Papi & papy. I tre artisti espongono lavori dedicati ai papi che ne hanno accompagnato l'esistenza insieme a opere dedicate al rappresentante, nella stessa Italia, del potere mediatico, propagatore della nuova fede del consumo.
a cura di Giuseppe Salerno
Luigi Ballarin, Gerardo Di Salvatore e Lughia espongono lavori dedicati ai papi che ne hanno
accompagnato l’esistenza insieme a quelli dedicati al rappresentante, nella stessa Italia, del potere
mediatico, propagatore della nuova fede del consumo.
Dopo “Noi diversi” e “Sopraffactions”, “Papi & papy” è la nuova mostra che vede insieme i tre artisti.
I poteri spirituale e temporale, finalizzati nelle società democratiche a far evolvere il pensiero e indirizzare
i comportamenti nel nome del bene individuale e dell’interesse collettivo, sono stati custodi, nel passato,
di quei valori comportamentali e morali lungamente ritenuti sani e duraturi.
Quanti però sono nati nella seconda metà del secolo scorso hanno sin qui attraversato decenni
caratterizzati da trasformazioni senza fine, dove tutto sempre più è votato all’impermanenza.
Venendo a mancare in questo incessante divenire ogni punto fermo del passato, decadono i valori ad
essi relativi e mentre la famiglia, il partito, lo Stato e altre aggregazioni si sfaldano, avanzano unioni
fluide, occasionali, determinate dagli andamenti del momento.
Come mai sarebbe accaduto prima, la stessa Chiesa, per l’allungarsi della vita umana e per il capillare
diffondersi dei mezzi radiotelevisivi, si è mostrata in modo continuativo e ravvicinato agli occhi della
medesima generazione attraverso un succedersi di papi che nella loro profonda diversità hanno
sottratto l’immagine del sommo rappresentante della fede all’idea astratta ed immutabile che l’aveva
accompagnata nei secoli, restituendola alle umane fragilità.
In questo venir meno di solidità è il potere mediatico a porsi al di sopra d’ogni cosa, ad ammantare
l’esistente e a farsi paladino della nuova dilagante religione planetaria: il consumismo, il cui messaggio
muove innumerevoli schiere di adepti nei centri commerciali, “cattedrali” del terzo millennio.
A questo mondo in divenire rivolgono la loro attenzione Luigi Ballarin, Gerardo Di Salvatore e Lughia
che, nell’interpretare le figure dei sei papi che ne hanno accompagnato l’esistenza, non tralasciano di
rappresentare la figura oggi massimamente emblematica, nella stessa terra dei Papi, di quel potere
mediatico propagatore della nuova fede.
Informazioni:
Giuseppe Salerno Salernogiu@tiscali.it tel. 3391700429
Inaugurazione: giovedì 29 aprile ore 19.00
Hybrida Contemporanea
Via Reggio Emilia 32, Roma
Orari: da martedì a sabato, dalle 16 alle 20
Ingresso libero