Galleria Fiaf
Valverde (CT)
corso Vittorio Emanuele, 214
095 524187 FAX 095 7210294
WEB
Paolo Pagni
dal 22/4/2010 al 9/5/2010
23-30 aprile 18-20 (chiuso domenica), tutti i lunedi' e venerdi' 20-21.30
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Galleria Fiaf - Le Gru



approfondimenti

Paolo Pagni



 
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22/4/2010

Paolo Pagni

Galleria Fiaf, Valverde (CT)

Tuol Sleng - La tenebra dell'oblio. La conoscenza e' percezione sensoriale dell'apparenza delle cose, e attraverso le sue fotografie, in particolare quelle scattate in una visita a Tuol Sleng, in Indocina, l'artista riflette su questa condizione della percezione umana.


comunicato stampa

Perché queste fotografie… La conoscenza non è che raramente percezione diretta delle cose (conoscenza diretta); quasi sempre essa è percezione sensoriale (visiva, uditiva,ecc.) della loro apparenza (conoscenza mediata). L’essere non è pertanto “in sé” (essere-soggetto), ma nella sua apparenza (essere-oggetto) e questa riveste una tale preminenza che l’essere finisce per identificarsi nella propria immagine.

La mancanza di apparenza (di immagine) si traduce così nella impossibilità a venire conosciuto e corrisponde praticamente alla non-essenza, alla non esistenza; all’opposto, creare l’apparenza, ossia produrre l’immagine indipendentemente dall’essere, equivale a creare l’essere al di là del reale (“il non-essere è?”).

In sintesi, se l’apparire è carattere fondamentale e necessario dell’essere, ciò che non appare non è. Per questo motivo, per negare o sopprimere un fatto, è sufficiente non farlo apparire, sopprimerne l’immagine, non portarlo, come si dice, a conoscenza, utilizzando adeguatamente gli strumenti della conoscenza mediata (i media, appunto). Nel processo di conoscenza, la preminenza sulle altre della percezione visiva, fa sì che nel linguaggio comune sia spesso utilizzata la metafora luce-conoscenza/buio-non conoscenza (si veda, ad esempio, il signficato di fare luce).

Nell’ambito di un viaggio turistico in Indocina, la breve visita non programmata a Tuol Sleng, in un pomeriggio poco prima del tramonto, ha assunto per l’autore il significato di una esperienza unica, che ha finito per sovrastare largamente le altre sensazioni ed ha stimolato tale riflessione.

I raggi del sole, che dalle fessure delle pareti e dalle finestre, accendono degli spot luminosi sui volti e sugli oggetti di questa scuola del terrore, sembrano riflettori che scrutano nelle tenebre e rappresentano come dei tentativi di far emergere dal buio della non-conoscenza (o del rapido e colpevole oblio) fatti e notizie che (sia per il loro intrinseco significato, sia per l’insegnamento che avremmo supposto ben più potente da parte di analoghe vicende della nostra storia), avrebbero dovuto essere di pubblico dominio e di monito ulteriore.

La fotografia, nel rifarsi al suo significato letterale di scrittura attraverso la luce, sembra rappresentare il mezzo ideale per trasferire queste impressioni su di un substrato dotato di immediata comunicabilità (immagini).

Questo lavoro, nella consapevolezza dei propri limiti, vuole essere soltanto un piccolo contributo per la conoscenza di un grande problema mantenuto colpevolmente nascosto e – conseguentemente - per stimolare riflessioni sulla natura e sulle motivazioni che determinano i comportamenti dell’uomo. L’essere è, il non essere non è. (Parmenide, VI sec a.C.)

Inaugurazione Venerdì 23 aprile 2010 alle ore 20

Galleria Fiaf- Le Gru
Corso Vitt. Emanuele 214, Valverde (CT)
23 al 30 aprile dalle ore 18-20, escluso la domenica e tutti i lunedì e venerdì fino al 10 maggio ore 20-21.30
Ingresso libero

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