Nell'ambito del progetto 'InContemporanea, la rete per l'arte' con cui la Provincia di Milano vuole promuovere l'arte del presente intesa come risorsa indispensabile per la riqualificazione urbana, sia dal punto di vista culturale che da quello sociale ed economico. Lunedi' alle 18 Francesca Comisso conduce l’incontro sul tema “Installazione". Introduce Gabi Scardi.
Nell'ambito del progetto 'InContemporanea, la rete per l'arte'
Lunedi' 27marzo, allo Spazio Oberdan: terzo appuntamento del ciclo di incontri “Perche' non parli? Fatti d’arte". Francesca Comisso conduce l’incontro sul tema “Installazione". Introduce Gabi Scardi.
L’iniziativa, rientra nel progetto “InContemporanea. La rete per l’arte" con cui la Provincia di Milano intende promuovere l’arte del presente intesa come risorsa indispensabile per la riqualificazione urbana, sia dal punto di vista culturale che da quello sociale ed economico.
Il ciclo di incontri e' realizzato in collaborazione con UniCredit, gruppo impegnato in un progetto di divulgazione dei linguaggi della contemporaneita' e di valorizzazione delle giovani risorse creative del nostro Paese.
Titolo dell’incontro: “Installazione", conduce Francesca Comisso, introduce Gabi Scardi.
L’uso del termine “installazione", inizialmente impiegato per indicare le modalita' di allestimento di una mostra, si afferma negli Anni ‘60 e ’70 e puo' essere applicato a un’ampia gamma di movimenti, ricerche e linguaggi artistici, a partire dalla Minimal Art per arrivare all’Happening, all’Environment, alla Conceptual Art o all’Arte Processuale. Si tratta infatti di una definizione che non indica una tecnica o un medium espressivo, come nel caso della pittura o della scultura, del video o della fotografia, ma il rapporto tra opere realizzate con questi e altri media e lo spazio destinato ad accoglierle, sia esso la galleria, il museo o un ambiente esterno. Nella varieta' delle sue manifestazioni, l’installazione sancisce il superamento della concezione di opera come forma costruita, autocentrata e sostanzialmente autonoma dal contesto, che diviene invece condizione fondamentale per la sua esistenza e sua parte integrante. Il contesto e' inteso come luogo fisico e come spazio sociale il cui centro e' occupato dal pubblico. E' la sua presenza e il suo comportamento ad attivare l’opera, che trae il proprio significato dall’esperienza nel tempo e nello spazio del visitatore.
A partire da un breve excursus storico destinato a rintracciare le premesse “grammaticali" dell’installazione nell’assemblage e nel ready made, e quindi negli esperimenti di “arte totale" futuristi, nel Merzbau del dadaista Kurt Schwitters o negli allestimenti delle mostre surrealiste curati da Duchamp, durante l’incontro verranno presentati alcuni dei piu' significativi esempi di installazione tra anni ’60 e ’70. Il percorso prosegue dagli Anni ’80 a oggi, segnati dal vero e proprio trionfo dell’installation art, di cui si indaghera' la varieta' di espressioni e il dibattito critico che le accompagna, fino a giungere alle sue piu' recenti manifestazioni spettacolari concepite per luoghi come la Turbine Hall della Tate Modern di Londra o il Guggenheim di New York.
Inoltre, proseguono in citta' le iniziative di inContemporanea-numero zero, come da programma allegato.
Per informazioni:
Provincia di Milano/Servizio Arti visive tel. 02 7740.6381/6341http://www.incontemporanea.it
Ufficio stampa:
Incontemporanea: 3471585410/3355464491, ufficio.stampa@incontemporanea.it
Provincia di Milano/Cultura, tel. 02 7740.6358/6359/6388,
p.merisio@provincia.milano.it, m.piccardi@provincia.milano.it, p.diandrea@provincia.milano.it
Spazio Oberdan
Viale Vittorio Veneto 2 - Milano
Dalle ore 18
L’ingresso e' libero. Si consiglia la prenotazione via e-mail: incontemporanea@provincia.milano.it.