Rassegna trasversale di video d'artista

Selezione di Viviana Checchia
 

Temporally


Kicka Martin, Way Home
2' 2008
Courtesy dell'artista

Silvia Giambrone, 3' 06''
5'50'' 2007
Courtesy dell'artista
Quarta coppia di artisti di "Tusovka", il progetto di Viviana Checchia per 2Video

Con questa coppia di artisti si apre un'ulteriore parentesi di "Tusovka il cui obiettivo non consiste unicamente nella scoperta di giovani artisti slovacchi, ma anche nel possibile confronto e dialogo con artisti italiani.
Questi due video non rappresentano quindi solo un parallelismo tra due differenti realtà culturali, ma descrivono una diversa concezione temporale resa, in entrambi i casi, grazie all'iterazione tra un tempo come quello del viaggio o creato da una TV accesa, a noi più familiare, e quello naturalmente lento e pacato di una lumaca.


Conversazione tra Francesca di Nardo e Viviana Checchia

Francesca di Nardo: Alcuni giorni fa parlando con una curatrice di origine slovena ci siamo soffermate a discutere sul concetto di 'Paesi dell'Est'. Valutandolo anacronistico e poco attinente alla realtà geo-politica attuale, mi ha suggerito di sostituirlo con quello di 'Europa Centrale'. Dopo aver vissuto e lavorato in Slovacchia come giudichi questo spostamento terminologico?

Viviana Checchia: Probabilmente a livello geo-politico è di sicuro più corretto, ma resta il fatto che non cerchiamo la stessa definizione per paesi come la Francia, la Spagna o l'Italia messi insieme, non vogliamo elaborare un termine geo-politicamente corretto per riferirci a loro. Quando si usa, impropriamente, Paesi dell'Est non è alla geografia che stiamo facendo riferimento, ma all'ex blocco: un blocco sì geografico, ma soprattutto politico e sociale.

FdN: 'Tusovka' è il termine che hai scelto come titolo del tuo progetto speciale per 2Video, rispondendo al mio invito aperto a curatori ed artisti di prendersi in carico la curatela della rassegna per un tempo determinato. Da dove proviene questo termine?

VC: Si riferisce ad una rete spontanea in cui sono coinvolti pittori, scultori, critici, galleristi e collezionisti. Una comunità collaterale, che cerca di sopperire alle carenze organizzative dello Stato. Un network, che interviene in modo diretto attraverso mostre, happening, performance. Un attivismo che ha come obbiettivo la ridefinizione di ambiti e territori.
Ho scelto questo termine perché in qualche modo mi identifico con esso, con la sua metodologia.

FdN: E' un termine che mi dicevi è stato coniato e utilizzato da Viktor Misiano, giusto?

VC: Esatto. Considero Viktor Misiano, insieme con Slavoj Zizek, uno dei migliori riferimenti per parlare di questo nuovo orizzonte rivolto al bizzaro est come quest’ultimo lo definisce.

FdN: Che legame c'è - se c'è - tra l'atteggiamento e la volontà della Tusovka e la situazione attuale dei paesi dell'Europa Centrale, soprattutto in termini della 'ridefinizione' cui abbiamo prima accennato?

VC: E' strano ammetterlo, ma il legame che io vedo con l'atteggiamento della Tusovka non è riferito alla Slovacchia o all'Armenia, paesi che al momento fanno parte della mia ricerca, ma all'Italia stessa. Mi sto dedicando alla Tusovka perché nel mio paese riscontro un vuoto istituzionale, una carenza, cosa che non ritrovo nelle così detta Europa Centrale.

FdN: Sono d'accordo con te, la situazione italiana - scevra di un ruolo forte delle 'istituzioni' - necessita di un movimento spontaneo... e spero che gli sforzi e le energie in questa direzione ci siano. Pur non conoscendo la Tusovka fino a poco tempo fa, credo di poter affermare che 2Video e UnDo.Net vadano proprio in questa direzione... Com'è invece la scena slovacca più in generale?

VC: Ci sono vari aggettivi per descriverla: fresca, intraprendente, giovane.
Mai come in Repubblica Slovacca ho sentito la libertà di fare, rischiare, sperimentare. La spinta creativa è incalzante ed il panorama artistico è in totale fermento.
La mia ricerca si basa completamente sull’incontro diretto con i protagonisti del sistema. Non parlando slovacco ed avendo a disposizione solo pubblicazioni in lingua slovacca ho fatto diventare l’intervista lo strumento principale della mia attività. Non è stato facile, ma è stato, e spero sarà, interessante e rischioso.

FdN: Come hai selezionato gli artisti e le opere che stai presentando su 2Video?

VC: La selezione degli artisti è stata molto complessa. Mi sono interessata dalla produzione video e new media dal primo momento in cui sono arrivata in Repubblica Slovacca, sapevo che era questo il mio interesse primario. Ho contattato le varie accademie e sono stata invitata ad avere un approccio diretto con loro e con i loro studenti.
Ho scoperto degli immensi archivi di video che sono stati messi a mia totale disposizione. Ho avuto il totale appoggio da parte del Platform DigiVAF(ex) of accademy BB-SK dove ho anche tenuto una conferenza pubblica sul video in Italia e Spagna. Ho poi individuato dei temi, dei filoni. Questi artisti parlano di viaggio, di consumismo, di linguaggi e sono interessati all'uso del new media nel video. Ho costruito mentalmente delle analogie tra di loro e tra vari artisti italiani con i quali ho collaborato durante quest'anno. Il processo è stato lungo ed e' ancora in divenire.

FdN: Mi puoi dire qualcosa in più su ciascuno degli artisti di cui vedremo i video in queste sei settimane di Tusovka? Chi sono, come si orienta la loro ricerca?

VC: Gli artisti protagonisti di 2Video ‘Tusovka’ sono Richard Kitta, Boris Viatovic, Lucka Dovicakova, Lukas Matejka, così come Silvia Giambrone, Mauro Romito, Valentina Miorandi ed altri.
La loro ricerca si spinge verso una critica sociale, una sperimentazione del reale attraverso il video ed il new media che ci permetterà di capire e leggere vari punti di connessione e similitudine tra artisti di provenienza e background diversi.
Usano un linguaggio spesso semplice ma molto profondo analizzando con uno sguardo puro il "disagio della post-modernità" così come lo ha definito Bauman.