Elena Bugada,
Il destino dell'uomo
2'27''
2009
DVD
Courtesy dell'artista
E' l'uomo a scrivere il proprio destino. Ed è il destino a scrivere
sull'uomo.
Il destino dell'uomo si compie in ogni momento del suo farsi,
contrariamente al pensiero che lo vuole come fine ultimo dell'esistenza.
Essendo quindi presente nell'istante, è già passato negli interstizi del
vivere e ormai futuro accrescimento di aggregati d'esperienze.
Che sia vecchio o giovane, il destino vive nell'uomo che porta se stesso
alla massima estensione d'umanità e al più intenso accoglimento della
propria natura. Allo stesso tempo, se mi si chiede, in qualità d'artista,
di esprimere un concetto tanto vasto, non posso che restare sulla
superficie, luogo in cui si raccolgono le tracce e i rimasugli piani di
un'ignota profondità, come proiezioni geometriche di perdute assonometrie
e ancora più incerte cose reali.
Per questo motivo il lavoro qui presentato indaga il tema richiesto
partendo proprio dall'aspetto bidimensionale della realtà, quello più
superficiale che si offre quale pagina su cui scrivere, che sia pelle,
fotografia o foglio da disegno. Il destino definisce quindi se stesso, e
descrivendosi invecchia e arrichisce il vissuto, della carne o
dell'immagine. Il destino è parola scritta e respiro pre-verbale, l'un con
l'altra serrati insieme nell'uomo.
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Francesco Lomonaco,
Moment as a Drop
2'28''
2011
DVD
Courtesy dell'artista
L'animazione evidenzia la netta contrapposizione tra l'armoniosa bellezza
generata spontaneamente dalla natura e il caos sempre più frenetico e
distruttivo introdotto dall'uomo.
Il dolce suono prodotto dall'acqua,
culla della vita ancestrale e generatrice di ogni forma vivente presente
sul pianeta, viene presto soffocato e superato, in un crescendo
incalzante, dai rumori prodotti dalle attività umane, a simboleggiare la
sempre crescente interferenza dell'uomo nel vitale ciclo dell'acqua e
l'utilizzo sconsiderato delle risorse naturali, idriche ed ambientali. La
contaminazione raggiunge livelli tali da non essere più sostenibile né per
la natura, incapace di rigenerarsi né per l'uomo, vittima della "vendetta"
della natura stessa.
Ne risulta uno scenario quasi post-atomico di
desolazione e morte, nel quale tuttavia il "cancro" del pianeta è stato
debellato e la natura può ritrovare il suo battito vitale e riprendere il
suo ciclo; la ritrovata purezza delle acque ridà vita al pianeta.