Rimuovere
NoiSeGrUp, Bloggers
2'10'' 2010 DVD
Courtesy dell'artista
Su di un foglio bianco abbiamo trascritto i nomi di tutti i Bloggers che, secondo il sito di Report Sans Frontiers si trovano in stato di detenzione nei loro paesi di origine.
Utilizzando una gomma abbiamo cancellato successivamente questi nomi simulando cosi con la nostra azione la repressione utilizzata dai governi nei confronti della libertà di espressione.
Video tratti dall'archivio online:
ART HUB
> video e suono > arte > territorio >
Sei un video o sound artista? Inserisci le tue opere nell'archivio per far conoscere il tuo lavoro e partecipare a workshop, eventi e laboratori
2'10'' 2010 DVD
Courtesy dell'artista
Su di un foglio bianco abbiamo trascritto i nomi di tutti i Bloggers che, secondo il sito di Report Sans Frontiers si trovano in stato di detenzione nei loro paesi di origine.
Utilizzando una gomma abbiamo cancellato successivamente questi nomi simulando cosi con la nostra azione la repressione utilizzata dai governi nei confronti della libertà di espressione.
Video tratti dall'archivio online:
ART HUB
> video e suono > arte > territorio >
Sei un video o sound artista? Inserisci le tue opere nell'archivio per far conoscere il tuo lavoro e partecipare a workshop, eventi e laboratori
Shawnette Poe, Washing room n°0
2'39'' 2012 DVD
Courtesy dell'artista
Il video “Washing Room n° 0, 2012”, esibisce una tensione tra l’artista, l’oggetto e il processo d’identificazione del proprio corpo con esso.
Un lavoro, dove la Poe mette in relazione la materia e attraverso l’azione continua dello strofinare e del detergere cerca di cancellare l’essenza della propria immagine, riflettendo sul concetto di percezione che la donna ha del corpo in una società fatta di stereotipi e di simboli.
L’operazione diviene anche una forma di denuncia, che esprime il disagio e il rifiuto di un modello di esistenza inautentica e priva di significato. (Giovanni Viceconte)
2'39'' 2012 DVD
Courtesy dell'artista
Il video “Washing Room n° 0, 2012”, esibisce una tensione tra l’artista, l’oggetto e il processo d’identificazione del proprio corpo con esso.
Un lavoro, dove la Poe mette in relazione la materia e attraverso l’azione continua dello strofinare e del detergere cerca di cancellare l’essenza della propria immagine, riflettendo sul concetto di percezione che la donna ha del corpo in una società fatta di stereotipi e di simboli.
L’operazione diviene anche una forma di denuncia, che esprime il disagio e il rifiuto di un modello di esistenza inautentica e priva di significato. (Giovanni Viceconte)