Alaa Edris,
Kharareef (Fables from the Trucial States).
Single channel video, 5' 24'' in loop, 2011.
Courtesy dell'artista
Il video è composto dal footage di diversi documentari inglesi che
raccontano la storia degli Emirati prima della loro confederazione, quando
erano ancora protettorati britannici conosciuti col nome di Stati della
Tregua (Trucial States).
Attraverso un montaggio per associazioni
dall'andamento onirico, Alaa Edris ripercorre la memoria di un recente
passato non facile da ricordare, ricavandone un personale mito fondativo.
Protagoniste fugaci del racconto sono sette donne, come sette sono gli
Emirati:
jinnat, cioè demoni, che popolano i racconti delle anziane
nell'area del Golfo.
Appunti per una teoria matriarcale di cui non
interessa la logica quanto la potenza, amplificata da uno stile che attinge
in pari misura dall'horror e dal cinema espressionista.
I video sono stati esposti nella mostra Sameage, doppia personale di Alaa Edris e Valentina Roselli presso l'Antico Oratorio di S. Ludovico a Venezia
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Valentina Roselli,
Yuppi Du
Single channel video, 3' 02'' in loop, 2011.
Courtesy dell'artista
Yuppi Du è il titolo di una canzone di Adriano Celentano che fa da colonna
sonora all'omonimo film del 1975. A partire dal filmato di una performance
televisiva per la promozione della pellicola e del disco, Valentina Roselli
attua un detournement sostituendo l'audio originale con quello di un brano
celebre negli Emirati Arabi degli anni '70.
Le movenze del molleggiato si
confondono allora con quelle di una indiavolata danza del ventre che
termina col ballerino nell'atto scandaloso di voltare le spalle al suo
pubblico.
Il video, così modificato, suggerisce come la cultura italiana sia
storicamente inscritta in una più ampia identità mediterranea che troppo
spesso viene rimossa dalla coscienza collettiva. Un nuovo esotismo carica
di senso le pose di un connazionale che ha giocato a fare la star.