Vedute di luce. In questa mostra carica di luci, colori ed emozioni, l'artista ci trascina sulle sponde di Venezia tra nebbioline mattutine e albe lunari che baciano sagome conosciute.
A cura di Françoise Calcagno e Sara Todeschini
Gianluigi Pescio: acclamato chirurgo e raffinato artista, due volti dello stesso uomo che non cadono mai in contraddizione tra loro, piuttosto si amalgamano e si scontrano, giocano tra buio e luce dell’animo umano. Medico, Primario Chirurgo dal 1994, dirige la Divisione di Chirurgia Generale e Toracopolmonare di Imperia fino al 2007; è docente dell’Università di Genova dal 1987 ad oggi. Inizia a dipingere nel 1968 e ad esporre nel 1973, da allora ha partecipato a numerose esposizioni e concorsi. In questa mostra carica di luci, colori ed emozioni, l’artista ci trascina sulle sponde di Venezia tra nebbioline mattutine e albe lunari che baciano sagome conosciute.
Le pennellate decise e sinuose si riflettono tra acqua e cielo, spettacoli naturali che profumano di casa. Gianluigi ci racconta di luoghi inafferrabili, paesaggi fatti di ricordi. Il colore è luce, il suo chiarore scolpisce le figure che dalla tela si avvicinano allo spettatore, ed egli non può fare a meno di perdersi in un mare di sogni. Le luci della città si rispecchiano nel mare, sono spiriti che vagano sinuosamente tra le acque lasciando limpide tracce del loro passaggio. È una pittura dell’impressione, ma non dell’attimo. L’artista ci culla tra ombre cittadine, creando un’aurea lirica attorno ad ogni opera. È con quest’esposizione che Venezia accoglie Gianluigi Pescio, dopo più di quarant’anni di limpide emozioni su tela, e lui con le sue opere riempie gli spazi di poesia.
Sara Todeschini
Inaugurazione sabato 27 marzo, ore 18
Francoise Calcagno Art Studio
Campo di Ghetto Nuovo 2918 - Venezia
Orari: da Lunedì a Sabato 14.00/18.00
Chiuso giovedì