Diverse sedi
Prato

Paul Jenkins
dal 7/5/2010 al 23/7/2010
WEB
Segnalato da

Galleria Open Art



approfondimenti

Paul Jenkins
Mauro Stefanini



 
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7/5/2010

Paul Jenkins

Diverse sedi, Prato

La coscienza del tempo. Amico di Jackson Pollock e attento all'opera di Mark Rothko, l'artista ha maturato il suo stile in piu' di mezzo secolo di attivita' ispirato dalla forza primordiale del colore e al suo stendersi sulla tela bianca. Dopo dieci anni dalla prima rassegna monografica italiana a Vicenza, Jenkins torna in Italia con una personale in due sedi: Palazzo Pacchiani e la Galleria Open Art.


comunicato stampa

a cura di Mauro Stefanini

A distanza di dieci anni dalla prima grande rassegna monografica pubblica italiana, ospitata a Vicenza nel 2000 alla Basilica Palladiana, l’americano Paul Jenkins, uno dei maggiori pittori contemporanei viventi, torna in Italia con una importante mostra personale curata da Mauro Stefanini con il patrocinio del Comune di Prato.

Per la mostra, aperta dal 8 maggio 2010, è prevista una doppia sede: Palazzo Pacchiani , palazzo del XVIII secolo nel centro di Prato, cortesemente messo a disposizione dal Comune di Prato e la Galleria Open Art.

Dopo il fondamentale viaggio compiuto in Italia nel 1953, quando l’artista rimase illuminato dalla conoscenza di Pompei, e di Taormina in Sicilia, Jenkins ritorna nel nostro paese per questa mostra personale, con una selezione di dipinti dagli anni ’50 fino alle opere più recenti.

Nato a Kansas City, Missouri, nel 1923, Jenkins si è formato presso l’Art Student League di New York, in particolare con il pittore Yasuo Kuniyoshi. Accostatosi al fervore dell’espressionismo astratto americano, assiduo amico di Jackson Pollock e attento all’opera di Mark Rothko, Jenkins maturò il suo stile, unico e riconoscibile, in più di mezzo secolo di attività, dopo l’esperienza europea. La prima mostra a Parigi fu nel 1954, allo studio Facchetti e quella a New York, nel 1956, alla Galleria Martha Jackson.

Ispirato dalla forza primordiale del colore e al suo stendersi sulla tela bianca, l’artista accosta la naturalezza del gesto espressionista alla misura europea della storia e della tradizione, cercando una risoluzione all’interno di una feconda e iniziale contraddizione di opposti.

Mediata dalla conoscenza e dalla continua frequentazione della cultura orientale, la pittura di Jenkins si pone come unica e assoluta meditazione in equilibrio tra natura e storia, presente e passato, istinto e ragione.

Catalogo a cura di Mauro Stefanini, con la collaborazione dell’artista e Suzanne Donnelly Jenkins.
Testo critico di Beatrice Buscaroli.

Inaugurazione Sabato 8 maggio 2010 alle ore 18
c/o Palazzo Pacchiani

Sedi

Galleria Open Art
Viale della Repubblica24, Prato
8 maggio - 24 luglio 2010
16,00 - 20,00 dal lunedì al venerdì e 10,30 - 13,00 / 16,00 - 20,00 sabato
Ingresso libero

Palazzo Pacchiani
via Mazzini 65, Prato
8 maggio - 30 giugno 2010
15,00 – 20,00 dal lunedì al sabato
Ingresso libero

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