consorzio Universitario di Pordenone.
Si tratta di due intense giornate che vedranno la presenza dei maggiori studiosi di questo singolare autore del cinema comico.
L'americano David Bellos, il belga Adolphe Nysenholc, il critico della rivista "Positif" Stéphane Goudet, autore tra l'altro di una recente tesi di dottorato su Tati; François Ede, che ha firmato uno splendido libro sul restauro e la ricolorazione di Jour de fête; gli italiani Roberto Nepoti autore dell'unica monografia italiana su Tati; Augusto Sainati, Giorgio Cremonini e Alessandro Faccioli. Ma saranno presenti anche alcuni tra i principali collaboratori del grande regista francese: il direttore della fotografia Jean Badal, l'assistente Marie-France Siegler che daranno una testimonianza della loro esperienza artistica e umana con l'autore, mentre, della figlia del regista, Sophie Tatischeff, già collaboratrice del padre e lei stessa cineasta, verrà proiettato il documentario Sur les pas de M. Hulot.
L'idea è quella di coinvolgere anche gli attori e i registi che sono stati influenzati dal cinema di Tati. Tra questi, parteciperanno al convegno Otar Ioseliani, tatiano tra i più ferventi, e Maurizio Nichetti il cui stile cinematografico ricorda per molti versi, se non nei personaggi, almeno alcuni stilemi del creatore di M. Hulot. Un altro protagonista del cinema italiano che abbiamo invitato e dal quale attendiamo risposta è Antonio Albanese, comico tra i più interessanti, che in una recente intervista su "La Repubblica" ha affermato di riconoscere in Tati il suo maestro.
L'iniziativa, che è coordinata da Giorgio Tinazzi, Leonardo Quaresima, Luciano De Giusti e Fabiano Rosso, ha compreso la retrospettiva completa dell'opera di Tati, retrospettiva che ha registrato sia a Udine che a Pordenone uno straordinario successo di pubblico, e una serie di cortometraggi che verranno proposti a ridosso del convegno udinese, il 24 e 25 gennaio.
Come nelle precedenti edizioni, anche in questa occasione saranno invitati e ospitati gli studenti di cinema delle Università italiane.
Università - Sala convegni - Udine