Artifici - L'invenzione della realta'. In mostra nature morte di oggetti che evocano storie e ricordi: pizzi e merletti, ceramiche per il the, bicchieri di vetro. A cura di Marcella Guerrieri.
a cura di Marcella Guerrieri
Oggetti come presenze, protagonisti e mai comparse, testimoni e interpreti muti di artificiali realtà. Scenari artefatti, taciturni e senza tempo, regolati dal battito di un attimo senza fine, dove tutto è ineccepibile, le cose, i luoghi, le luci, le trasparenze, senza presenze e senza assenze, senza passato e senza presente. Il tempo non conta, le presenze non contano, le azioni non contano: solo gli oggetti scelti, le loro forme e materiali, i loro bagliori, le loro posture nello spazio. Dettagli, particolari, minuzie, piccolezze forse. Combinazioni di oggetti in bella mostra di sé, mai lì per caso, che raccontano di incontri, di speranze, di attese.
Composizioni di delizie, delizie tutte femminili: le ceramiche bianche e rilucenti delle tazze da thè che forse erano già della nonna e che hanno attraversato tempi e luoghi distanti. I vetri trasparenti di bicchieri a calice per i brindisi dei giorni di festa, pronti ora per un incontro forse più intimo, che ci sarà o magari non ci sarà mai. E poi i pizzi e i merletti candidi delle fini biancherie desiderose di essere mostrate. I rilucenti rasi delle scarpette rosse e di quelle bianche da danza classica, vive e quasi animate come se loro anche sole potessero danzare, accettando di dividere la scena solo con le fruscianti crinoline dei tutù vaporosi. Pittura di interni e di oggetti il fare di Sabrina Garzelli, pittrice labronica laboriosa interprete dell’artificio che simula la realtà. Pittura di oggetti, dunque, attribuendo a questo termine il valore di un genere nuovo capace di riprendere e modernizzare la più accademica natura morta. Nelle composizioni e negli scenari di Sabrina l’attenta circospezione diviene maniacale cura. E’ una pittura lenta la sua, così come vuole la tecnica da lei prescelta l’olio, come pretende ed esige il suo occhio da entomologo alla ricerca del più piccolo dettaglio da dettare alla mano ferma e sicura.
Questo modo di dipingere che ha radici illustri nella pittura di tradizione fiamminga del rinascimento e poi nel 600 barocco a diffusione europea che certamente Sabrina ha guardato e studiato, è riveduto da lei percorrendo forse inconsapevoli sentieri che conducono alle poesie di piccole cose secondo la lezione morandiana, così come di certi mondi interpretati in un interno come certe maestrie di Vallotton e non ultimo a richiami di certi scenari ludico-metafisici di Savinio, degno fratello del più celebre De Chirico.
Sabrina Garzelli ha esposto in numerose collettive e personali in Italia. Sue opere si trovano in collezioni private in Europa e Stati Uniti oltre che presso istituzioni pubbliche come l’Accademia Navale di Livorno e il comune di Castagneto Carducci. Per la prima volta ad Empoli ospite delle Naiadi. (a cura di Marcella Guerrieri)
Inaugurazione 3 aprile ore 18
Caffè Le Naiadi
via Luigi Russo 60-62 - 50053 Empoli
Ingresso: gratuito, dalle 9 alle 18 (chiusura sabato pomeriggio e domenica)