Giovan Mauro Della Rovere
Giovan Battista Trotti
Daniele Crespi
Francesco Cairo
Giovanni Andrea De Ferrari
Carlo Nuvolone
Francesco Nuvolone
Giuseppe Nuvolone
Ridolfo Cunio
Ceranino
Carlo Ceresa
Carlo Donelli
Legnanino
Valerio Castello
Bartolomeo Guidobono
Piacenza e' stata un approdo per importanti artisti di diversa provenienza e nel corso del Seicento la presenza di artisti lombardi si intensifico' e si associo' a quella di autori liguri. La mostra e' una vetrina per opere in maggioranza inedite e scoperte recentemente, a partire da quelle di Giovan Mauro Della Rovere detto Fiammenghino, di Daniele Crespi, Francesco Cairo, Giovanni Andrea De Ferrari e molti altri.
La città di Piacenza è da sempre stata terra di frontiera per il passaggio
sul Po verso la Lombardia e lungo il Trebbia per la Liguria e con questi
territori ha mantenuto nei secoli stretti legami economico-commerciali
e anche culturali; per sua natura Piacenza è la porta dell’ Emilia verso la
Lombardia e verso l’Europa e per questo è sempre stata sia un centro
strategico molto ambito per i potenti sia un appagante approdo per im-
portanti artisti di diversa provenienza. Nel corso del Seicento la presenza
dei lombardi a Piacenza si intensifica e si associa, grazie anche agli indi-
rizzi della corte farnesiana, a quella di artisti liguri.
A partire dalle opere di Giovan Mauro Della Rovere detto Fiammenghino, frescante di molte chiese lombarde e di Giovanni Battista
Trotti detto il Malosso, cremonese attivo anche in San Francesco a
Piacenza, si percorrerà la strada del naturalismo di Daniele Crespi, le
stemperate suggestioni venete e vandykiane di Francesco Cairo, di
Giovanni Andrea De Ferrari e dei due fratelli Nuvolone, Carlo
Francesco e Giuseppe, anch’essi attivi più volte in città.
Una suggestiva opera raffigurante l’Incendio della città di Sodoma del
raro pittore Ridolfo Cunio una Battaglia di Clavjio di Alessandro
Gherardini detto il Ceranino, o un Ester e Assuero del bergamasco
Carlo Ceresa aprono lo scenario alla seconda metà del secolo, al quale
risalgono le tele di Carlo Donelli detto il Vimjercati e di Stefano
Maria Legnani detto il Legnanino fino a quelle di Valerio Castello
e dell’elegante Bartolomeo Guidobono.
Il pregio speciale di questa mostra, che ricreerà la temperie culturale pia-
centina del secolo XVII e che trova opere degli stessi pittori sparse nelle
chiese e nei palazzi di Piacenza, sta anche nel fatto che sarà una vetrina
per opere in maggioranza inedite, scoperte recentemente, mai pubbli-
cate finora e in alcuni casi importanti aggiunte ai cataloghi dei rispettivi
pittori.
La Mostra rientra nelle manifestazioni della Settimana Nazionale dei Beni Culturali
La visita alla Mostra consentirà l’ingresso gratuito alla Pinacoteca di Palazzo Farnese
Saranno possibili apposite visite guidate per gruppi e per le Scuole su prenotazione
Sono previste serate a tema e visite dedicate a vari aspetti della cultura figurativa.
Inaugurazione 31 Marzo ore 18
Galleria Rosso Tiziano
Via Taverna 41, Piacenza
Apertura quotidiana dalle 15.30 alle 19.30, possibili visite su prenotazione
Ingresso libero