Per questa estate il percorso che intendiamo proporre ha come riferimento di massima il Mediterraneo inteso come luogo di poesia e di vita intensamente collettiva. I motivi di questa scelta sono per noi legati a profonde ragioni di carattere sociale e culturale.I Ribelli: Sei teatri, compagnie e registi toscani si uniscono e si confrontano sul tema Ribelli.
rassegna di teatro
a cura di Gianfranco PedullÃ
per teatro popolare d'arte
16 - 28 luglio
Limonaia di Villa Strozzi h. 21.30
via pisana 77
artestate 2002
Comune di Firenze, Assessorato alla Cultura
Quartiere 4, Commissione Cultura
Il Quartiere 4 saluta la terza edizione della rassegna CARILLON a Villa Strozzi
con particolare soddisfazione e apprezzamento per l'evidente crescita e maggiore
qualificazione raggiunta nel tempo.
In questa edizione 2002 CARILLON si segnala come la principale rassegna teatrale
dell'Estate Fiorentina, dando così un importante contributo alla presenza
progettuale del TEATRO DI VILLA STROZZI e della sua LIMONAIA nel panorama
fiorentino. Questo è stato reso possibile anche grazie alla collaborazione
concreta dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Firenze.
Il Quartiere 4 aderisce idealmente allo spirito che ispira la Rassegna,
augurandosi che molti cittadini sappiano approfittare di questa bella occasione
di programmazione estiva.
Con sempre maggiore evidenza le istituzioni preposte e le forze teatrali
fiorentine mostrano un urgente bisogno di una rinnovata politica culturale a
sostegno delle produzioni più qualificate (giovani e meno giovani). Nel campo
specifico del teatro servono scelte che rilancino un settore così importante
nella storia passata e più recente di Firenze. Occorrono idee teatrali che
sappiano interpretare e rappresentare la contemporaneità mantenendo un saldo
legame con la migliore tradizione del teatro italiano.
Un politica teatrale, quindi, che sappia rischiare sui linguaggi e investire sui
pubblici, con una particolare attenzione alle nuove generazioni.
In questa direzione ci sembra di particolare significato la scelta di Pedullà e
della Compagnia Teatro Popolare d'Arte di dare maggior spazio possibile alla
produzione toscana, contribuendo alla ripresa di un circuito virtuoso fra gli
artisti toscani, i pubblici e le istituzioni di Firenze. I percorsi produttivi
originali costruiscono relazioni, eventi, cultura diffusa, con evidenti ricadute
sul territorio e soltanto all'interno di una forte tensione produttiva nel segno
della contemporaneità può avvenire il necessario confronto con le produzioni
realizzate altrove e giustamente rappresentate in città . Anche la programmazione
estiva può essere un'occasione utile in tale direzione, un'occasione che
contribuisca ad un rilancio teatrale di Firenze.
Eros Cruccolini (Presidente del Consiglio di Quartiere 4)
Paolo Fancelli (Presidente Commissione Cultura del Consiglio di Quartiere 4)
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UN CARILLON MEDITERRANEO
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Il meccanismo di CARILLON si rimette in movimento per la terza estate per
proporre ai suoi pubblici alcune serate estive di teatro. Tutti gli eventi di
CARILLON 2002 sono guidati dalla scelta di offrire un programma di qualità ,
fatto di proposte stimolanti, varie, insolite, tutte comunque riguardanti il
nostro tempo.
Per questa estate il percorso che intendiamo proporre ha come riferimento di
massima il MEDITERRANEO inteso come luogo di poesia e di vita intensamente
collettiva. I motivi di questa scelta sono per noi legati a profonde ragioni di
carattere sociale e culturale. Alla ricerca di nuove sintesi, vediamo il
Mediterraneo come un mosaico di culture e di storie: attraverso le sue acque
passava la via della seta e il commercio del sale e delle spezie; gli antichi
greci commerciavano e, intanto, colonizzavano. Lungo le strade romane si
diffondeva una nuova civiltà e un nuovo potere. Dall'Asia giungevano nel
Mediterraneo profeti e nuove religioni. Sul Mediterraneo - ci avverte Matvejevic
- è stata concepita l'Europa. Il Mare Mediterraneo ci appare come una fonte di
ispirazione progettuale: un luogo simbolico ma anche molto concreto, un luogo di
passioni e di scambi, di tragedie e di commedie, una regione dell'anima, dove
coltivare desideri e pensieri da un Sud del mondo così ricco di amarezze e di
energie creative.
CARILLON 2002 viene inaugurato da un grande evento itinerante nel parco e nel
Teatro di Villa strozzi: si tratta di RIBELLI creato dalla neonata Associazione
Toscana dei Teatri, che riunisce sei compagnie toscane (Accademia Amiata, Arca
Azzurra Teatro, Giallo Mare Minimal Teatro, Occupazioni Farsesche, Teatro di
Buti, Teatro Popolare d'Arte). Il progetto di coproduzione I RIBELLI - che ha
recentemente debuttato a Siena e che nell'ottobre 2002 rappresenterà il teatro
italiano al FESTIVAL INTERNAZIONALE DI SAN PIETROBURGO - vede riuniti per la
prima volta sei registi toscani (Ugo Chiti, Dario Marconcini, Gianfranco
Pedullà , Renzo Boldrini, Giorgio Zorcù, Riccardo Sottili) per una performance
collettiva liberamente ispirata ai profeti dell'Antico Testamento
Si continua con la prima nazionale di BALLATA CLANDESTINA di Nicola Zavagli che
affronta il tema del confronto con l'inquietudine di vivere, con le paure
nascoste e i sogni "caraibici", attraverso tre personaggi dalla nervosa
fragilità emotiva che insieme si troveranno a navigare dal Mediterraneo ai
Carabi.
E poi una serie di episodi importanti come l'incontro con Kassim Bayatly o con
la presentazione del volume I Teatri di Olbia, elaborato da Giovanni Michelucci
e da QART Progetti, poi ancora.una serata di tango, fino alla bella mostra di
Rita Pedullà , pittrice che, in Toscana, racconta il Sud possibile attraverso la
mostra MEDITERRANEA, così piena di luci, profumi, presenze, assenze.
La mostra MEDITERRANEA è strettamente collegata alla storia di Ulisse,
raccontata dal Teatro di Rjeka/Fiume, dove Pedullà ha scritto e diretto un
ULISSE/ODISEJ (qui rappresentato in lingua croata) attraverso musiche, immagini
e movimento degli attori. Una lettura contemporanea, prometeica ma anche molto
umana, del mito di Ulisse, qui rappresentato in prima nazionale.
E ancora un artista toscano come Loriano Della Rocca con il suo intenso NOSTRO
SANTO ORLANDO, che ha già riscosso un grande successo al Festival Internazionale
di Edinburgo.
E ancora Letizia Quintavalla nel suo omaggio a Shakespeare con ROSENCRANTZ e
GUILDENSTERN SONO MORTI di Tom Stoppare, noto in tutta Italia e mai
rappresentato a Firenze.
E poi ORCHESTRA DE CLOWN di André Casaca, una giovane compagnia comica che si
sta facendo molto apprezzare in Toscana.
E si conclude con IL CICLOPE di Euripide nella rilettura registica del giovane
Gianluca Guidotti di Archivio Zeta, che conclude così una trilogia dei classici
greci iniziata con UCCELLI di Aristofane e con ANFITRIONE d Plauto.
Una rassegna ricca di proposte originali, di prime assolute, di novità per
Firenze: una rassegna che non si propone come residuale della stagione invernale
ma che, ci auguriamo, incontri i gusti dei pubblici e li inviti a frequentare
con passione, intelligenza e divertimento uno dei più bei luoghi di Firenze.
Gianfranco Pedullà (Teatro Popolare d'Arte)
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I RIBELLI
16 - 17 - 18 luglio ore 21.30
TOSCANA DEI TEATRI presenta un evento teatrale in 6 quadri
Dall'Antico Testamento RIBELLI
Sei teatri, compagnie e registi toscani si uniscono e si confrontano sul tema
Ribelli, creando uno spettacolo teatrale itinerante che prende spunto dal primo
libro, dalle nostre origini, per meditare sull'oggi e sul mondo che viviamo,
sulla caduta delle utopie e sul concetto stesso di nemico.
Al centro sta la figura romantica del ribelle, figura tragica di cui siamo
figli, che la sacra scrittura ci costringe a guardare sotto la luce della
ribellione al proprio destino, della sfida al cielo che sarà punita, ma anche
sotto quella dell'insopprimibile desiderio di salvezza davanti al male.
Lucifero e Caino, i costruttori della Torre di Babele, Giobbe che chiede conto
al Signore delle sciagure patite, Giona che fugge dai compiti assegnati, profeti
dolenti e angeli caduti, e ancora
una volta Lucifero, incarnato in ruoli attuali, compaiono per spicchi, in
visioni successive nel corso
di "Ribelli", opera collettiva che sei registi rappresentano con una cinquantina
di collaboratori, attori,
tecnici, dopo il debutto a Siena, il 23 aprile, alla Corte dei Miracoli. Un
percorso serpeggiante.
Un polittico che si srotola nello spazio.
Sono immagini sintetiche ma compiute, animate da stili diversi che cercano
fusione proprio nella sintonia di fondo: l'interdipendenza della creazione che
si vorrebbe contagiare a tutto il pubblico
un desiderio di pensarla a modo proprio, nel rispetto di chi sappia elaborare a
sua volta, un giudizio personale, con trasporto e sospiri. E se il risultato
complessivo appare come un geroglifico, da cui
sprizza l'angoscia per la violenza e la sopraffazione che s'inseriscono dentro
di noi, ecco che lo strazio dei corpi, della libertà frantumata rimanda alla
condivisione dei turbamenti della pena. Nella preminenza della ragione umana
rispetto alla tecnologia, nella pietà verso chi grida per il dolore, non
riuscendo magari a uscire dal destino che gli è imposto. Di stazione in
stazione, fino a un
sorriso finale.
Uno spettacolo manifesto che pone, tanto al pubblico toscano quanto agli enti
locali, una sfida a riconoscere la complessità della realtà sociale e politica
di questi anni, individuando alcuni nodi, stimolando intuizioni. Aprendo di
fatto un confronto sulla capacità di progettare. Si offre insomma, come in
tavola cubista, un modo di intravedere attraverso varchi e condensazioni; si
mette a disposizione una capacità di decifrazione fantastica delle cose che la
convenzione teatrale non riesce più da tempo a percorrere con il teatro di
regia. Un metodo che, partendo da "Ribelli" ma libero di variare, spinga a
risagomare concetti e valutazioni consolidare, puntando su agilità e fragilità .
Ci stanno di fronte tempi di ripensamento e ricollocazione critica, occasioni da
non perdere. D'Arte
c'è bisogno, non di conti, carte, certificati.
ARCA AZZURRA TEATRO > Sacra rappresentazione contadina ispirata alla Genesi
Testo e regia di Ugo Chiti. Con Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri
Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci.
GIALLO MARE MINIMAL TEATRO > Babele
Drammaturgia di Renzo Boldrini e Lucio Diana. Con Stefano Furlan e Monica Bauco.
TEATRO DI BUTI > Grida dal buio Riflessi di Giobbe
Drammaturgia e regia di Dario Marconcini. Testi da Il Libro di Giobbe, Yossel
Rakover s'adresse a Dieu, La ballata rossa di Tall El Zaatar di Gaetano Liguori.
Con Gianni Buscarino, Dario Marconcini, Francesca Russo, Gaetano Ventriglia,
Fabio Bartolomei (fisarmonica)
ACCADEMIA AMIATA TEATRO > Canto per Giona
Passaggio sonoro ispirato al Libro di Giona. Regia di Giorgio Zorcù. Canto e
colonna sonora di Tomasella Calvisi. Con UgoGiulio Lurini. Consulenza audio:
Paolo Sturmann
TEATRO POPOLARE D'ARTE > Urlo
Testi tradotti da Guido Ceronetti tratti dall'Antico Testamento, dai Discorsi
del Buddha, dalla Nota sul retro de L'Urlo di Edvard Munch. Regia e adattamento
dei testi di Gianfranco Pedullà . Con Rosanna Gentili, Giusi Merli e Kassim
Bayatly
OCCUPAZIONI FARSESCHE > Votate Lucifero
Testo di Ubaldo Soddu, regia di Riccardo Sottili. Con Alessandra Bedino, Claudia
Bombardella, Luca di Volo, Gianluigi Tosto.
infoline
Informazioni: Teatro Popolare d'Arte tel. 055.711319
Organizzazione Monica Cerretelli
Amministrazione Tamara Rinaldi
Quartiere 4 >> 055.2767113/135 - cultura4@comune.fi.it
Press info: Controradio 055.7399970
Limonaia di Villa Strozzi
via pisana 77