B and B Lo straniero
Rivello (PZ)
via Pace, 67
0973 428076
WEB
Bruno Pulici
dal 2/4/2010 al 29/6/2010
17-21
WEB
Segnalato da

Teresa D'Ambrosio



approfondimenti

Bruno Pulici



 
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2/4/2010

Bruno Pulici

B and B Lo straniero, Rivello (PZ)

Il velo di Maya. Attraverso i suoi scatti Pulici trasporta lo spettatore in un viaggio alla scoperta di testimonianze, sensi e significati, collegati all'universo del maiale, 'vittima inconsapevole' dell'uomo.


comunicato stampa

A chi si ripropone di interpretare e seguire il filo che collega il ciclo della vita e della natura non sfugge il significato che, ancora oggi, riveste la ritualità dell’uccisione del maiale nel contesto economico-sociale e territoriale lucano. Ripercorrendo gli antichi sentieri della nostra storia, selciati di straordinarie costumanze e tradizioni millenarie, non si può fare a meno di soffermarsi sulla rilevanza e sulla complessità che racchiude la celebrazione, giustificatamente e paradossalmente gioiosa, del sacrificio del maiale.

Il “giorno del maiale”, nei paesi lucani arrivava quasi per magia, all’improvviso, con la sua carica di gioia e con le sue suggestioni di ricchezza e di abbondanza. Mal’ a quer’ cas’ ndò nun tras’ lu pil’ r’ puorch!” (misera quella casa in cui non si ammazza il maiale) recita un vecchio detto lucano, per intendere che la povertà di sempre trovava riscatto almeno per qualche giorno, nella dovizia e nella varietà delle gelatine, dei prosciutti, dei capicolli, delle soppressate, delle “nuglie o pezzente” (popolarissime salsicce a base di trippa, lingua e fegato di maiale) e dei golosi sanguinacci. «Non lasciarti sfuggire il porco»! Sin dall’antichità classica, il maiale è, infatti, il simbolo della fine delle fatiche, dei problemi, della pace riconquistata. E’ come se si dovesse afferrare, trattenere, inseguire la fortuna “maiale” per ragioni economiche, affettive, socio-culturali. L’idea di dedicare una mostra fotografica al “rito del maiale”, consente, meglio di qualsiasi altra iniziativa, di rappresentare lo scenario di luoghi e storie in grado di esprimere uno dei tratti più significativi della “relazione” che esiste tra uomo e natura, dove il primo cerca di esercitare una forma di controllo.

Il” rito” della macellazione del maiale, da sempre carico di significati profondi, è senza dubbio uno dei momenti cruciali di questa relazione. Momento topico che rivela il rapporto di potere con le sue contraddittorie implicazioni di sacrificio e gratitudine. L’esigenza di raccontare questo dramma animale, significa poterlo rielaborare, dargli importanza e significato, innalzare il maiale ad animale sacrificale, guardandolo prima del codice a barre, per ritrovare un antico legame con la realtà. Bruno Pulici, con impareggiabile maestria, attraverso i suoi scatti ci trasporta in un viaggio curioso e divertente alla scoperta di testimonianze, sensi e significati, immagini ed icone, collegati all’universo di un animale “vittima inconsapevole” dell’uomo che da tempo immemorabile, però, ne è stato vero compagno nelle tappe della sua vita.

Il grande pregio della mostra fotografica sulla cultura e la tradizione della macellazione del maiale in Basilicata risiede proprio nel fatto che Il maiale è tutto questo e altro ancora, prima di venire svuotato di ogni significato e ridotto a prosciutti e insaccati, assume una specifica valenza espressiva delle tradizioni culturali e sociali che da sempre caratterizzano la Lucania. Bruno Pulici, nasce a Milano nel 1981, si diploma nel 2000 come perito per le arti grafiche, rimasto affascinato dall'esperienza fatta per due anni con i disabili mentali, si scrive al corso di laurea in scienze dell'educazione e contemporaneamente inizia a lavorare come educatore nei centri per disabili prima, e per i minori poi, nel frattempo frequenta il C.F.P. Bauer di Milano per studiare fotografia, esperienza che aveva già iniziato a fare dal 2003 seguendo un percorso parallelo agli studi universitari. Dal 2004 inizia la collaborazione come assistente freelance con il Fotografo Ramak Fazel, americano di origine iraniana. Finora le sue ricerche si sono concentrate particolarmente sul rapporto che esiste tra l'uomo e il suo habitat.

Inaugurazione Sabato 3 aprile 2010 alle ore 17

B & B Lo straniero
Via Pace, 67 - Rivello (PZ)
Orario: 17-21
Ingresso libero

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