Elise Blue
Ben Russell
Rakele Tombini
Chiara Tommasi
Anna Cerniglia
Susanna Horvatovicova
La collettiva e' dedicata al tema dell'invasione dell'immaginario nell'ambiente reale attraverso la 'sensazione acquatica' dell'essere al mondo. La mostra nasce dal Progetto Immersioni realizzato presso La Porta Blu Gallery di Roma nel 2009. L'esposizione di Chicago chiude questo ciclo espositivo.
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a cura di Anna Cerniglia e Susanna Horvatovičova
La mostra collettiva Immersions / Immersioni a cura di Anna Cerniglia e Susanna Horvatovičova è dedicata al tema dell‘invasione dell‘immaginario nell’ambiente reale attraverso la fredda sensazione acquatica dell’essere al mondo. La mostra nasce in seno al Progetto Immersioni realizzato presso La Porta Blu Gallery di Roma nel 2009. L´esposizione di Chicago Immersions / Immersioni è la conclusione di una lunga e stretta collaborazione tra la curatrice americana ed italiana e chiude il ciclo espositivo internazionale dedicato al tema dell´immersione.
Il video Northdown Flat B1 dell'artista italiana Chiara Tommasi riprende dalla finestra di un bagno l´anonima veduta di Shanghai. Nella fredda camera non si distingue il giorno dalla notte. l corpo nudo di Chiara aspetta di essere sommerso nella vasca da bagno, mentre l´acqua scandice il tempo in un ritmo rallentato che allontana i rumori della cittá. La lunga attesa viene forzata dalla telecamera fissa che inquadra e serra l´ambiente in un‘intimitá ambigua. La monotonia dell´immagine viene interrotta bruscamente, l'artista sembra risvegliarsi emergendo dall´acqua. L’immersione-emersione riporta alla mente una visione di ´´ri-nascita´´, la presa di coscienza di qualcosa che si rivela inaspettatamente in un‘istante irripetibile di vita.
Il lavoro ambientale B-Series dell'artista americana Elise Blue, composto da un ciclo di piccoli acquerelli sospesi, mostra la terrifica bellezza dell’esplosione: ricorda le prime esercitazioni nucleari nell’oceano. Gli eccessi dell’umanitá emergono nell’istinto primordiale di dominio sulle leggi della natura ma anche nella sublime bellezza di un’esplosione che richiama una visione apocalittica. L’artista si interroga sulla pericolosità dell’ordigno nucleare ma pure sul senso positivo dell'esistenza effimera dove tutto è mobile e possibile. L’installazione di Elise Blue è un interrogativo aperto, uno slancio verso l´alto e l’irragiungibile, verso la stratosfera. E' un tuffo verso l’ètere. Possiamo forse, al giorno d´oggi, emulare il ´´mito di Icaro´´? Possiamo tendere al sublime con il rischio di cadere poi nel vuoto trascinando con noi l’intera umanità?
Un incontro insolito pervade il video Red Fish dell´artista italiana Rakele Tombini: un pesce rosso fa capolino nelle grate di un tombino in un antico cortile del centro storico di Roma. L´´obiettivo della telecamera riprende l´artista per le strade della città assolata, poi si insinua nei suoi angoli nascosti, nei labirinti sotterranei che si nascondono al di là della grata nei cunicoli della canalizzazione romana. Lo sguardo di Rakele si perde in quello del pesce rosso e prosegue oltre, negli interstizi del ´´non visibile´´ seguendo il flusso di coscienza di un racconto che non ha una sola conclusione. L´immagine riflessa dell´artista nell´acqua diventa allora specchio di una dimensione onirica e surreale; mostra l´incanto di qualcosa di vitale e di naturale che sopravvive in un luogo senza vita apparente. E' un inno alla vita e alla nostra incoscienza della sua bellezza.
Il trittico Black and White Trypps dell´artista americano Ben Russell torna indietro nel tempo, all'origine e genesi del mondo, alla creazione delle prime forme di vita e di arte. La superficie monocroma della pellicola, rovinata dall´usura del tempo, diviene soggetto e oggetto del video, ricorda la bellezza di un quadro astratto. Silenzio e suono si alternano sullo schermo, mentre il frusciare delle chiome degli alberi cade lentamente nell´oscuritá della notte. ´´Natura´´ e ´´Cultura´´ si confondono in giochi speculari come nelle tele di Escher, si moltipicano in forme caleidoscopiche che fanno esplodere nello spazio sagome fluttuanti. Le immagini in movimento si trasformano così in gesto pittorico, in un artificio barocco, nella digressione di citazioni colte di film. La narrazione si perde nell'incantesimo mutabile delle sagome e diventa contemplazione estetica.
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curated by Anna Cerniglia and Susanna Horvatovičova
Immersioni / Immersions, an exhibition curated by Anna Cerniglia and Susanna Horvatovičova, is the third installment of an international collaboration between an American and a Italian curator. While working together in Italy, these two women developed a three-part series of presentations that revolved around the concept of total captivation and the invasion of the imagination into real space. Showcasing films and site specific installations, their previous exhibitions in the Progetto Immersioni / Project Immersions: Flusso di Coscienza / Flux of Conscience, were held this past winter at La Porta Blu Gallery in Rome. Immersioni / Immersions marks the first occurrence of their partnership on US soil and the last unveiling in their venture.
Featuring work by: Elise Blue, Ben Russell, Rakele Tombini, Chiara Tommasi
Northdown Flat B1, a film by Italian artist Chiara Tommasi, shows an anonymous view of Shanghai from the window of a bathroom. Day mingles with night in this seemingly cold room. The naked body of Tommasi is waiting to be immersed in the bath. Water slows the rhythm of time and carries away the noise of the city. The monotony of the image is suddenly broken and Tommasi gets up from bath, appearing awake. The action of her immersion and subsequent emersion recalls the vision of a "rebirth". It recovers the awareness of something unexpected, an unrepeatable instant of life.
B-Series, an installation by American artist Elise Blue, is comprised of 5,000 small, suspended watercolours. Blue's goal is to represent 10,000 explosions, one image for each of the estimated 10,000 nuclear bombs in existence (minimum estimation). The paintings are installed side by side overwhelming the space and the viewer with a self-imposed apocalyptic vision. Blue examines the dangerous nature of the nuclear bomb, and, at the same time, she questions ephemeral existence. Can we experience the sublime without risking the journey to an empty space?
The film Red Fish by Italian artist Rakele Tombini shows a unique meeting. A red fish appears in the grate of the old countryside in the center of Rome. We view Tombini walking in the sun and creeping into obscure corners of the city. The red fish travels into underground labyrinths hidden away in the roman canalization. She is lost in the view of the fish and continues into the interstices, following a flux of conscienceness. The reflexive image of Tombini in the water becomes a mirror of a surreal dimension. It displays the charm of something natural that survives in a place without apparent life. It is a hymn of our unconscious and of the beauty of life.
Hypnotic. Alluring. Sublime. Chicago-based media artist Ben Russell, recipient of the 2008 John Simon Guggenheim Memorial Foundation Fellowship, attains cinematic transcendence in this selection of works from his ongoing TRYPPS series. Using 16mm black and white film, Russell employs a variety of styles and processes drawn from the traditions of American Avant-Garde cinema (including direct animation, contact printing, hand-processing, and found footage) in order to arrive at an experience invested in trance and transformation; capturing the materiality of celluloid with tactile and palpable imagery, his hallucinatory works transform simple shapes into powerful, mind-numbing forms. Black and White Trypps Number One and Two creep into the subconscious through subtle arcs of rhythmic compositions, each film following a similar pattern of gradually accelerating movements into a fast-paced and occasionally violent conclusion. In Black and White Trypps Number Four, this approach towards abstraction is complicated by a decidedly concrete comedy routine about class and race, as delivered by the ghost of Richard Pryor. Seen through the lens of these three films, Russell's work straddles the threshold between pleasure and pain and staring into the void of a literal duality. His aptly named Trypps series recalls a Freudian dreamscape laced with themes of anxiety, chaos and harmony; the result of which is a bodily infiltration which satisfies the psyche in a near-spiritual experience.
Testo critico in italiano di Susanna Horvatovičova e in inglese di Anna Cerniglia e di S. Horvatovičova
Contatti Johalla Projects
johallaprojects@gmail.com
or anna.cerniglia@gmail.com
Immagine: Rakele Tombini, Red Fish, still video
Inaugurazione Venerdì 7 Maggio 2010, ore 19
Johalla Projects
1561 N. Milwaukee Ave., 2nd floor - Chicago