Naviglio Modern Art - Cardazzo Factory
Milano
via A. Manzoni 45
02 62690952
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Pietro Spica
dal 5/5/2010 al 5/6/2010

Segnalato da

Cardazzo Factory



approfondimenti

Pietro Spica



 
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5/5/2010

Pietro Spica

Naviglio Modern Art - Cardazzo Factory, Milano

Con le opere di questo artista si entra nel magico per scoprire un linguaggio di forme che sembrano muoversi e prendere di volta in volta sembianze antropomorfe. La pittura di Spica e' astrazione che prende forma, che si specchia, e' una visione che rincorre un'altra visione.


comunicato stampa

Guardandosi allo specchio si osserva se stessi come si guardasse un altro, si esce dal corpo per riscoprirsi ,si è e non si è. Si è di qua e di là. Il destro diventa il sinistro e il sinistro destro. Sei tu nello specchio che ti guardi guardare. Sei osservato ed osservatore. ietro Spica all’età di nove anni, si guardò allo specchio e pensò Orteip Acips, il suo nome al rovescio e scoprì all’istante che poteva parlare correntemente pronunciando le parole al rovescio. Pietro ha occhi di colore diverso come Alessandro Magno, come David Bowie, come Pietro Spica.

Ogni parola ha il suo rovescio e Pietro lo sa. Ogni gioco di opposti racchiude qualcosa di magico, di enigmatico, di ancestrale. Ogni gioco di specchi ci porta in un labirinto di immagini che riflettono un caleidoscopio di colori e forme. Ogni riflessione dà luogo all’espandersi, al divenire, alla fluidità. I quadri di Pietro sono così. Si entra nel magico per scoprire un linguaggio di forme che sembrano muoversi e prendere di volta in volta sembianze antropomorfe.

Si osservano le nuvole muoversi e prendere forma e così si guardano i suoi quadri. Le forme si dilatano, si contraggono allo sguardo, ci si perde dentro come quando si guarda il cerchio nell’acqua formato dalla pietra lanciata. Pietro lancia la pietra e lascia che il cerchio si formi.

La pittura di Pietro è astrazione, è l’astratto che prende forma, è il movimento tra sinistro e destro, è una visione che rincorre un'altra visione. Spica sembra lasciare che il pensiero, come acqua, scorra sulla tela. Lascia che l’opera prenda forma. Controlla l’espandersi, la formazione di un universo di colori, di orizzonti, di prospettive che si intersecano. Sono voli di un albatros che dispiega le sue ali ed entra ed esce in dimensioni e spazi temporali diversi e a volte speculari.

Le forme, i personaggi dei quadri in questa mostra sono usciti dai ri-quadri si sono liberati dai confini. Le superfici tridimensionali contengono a loro volta universi in espansione. Personaggi dipinti o pitture personaggio. E’ l’astrazione che prende una forma. Pietro è uomo veloce, come lo scorrere dei suoi pensieri, e le sue parole ti avvolgono come l’acqua di un torrente. I colori sono energia e Pietro la fa scorrere nello scorrere della sua vita. Si sposta e ha bisogno di spostarsi , di viaggiare con il corpo e con la mente, di cambiare visioni, di scoprire il rovescio e il magico delle cose. Ha scoperto il gioco dei contrari, ma non finisce di stupirsi.
Ha la saggezza del bambino che si meraviglia e la saggezza dell’adulto che coltiva la semplicità della meraviglia (Ailgivarem)

Biografia
Pietro Spica è nato nel 1953 in provincia di Venezia. Inizia a dipingere forme antropomorfiche sin dall’età di 9 anni . Si laurea in lettere moderne con indirizzo storico. Viaggia per il mondo Grecia, Turchia, Afghanistan, Pakistan, India, Nepal, Marocco, Egitto e poi Stati Uniti, Messico, Guatemala, Colombia, Perù e Brasile. Si trasferisce nel 1999 in New England con la moglie e i figli Arturo e Penelope. Insegna la tecnica dell’ acquerello. Incomincia ad esporre nel 1975 e da allora innumerevoli sono le sue mostre in Italia e all’estero. Inoltre collabora con case editrici illustrando libri per bambini.

Inaugurazione giovedì 6 Maggio 2010, ore 18.30

Cardazzo Factory
Via Manzoni 45, Milano
Ingresso libero

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