Ex Voto Suscepto. L'artista presenta un'installazione che individua nell'ex voto la tangibile intenzione del fedele di mantenere sempre viva la promessa fatta con Dio.
Il chiostro del Palazzo di San Galgano, sede della Facoltà di Lettere e Filosofia, luogo per antonomasia deputato alla promozione ed alla diffusione del sapere e della cultura, prosegue nella sua inarrestabile rassegna di Arte Contemporanea SanGalganoSquare, coordinata dal Professore Massimo Bignardi, organizzata dalla Cattedra di Storia dell'Arte Contemporanea del corso di Laurea Specialistica di Storia dell'Arte, promossa dal Preside di Facoltà, il Professore Roberto Venuti, e patrocinata dal Comune di Siena nell'ambito del programma promosso dall'Assessore alla Cultura Marcello Flores D'Arcais.
Il luogo, suggestivo e carico di significati, accoglierà, a partire dall'11 maggio, l'installazione Ex Voto Suscepto realizzata da Roberto G. Ferrante, in un continuo ed incessante dialogo tra la vocazione tradizionalmente storica e religiosa che permea le mura del palazzo quattrocentesco, di cui i mattoni a bugnato sono silenti testimoni, e la tensione costante alla sperimentazione tipica del linguaggio contemporaneo. In San Galgano, Ferrante reinterpreta le sollecitazioni impresse e radicate nella memoria di ciascuno di noi sin dall'infanzia e profondamente legate al culto popolare ed alla tradizione religiosa cristiana, che individua nell'ex voto la tangibile e manifesta intenzione del fedele di mantenere sempre viva la solenne promessa fatta al cospetto di Dio, in cambio dell'ottenimento di una particolare grazia. Inoltre il voto, nel senso più ampio del termine, assume anche una fondamentale connotazione etica, in quanto richiede strenua volontà e perseveranza da parte di colui che lo ha onorato nell'impegnarsi al mantenimento della promessa.
Attraverso la sua installazione l'artista contribuisce all'arricchimento ed alla ri-definizione dello spazio architettonico, già fortemente connotato e che ora si riappropria del suo originario ruolo di luogo dedicato al ricordo di San Galgano, la cui vita è avvolta nel mistero, ma che si narra abbia ricevuto la chiamata di Dio durante l'attraversamento di un prato fiorito, dal profumo intenso e soave. Ed è proprio il fiore il centro nevralgico ed il fulcro dell'opera di Ferrante, attento e sensibile nei confronti della natura, come testimoniano la sua biografia artistica, la sua formazione e le sue installazioni dedicate al tema. L'attaccamento, la cura e l'amore per la terra, il cultus, nel caso specifico dell'installazione senese, sono direttamente collegabili al culto religioso, come suggerisce anche la comune derivazione latina del termine: la natura entra in rapporto osmotico con la spiritualità e ne diventa l'eroico baluardo.
Come in un santuario o in un luogo di pellegrinaggio il fedele, in atteggiamento di estrema devozione, si china sul simulacro del Cristo per apporre il segno identificativo del proprio voto, così lo spettatore, prostrandosi a terra, nel centro esatto del chiostro del palazzo, vivifica l'installazione presente nel video (realizzato con la collaborazione di Anna Giannotti), animando gli innumerevoli fotogrammi che scandiscono a ritmo serrato la ricomposizione, da parte di una delicata mano femminile, dei petali di una gerbera dal colore rosso vivace. La creazione di un vero e proprio “ambiente sensibile” e multimediale, nel quale il fruitore diventa protagonista assoluto e viene direttamente coinvolto nel rinnovamento continuo ed incessante della promessa, concorre al rafforzamento di quel connubio tra arte e natura, anche attraverso un gioco cromatico sapiente. In più cinque stampe metal su dibond, inserite tra le intercapedini delle arcate laterali e sull'arcata centrale, ospitano al loro interno un fiore argentato dai riflessi sanguigni, nella cui corona appare un occhio mobile ed attento, immortalato in diversi atteggiamenti: ora chiuso e serrato, ora socchiuso e malinconico, ora aperto e curioso, a sottolineare l'estrema e variegata reazione allo spettacolo miracoloso della natura che nasce, muore e si rigenera ineluttabilmente. La presenza del metallo usato per la stampa richiama alla mente la preziosità degli ex voto, e si lega indissolubilmente, come un fil rouge, al titolo stesso dell'installazione. Una pallina rossa, sospesa a mezz'aria sull'arcata centrale, segnala la fragilità umana, sospesa anch'essa tra il Cielo, visibile in tutta la sua luminosità dalla copertura vitrea del chiostro, e la Terra, che sorregge e nutre il tenero fiore virtuale di Ferrante.
La potenza dell'installazione, che riassume e condensa le esperienze elaborate fino ad oggi dall'artista, aperto a comunicare attraverso linguaggi diversi tra di loro, finanche contrastanti, si esplica nella manipolazione di processi digitali, pur mantenendo un saldo legame con la tradizione figurativa e con la ricerca del colore, che si anima di tinte calde e lussureggianti. La creazione di un'atmosfera emotivamente intensa, che abbraccia e coinvolge lo spazio e lo spettatore, fa di Ex Voto Suscepto un'opera che si insinua in maniera discreta nella memoria storica del luogo, lasciando un'impronta innovativa ed indelebile in coloro che vi si imbattono percorrendo il chiostro del palazzo, poiché, come dice Paolo Rosa (Studio Azzurro): “le presenze chiedono relazioni, le relazioni formano percorsi, i percorsi rafforzano esperienze”. (Serena Pacchiani)
Roberto G. Ferrante (1979) nasce a Napoli ed attualmente risiede e lavora a Villaricca. La sua attività artistica comincia con la frequentazione dell'Istituto d'Arte “Filippo Palizzi”, ed in seguito dell'Accademia delle Belle Arti a Napoli, dove consegue nel 2006 con il massimo dei voti il diploma di primo e secondo Livello nei corsi sperimentali di “Arredo Urbano per la Riqualificazione del Territorio” e “Arti Visive e Discipline dello Spettacolo”. Dal 2006 ottiene l'abilitazione all'insegnamento di Arte e Disegno e dal 2007 è socio fondatore dell'Associazione Culturale per la promozione e lo studio delle arti visive “Opera Diffusa”, della quale è Direttore Artistico e Curatore di eventi culturali. All'attività artistica affianca anche quella di insegnante e collaboratore esterno presso numerose Scuole ed Istituti. La sua completa e poliedrica formazione lo hanno portato a familiarizzare, a sperimentare e comunicare attraverso numerosi mezzi artistici, a partire dalla pittura, alla scultura, alla fotografia, fino all'installazione, in un continuo ed incessante dialogo tra musica, video e danza.
Numerose sono le sue partecipazioni a mostre collettive. Nel 2001 partecipa alla mostra “Sculture da vivere” presso la Fondazione Peano a Cuneo. Il 2003 lo vede protagonista della XV edizione Porticato Gaetano, indetta dal Comune di Gaeta (Latina). Nel 2004 partecipa ad “Installazione Scenografica, Sala del Tempo Elastico” presso il Museo di San Martino (Napoli), a cura di Di Ronza e realizza un'opera per “Il magico mondo dei colori”, Piazza Dante (Napoli), a cura dell'Accademia delle Belle Arti. Nel 2005 partecipa a “Un Calendario d'Arte Contemporanea”, presso l'Auditorium di Capodimonte, a cura di ARTEXARTE. Il 2006 lo vede vincitore del primo premio nella sezione Grafica per la “Campagna per la dissuasione dal Fumo”, promossa dalla Provincia di Napoli; sempre nello stesso anno partecipa alla mostra “Napoli e il suo Vulcano”, presso il PAN (Palazzo delle Arti di Napoli), a cura di Giuseppe Galasso ed Alessandro Nicosia, ed alle mostre “Aspettando la notte bianca...”, organizzata dall'Accademia delle Belle Arti di Napoli, “Verso un Politecnico delle Arti”, Accademia delle Belle Arti e Conservatorio “San Pietro a Majella”, a cura di Rivosecchi, e “Tutto scorre”, presso Locri (Reggio Calabria), a cura di Gabriele Perretta.Nel 2007 vince il concorso di Scultura “Acciaio Amico”, Sala della Loggia, Maschio Angioino (Napoli), e partecipa alla mostra “Alla scoperta del Vesuvio” al Complesso Monumentale del Vittoriano (Roma), a cura di Giuseppe Galasso e Alessandro Nicosia. Nel 2008 realizza, in collaborazione con Anna Giannotti, la scultura “A Leo”, in permanenza presso la Stazione di Napoli (porta Nolana), e partecipa a “SISMA 08, centenario del tremendo terremoto di Reggio e Messina”, presso Ecolandia (ex fortino militare di Arghillà, Catona, Reggio Calabria), a cura di Remo Malice. Nel 2009 espone presso la Galleria San Lorenzo, Milano, nella mostra a cura di Roberto Milani dal titolo “NEXT_GENERATION” e nel 2010 espone a Cremona ad “Arte Cremona” (Fiera d'Arte Moderna e Contemporanea). Nel 2004, 2005 e 2009 partecipa alla manifestazione promossa da ARTEXARTE “I Cortili dell'Arte (Maggio dei monumenti)” presso Villaricca (Napoli). Nel 2009 realizza la sua prima personale “Galleria di Tarlo” presso la sala dell'Ipogeo nel Complesso della Santissima Annunziata a Napoli, a cura di Massimo Bignardi.
Coordinamento organizzativo:
Claudia Gennari, Irene Biolchini, Silvia Giannassi, Martina Marolda, Silvia Leonardi, Annamaria Restieri, Federica Pace, Irene Sbrilli, Ardesia Ognibene, Serena Pacchiani, Luca Mansueto, Riccardo Vannetti, Cristiana Ferrario, Federica Marras.
Inaugurazione: martedì 11 maggio, ore 18,30
Palazzo di San Galgano, Facoltà di Lettere e Filosofia
via Roma 47, Siena
Ingresso libero