Nella collettiva, Beck presenta una serie di sculture che rivelano l'adesione ad un linguaggio geometrico e al contempo musicale. I quadri di Biondi affrontano il tema del volto umano e dello sguardo. I dipinti di Cassina si caratterizzano per la centralita' del colore che articola superfici e spazi in modo lineare e misurato.
Il Bice Bugatti Club dal 24 aprile all’8 maggio ospita presso la Chie Art Gallery di Milano la mostra degli artisti Simone Beck, Roberto Biondi e Patrizia Cassina.
Simone Beck Mocenni nasce a Milano nel 1970. Figlio d’arte, fin da bambino vive a stretto contatto con artisti e musicisti che lasceranno un segno indelebile nella sua formazione. La passione per la musica, maturata in giovane età, lo spinge a lasciare il liceo classico Alessandro Manzoni di Milano a favore del conservatorio Giuseppe Verdi, dove studia contrabbasso. Nel 1995 pubblica le sue prime produzioni poetiche. Da questo momento inizia la sua carriera di poeta e romanziere a cui affianca quella di pittore e scultore. Dapprima assistente del padre, il pittore e scultore Gualtiero Mocenni, inizia poi a lavorare autonomamente scegliendo di firmare i suoi lavori premettendo il cognome della madre a quello paterno. Nel 2004 realizza le sue prime tre mostre personali alle Gallerie Santabarbara Arte Contemporanea di Milano, Nemes di Pola e Nove Colonne – Il Resto del Carlino di Bologna. Da questo momento si susseguono le presenze a esposizioni personali e collettive, nonché la partecipazione a premi, rassegne e simposii.
“Con un approccio che raccoglie l’esperienza del Pop americano, utilizza elementi e strumenti logici del nostro presente, standardizzazione in primo luogo, e quel far diventare ‘cosa’, oggetto neutro, prodotto tutto e tutti (…) Egli gioca a comporre, accostare, variare; gioca con superfici lucide e scabre, con bocciardature e tramature più sottili e complesse, con la ricchezza intrinseca delle pietre e dei marmi (…) in un eloquio minimalista, per dar corpo ai voli dell’anima, a visioni interiori di largo respiro, a quelle dimensioni dello spirito che la tecnologia non è in grado di gestire” (Pier Luigi Senna, 2009).
Roberto Biondi nasce a Como nel 1953. L’Influenza esercitata su di lui dalle passioni paterne, (architettura, arte e musica classica), e la frequentazione in famiglia di numerosi artisti, in particolare lo scultore Eli Riva, lo spingono a dedicarsi prima a Venezia e poi a Firenze agli studi di architettura, conclusi nel 1978. Nel 1983 apre in centro a Como ABACO, negozio/atelier d’arredamento e spazio culturale insieme, dove organizza mostre d’arte, incontri musicali e spettacoli teatrali. Il recente incontro con il maestro Pierantonio Verga lo induce a dedicarsi alla pittura. Nel 2009 la prima mostra collettiva presso Villa Caselli di Masera (VB).
Patrizia Cassina nasce a Como nel 1964. Dopo la maturità scientifica frequenta i corsi di moda e design all'Istituto Marangoni di Milano. Dalla fine degli anni Ottanta alla metà degli anni Novanta lavora come stilista per tessuti a Parigi collaborando con gli ateliers di Karl Lagerfeld e Thierry Mugler. Firma diverse collezioni di tessuti d'arredo e carte da parati privilegiando sempre un'attenta ricerca cromatica. Nel 1984 inizia a dipingere da autodidatta e, dal 2004, segue il corso di pittura del maestro Pierantonio Verga presso l’Accademia di Belle Arti Aldo Galli di Como dove ha esposto in diverse mostre collettive. Nel 2009 ha tenuto la sua prima personale intitolata Dentro, presso il Circolo Culturale Seregn de la Memoria di Seregno.
“Le opere più convincenti di Patrizia sono quelle paradossalmente più imperfette e allo stesso tempo più vibranti, quelle in cui il fremito di interesse è generato da un non-so-che che travalica l’esercizio della buona pittura. Un esercizio senza dubbio necessario, ma in sé non sufficiente e comunque bisognoso di sortire un altro, paradossale risultato. Amare la perfezione perché essa è la soglia, recita una folgorante poesia di Yves Bonnefoy, ma negarla non appena conosciuta, dimenticarla come se fosse morta: / l’imperfezione è la cima” (Roberto Borghi).
Simone Beck partecipa alla mostra collettiva con una serie di sculture che rivelano l’adesione dell’artista ad un linguaggio geometrico e al contempo musicale. Egli recupera infatti come personalissima cifra stilistica l’iconema del “cluster”, che in gergo musicale indica un gruppo di note adiacenti suonate simultaneamente, e che sullo spartito assume la forma di un rettangolo barrato. Giochi di linee e volumi composti in variazioni armoniche e ritmiche, alternando pieni e vuoti, ombre e luci, sporgenze e rientranze.
I quadri di Roberto Biondi ora esposti affrontano il tema del volto umano e dello sguardo. Gli occhi non guardano all’esterno, ma al vuoto interiore, scrutano l’anima e i sentimenti. Nel silenzio sospeso la forza e la fermezza dell’indagine sono dettate dal segno incisorio su stucco e cemento, indelebile, definitivo, che non ammette ripensamenti.
I dipinti in mostra di Patrizia Cassina si caratterizzano per la centralità riconosciuta al colore che articola superfici e spazi in modo lineare e misurato, senza affanni ed eccessi. Un linguaggio astratto che lascia intuire la presenza del visibile; nascosto, celato, ma sotteso e percepibile. Un gioco di supposizioni in un’atmosfera di attesa e sospensione costruita attraverso i contrasti cromatici.
Immagine: Simone Beck, Onde al tramonto 2006
Inaugurazione mercoledì 28 Aprile 2010, ore 18
Chie Arte Gallery
Viale Premuda 27, Milano
Orari: lunedì-sabato 11-13.30 e 16-19
chiuso la domenica
Ingresso libero