Restless Home. Nelle grandi carte veline, evanescenti e mobili, il segno grafico dell'artista penetra la fisicita' delle cose, seguendo i contorni e le strutture materiali degli oggetti, senza rinunciare alla transitorieta' delle forme nel trascorrere temporale. A cura di Francesca Gallo.
a cura di Francesca Gallo
Restless Home interpreta quasi alla lettera il tema della rassegna 41°54’N-12°28’E (a cura di Francesca Gallo), cioè il rapporto fra individuo e contesto, a cui allude il titolo del progetto. Le coordinate cartografiche dello storico white cube romano sono intese come sistema convenzionale di punti di riferimento planetari in cui ciascuno può trovare la propria collocazione.
In questa personale Alexandra Wolframm propone due serie di lavori fondati sul disegno. Nelle grandi carte veline, evanescenti e mobili, il segno grafico penetra la fisicità delle cose, seguendo i contorni e le strutture materiali degli oggetti, senza rinunciare alla transitorietà delle forme nel trascorrere temporale.
Nel secondo gruppo di opere, invece, il tratto rapido oscillante tra l’osservazione da vicino e quella da lontano, cioè tra appartenenza e distanza, si sovrappone ironicamente – ma privo della violenza del collage – alle fotografie di scenari urbani e di paesaggi che spaziano dalle rassicuranti vedute romane, ai boschi innevati, fino ai sentieri e alle radure sospese tra gli alberi. Le incongrue presenze domestiche evocano giochi surrealisti e fanno pensare a scenografie abbandonate da una bizzarra compagnia di giro, fino alla prossima interpretazione. Wolframm dispiega un tratto di accademica memoria, educato alla copia dal vero e nutrito di un rapporto profondo con il paesaggio naturale inteso sia nella dimensione concreta sia in quella metaforica, considerata però senza facili idealizzazioni, ma piuttosto con una leggerezza tutta contemporanea.
Inaugurazione lunedì 12 aprile ore 18
AOCF58
via Flaminia 58, Roma
lun-ven 17.30-20; sabato su appuntamento
ingresso libero