Digressioni contemporanee tra cibo e arte. Collettiva
Quello del cibo e' in arte un tema sempre presente dalle rappresentazioni antiche sui pavimenti e sui muri delle sale da pranzo di Greci e Romani, cosi' come durante il Rinascimento - specialmente nel nord Europa - sia come dimostrazione di ricchezza, che come simbolo di significati piu' nascosti, legati alla caducita' della vita. Anche successivamente il cibo e' soggetto privilegiato di molti artisti che proprio nei quadri di natura morta affinano la loro tecnica, studiano e sperimentano elementi e concezioni che modificheranno profondamente la storia dell'arte. Cezanne ne e' l'esempio classico che con le sue nature morte prepara la strada al cubismo e accanto a lui Van Gogh che trasforma la natura morta in uno specchio sensibile di emozioni e vissuti di grande intensita'. La stessa cosa si ripete piu' e piu' volte da Braque in poi. Non e' dunque tema secondario e molti sono gli artisti contemporanei che lo hanno declinato con diversi materiali e tecniche, non escludendo una ricerca raffinatissima che possa fare a gara con la pittura straordinaria dei fiamminghi, ma che si spinge oltre la mimesi aprendosi a significati altri. A cura di Chie Yoshioka. Artisti partecipanti: Michele D'Agostino, Ivan Iliev, Leticia Maranhao, Angelo Martinelli. Inaugurazione venerdi' 17 Luglio ore 18.30.