Limonaia Villa Strozzi
Firenze
via Pisana, 77
055 2767113, 055 486506 FAX
WEB
Carillon
dal 15/7/2002 al 28/7/2002
WEB
Segnalato da

°c_pressoff




 
calendario eventi  :: 




15/7/2002

Carillon

Limonaia Villa Strozzi, Firenze

Per questa estate il percorso che intendiamo proporre ha come riferimento di massima il Mediterraneo inteso come luogo di poesia e di vita intensamente collettiva. I motivi di questa scelta sono per noi legati a profonde ragioni di carattere sociale e culturale.I Ribelli: Sei teatri, compagnie e registi toscani si uniscono e si confrontano sul tema Ribelli.


comunicato stampa

rassegna di teatro
a cura di Gianfranco Pedullà
per teatro popolare d'arte

16 - 28 luglio
Limonaia di Villa Strozzi h. 21.30
via pisana 77

artestate 2002
Comune di Firenze, Assessorato alla Cultura
Quartiere 4, Commissione Cultura

Il Quartiere 4 saluta la terza edizione della rassegna CARILLON a Villa Strozzi con particolare soddisfazione e apprezzamento per l'evidente crescita e maggiore qualificazione raggiunta nel tempo.
In questa edizione 2002 CARILLON si segnala come la principale rassegna teatrale dell'Estate Fiorentina, dando così un importante contributo alla presenza progettuale del TEATRO DI VILLA STROZZI e della sua LIMONAIA nel panorama fiorentino. Questo è stato reso possibile anche grazie alla collaborazione concreta dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Firenze.
Il Quartiere 4 aderisce idealmente allo spirito che ispira la Rassegna, augurandosi che molti cittadini sappiano approfittare di questa bella occasione di programmazione estiva.
Con sempre maggiore evidenza le istituzioni preposte e le forze teatrali fiorentine mostrano un urgente bisogno di una rinnovata politica culturale a sostegno delle produzioni più qualificate (giovani e meno giovani). Nel campo specifico del teatro servono scelte che rilancino un settore così importante nella storia passata e più recente di Firenze. Occorrono idee teatrali che sappiano interpretare e rappresentare la contemporaneità mantenendo un saldo legame con la migliore tradizione del teatro italiano.
Un politica teatrale, quindi, che sappia rischiare sui linguaggi e investire sui pubblici, con una particolare attenzione alle nuove generazioni.
In questa direzione ci sembra di particolare significato la scelta di Pedullà e della Compagnia Teatro Popolare d'Arte di dare maggior spazio possibile alla produzione toscana, contribuendo alla ripresa di un circuito virtuoso fra gli artisti toscani, i pubblici e le istituzioni di Firenze. I percorsi produttivi originali costruiscono relazioni, eventi, cultura diffusa, con evidenti ricadute sul territorio e soltanto all'interno di una forte tensione produttiva nel segno della contemporaneità può avvenire il necessario confronto con le produzioni realizzate altrove e giustamente rappresentate in città. Anche la programmazione estiva può essere un'occasione utile in tale direzione, un'occasione che contribuisca ad un rilancio teatrale di Firenze.

Eros Cruccolini (Presidente del Consiglio di Quartiere 4)
Paolo Fancelli (Presidente Commissione Cultura del Consiglio di Quartiere 4)

____________

UN CARILLON MEDITERRANEO

<> (Predrag Matvejevic, Mediterraneo. Un nuovo breviario, Milano, Garzanti, )
Il meccanismo di CARILLON si rimette in movimento per la terza estate per proporre ai suoi pubblici alcune serate estive di teatro. Tutti gli eventi di CARILLON 2002 sono guidati dalla scelta di offrire un programma di qualità, fatto di proposte stimolanti, varie, insolite, tutte comunque riguardanti il nostro tempo.

Per questa estate il percorso che intendiamo proporre ha come riferimento di massima il MEDITERRANEO inteso come luogo di poesia e di vita intensamente collettiva. I motivi di questa scelta sono per noi legati a profonde ragioni di carattere sociale e culturale. Alla ricerca di nuove sintesi, vediamo il Mediterraneo come un mosaico di culture e di storie: attraverso le sue acque passava la via della seta e il commercio del sale e delle spezie; gli antichi greci commerciavano e, intanto, colonizzavano. Lungo le strade romane si diffondeva una nuova civiltà e un nuovo potere. Dall'Asia giungevano nel Mediterraneo profeti e nuove religioni. Sul Mediterraneo - ci avverte Matvejevic - è stata concepita l'Europa. Il Mare Mediterraneo ci appare come una fonte di ispirazione progettuale: un luogo simbolico ma anche molto concreto, un luogo di passioni e di scambi, di tragedie e di commedie, una regione dell'anima, dove coltivare desideri e pensieri da un Sud del mondo così ricco di amarezze e di energie creative.

CARILLON 2002 viene inaugurato da un grande evento itinerante nel parco e nel Teatro di Villa strozzi: si tratta di RIBELLI creato dalla neonata Associazione Toscana dei Teatri, che riunisce sei compagnie toscane (Accademia Amiata, Arca Azzurra Teatro, Giallo Mare Minimal Teatro, Occupazioni Farsesche, Teatro di Buti, Teatro Popolare d'Arte). Il progetto di coproduzione I RIBELLI - che ha recentemente debuttato a Siena e che nell'ottobre 2002 rappresenterà il teatro italiano al FESTIVAL INTERNAZIONALE DI SAN PIETROBURGO - vede riuniti per la prima volta sei registi toscani (Ugo Chiti, Dario Marconcini, Gianfranco Pedullà, Renzo Boldrini, Giorgio Zorcù, Riccardo Sottili) per una performance collettiva liberamente ispirata ai profeti dell'Antico Testamento Si continua con la prima nazionale di BALLATA CLANDESTINA di Nicola Zavagli che affronta il tema del confronto con l'inquietudine di vivere, con le paure nascoste e i sogni "caraibici", attraverso tre personaggi dalla nervosa fragilità emotiva che insieme si troveranno a navigare dal Mediterraneo ai Carabi.
E poi una serie di episodi importanti come l'incontro con Kassim Bayatly o con la presentazione del volume I Teatri di Olbia, elaborato da Giovanni Michelucci e da QART Progetti, poi ancora.una serata di tango, fino alla bella mostra di Rita Pedullà, pittrice che, in Toscana, racconta il Sud possibile attraverso la mostra MEDITERRANEA, così piena di luci, profumi, presenze, assenze.
La mostra MEDITERRANEA è strettamente collegata alla storia di Ulisse, raccontata dal Teatro di Rjeka/Fiume, dove Pedullà ha scritto e diretto un ULISSE/ODISEJ (qui rappresentato in lingua croata) attraverso musiche, immagini e movimento degli attori. Una lettura contemporanea, prometeica ma anche molto umana, del mito di Ulisse, qui rappresentato in prima nazionale. E ancora un artista toscano come Loriano Della Rocca con il suo intenso NOSTRO SANTO ORLANDO, che ha già riscosso un grande successo al Festival Internazionale di Edinburgo.
E ancora Letizia Quintavalla nel suo omaggio a Shakespeare con ROSENCRANTZ e GUILDENSTERN SONO MORTI di Tom Stoppare, noto in tutta Italia e mai rappresentato a Firenze. E poi ORCHESTRA DE CLOWN di André Casaca, una giovane compagnia comica che si sta facendo molto apprezzare in Toscana. E si conclude con IL CICLOPE di Euripide nella rilettura registica del giovane Gianluca Guidotti di Archivio Zeta, che conclude così una trilogia dei classici greci iniziata con UCCELLI di Aristofane e con ANFITRIONE d Plauto. Una rassegna ricca di proposte originali, di prime assolute, di novità per Firenze: una rassegna che non si propone come residuale della stagione invernale ma che, ci auguriamo, incontri i gusti dei pubblici e li inviti a frequentare con passione, intelligenza e divertimento uno dei più bei luoghi di Firenze.
Gianfranco Pedullà (Teatro Popolare d'Arte)

__________

I RIBELLI
16 - 17 - 18 luglio ore 21.30
TOSCANA DEI TEATRI presenta un evento teatrale in 6 quadri

Dall'Antico Testamento RIBELLI
Sei teatri, compagnie e registi toscani si uniscono e si confrontano sul tema Ribelli, creando uno spettacolo teatrale itinerante che prende spunto dal primo libro, dalle nostre origini, per meditare sull'oggi e sul mondo che viviamo, sulla caduta delle utopie e sul concetto stesso di nemico.
Al centro sta la figura romantica del ribelle, figura tragica di cui siamo figli, che la sacra scrittura ci costringe a guardare sotto la luce della ribellione al proprio destino, della sfida al cielo che sarà punita, ma anche sotto quella dell'insopprimibile desiderio di salvezza davanti al male.

Lucifero e Caino, i costruttori della Torre di Babele, Giobbe che chiede conto al Signore delle sciagure patite, Giona che fugge dai compiti assegnati, profeti dolenti e angeli caduti, e ancora una volta Lucifero, incarnato in ruoli attuali, compaiono per spicchi, in visioni successive nel corso di "Ribelli", opera collettiva che sei registi rappresentano con una cinquantina di collaboratori, attori, tecnici, dopo il debutto a Siena, il 23 aprile, alla Corte dei Miracoli. Un percorso serpeggiante.
Un polittico che si srotola nello spazio.
Sono immagini sintetiche ma compiute, animate da stili diversi che cercano fusione proprio nella sintonia di fondo: l'interdipendenza della creazione che si vorrebbe contagiare a tutto il pubblico un desiderio di pensarla a modo proprio, nel rispetto di chi sappia elaborare a sua volta, un giudizio personale, con trasporto e sospiri. E se il risultato complessivo appare come un geroglifico, da cui sprizza l'angoscia per la violenza e la sopraffazione che s'inseriscono dentro di noi, ecco che lo strazio dei corpi, della libertà frantumata rimanda alla condivisione dei turbamenti della pena. Nella preminenza della ragione umana rispetto alla tecnologia, nella pietà verso chi grida per il dolore, non riuscendo magari a uscire dal destino che gli è imposto. Di stazione in stazione, fino a un sorriso finale.
Uno spettacolo manifesto che pone, tanto al pubblico toscano quanto agli enti locali, una sfida a riconoscere la complessità della realtà sociale e politica di questi anni, individuando alcuni nodi, stimolando intuizioni. Aprendo di fatto un confronto sulla capacità di progettare. Si offre insomma, come in tavola cubista, un modo di intravedere attraverso varchi e condensazioni; si mette a disposizione una capacità di decifrazione fantastica delle cose che la convenzione teatrale non riesce più da tempo a percorrere con il teatro di regia. Un metodo che, partendo da "Ribelli" ma libero di variare, spinga a risagomare concetti e valutazioni consolidare, puntando su agilità e fragilità. Ci stanno di fronte tempi di ripensamento e ricollocazione critica, occasioni da non perdere. D'Arte c'è bisogno, non di conti, carte, certificati.

ARCA AZZURRA TEATRO > Sacra rappresentazione contadina ispirata alla Genesi Testo e regia di Ugo Chiti. Con Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci.
GIALLO MARE MINIMAL TEATRO > Babele
Drammaturgia di Renzo Boldrini e Lucio Diana. Con Stefano Furlan e Monica Bauco.
TEATRO DI BUTI > Grida dal buio Riflessi di Giobbe
Drammaturgia e regia di Dario Marconcini. Testi da Il Libro di Giobbe, Yossel Rakover s'adresse a Dieu, La ballata rossa di Tall El Zaatar di Gaetano Liguori. Con Gianni Buscarino, Dario Marconcini, Francesca Russo, Gaetano Ventriglia, Fabio Bartolomei (fisarmonica)

ACCADEMIA AMIATA TEATRO > Canto per Giona
Passaggio sonoro ispirato al Libro di Giona. Regia di Giorgio Zorcù. Canto e colonna sonora di Tomasella Calvisi. Con UgoGiulio Lurini. Consulenza audio: Paolo Sturmann

TEATRO POPOLARE D'ARTE > Urlo
Testi tradotti da Guido Ceronetti tratti dall'Antico Testamento, dai Discorsi del Buddha, dalla Nota sul retro de L'Urlo di Edvard Munch. Regia e adattamento dei testi di Gianfranco Pedullà. Con Rosanna Gentili, Giusi Merli e Kassim Bayatly

OCCUPAZIONI FARSESCHE > Votate Lucifero
Testo di Ubaldo Soddu, regia di Riccardo Sottili. Con Alessandra Bedino, Claudia Bombardella, Luca di Volo, Gianluigi Tosto.

infoline
Informazioni: Teatro Popolare d'Arte tel. 055.711319

Organizzazione Monica Cerretelli
Amministrazione Tamara Rinaldi

Quartiere 4 >> 055.2767113/135 - cultura4@comune.fi.it

Press info: Controradio 055.7399970

Limonaia di Villa Strozzi
via pisana 77

IN ARCHIVIO [39]
Source Self-made Design
dal 10/9/2014 al 17/9/2014

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede