Karen Knorr
Simone Bacci
Gabriele Basilico
Claude Belime
Bruna Biamino
Carmelo Buongiorno
Davide Bramante
Claudine Capdeville
Monica Carocci
Davide Casali
Pierangelo Capanna
Claudio Cravero
Mario Cresci
Danilo Donzelli
Vittore Fossati
Mario Giacomelli
Helen Giovanello
Szuzsanna Harmathy
Sabine Macher
Anne Montaut
Florence Mouraux
Francesco Nonino
Francesco Radino
Mauro Raffini
Paolo Ranzani
Turi Rapisarda
Gerardo Regnani
Silvia Reichenbach
William Ropp
Roberto Salbitani
Ada Sola
Michi Suzuki
Cristina Zamagni
Gerardo Regnani
La personale di Karen Knorr 'Favole' presenta 18 grandi opere fotografiche e un video dalla serie Fables. Un suggestivo dialogo muto tra natura e cultura con interpreti gli animali, ritratti all'interno dei musei e dimore storiche europee. La Collezione FINE (Fotografia e Incontri con le Nuove Espressioni) comprende 198 opere fotografiche di 80 autori italiani e stranieri. La mostra comprende 42 autori, per un totale di oltre 60 opere che rappresentano ed esemplificano i diversi orientamenti presenti nella collezione.
Karen Knorr
Favole
Il Museo di Fotografia Contemporanea presenta la personale di Karen Knorr Favole: diciotto grandi opere fotografiche e un video dalla serie Fables. Un suggestivo dialogo muto tra natura e cultura con interpreti gli animali ritratti all’interno dei musei.
La lunga e articolata serie Fables/Favole, 2003-2008 (che prosegue un percorso già avviato da Karen Knorr da diversi anni con altre serie, come Connoisseurs e Academies), è stata realizzata negli ambienti di vari musei e dimore storiche europee, dal Musée Carnavalet di Parigi al Musée Condé di Chantilly, dal Chateau de Chambord al Musée de la Chasse et de la Nature di Parigi, dalla Villa Savoye du Corbusier al Musée d’Orsay. Vede come protagonisti gli animali: essi entrano nei luoghi della storia e dell’arte, in quei “santuari culturali” ai quali normalmente non hanno accesso. Questa trasgressione crea un forte sentimento di meraviglia, che rimanda al mondo di Lewis Carroll o di Angela Carter. Coinvolgendo nella sua ricerca gli animali Karen Knorr riconfigura le fiabe di Ovidio, Esopo, La Fontaine, mescolandole agli universi di Walt Disney e Attenborough.
L’effetto straniante che caratterizza queste grandi immagini è ottenuto grazie a sapienti montaggi con i quali Karen Knorr mescola con grande perfezione fotografia analogica e procedura digitale: la presenza delle figure degli animali, simboli di ciò che è naturale e selvaggio, tra i decori dei musei, punte altissime della artificialità e dell’elaborazione culturale, intensifica lo stupore in chi osserva l’immagine. I musei e le ricche dimore storiche sono anche luoghi del potere e dell’alta società, oggi frequentati prevalentemente dalle élite culturali: l’ingresso degli animali in questi spazi ricercati ed esclusivi accentua il contrasto tra natura e cultura, natura e società degli uomini. In queste fotografie gli animali svolgono lo strano ruolo di ironiche guide turistiche, quasi rappresentassero un inaspettato genius loci che ci mostra un altro volto di questi luoghi così carichi di ricchezza, di bellezza e di storia.
Ecco dunque una volpe seduta su una poltrona antica in dialogo con un uccello, ecco la stessa volpe sostare con aria interrogativa tra preziosi strumenti musicali, eleganti uccelli volare nella camera di Luigi XVI, ecco un cerbiatto seduto tra pareti di stucchi dorati, ecco un lupo, un airone, una cicogna, un cinghiale, ed ecco le scimmie, e un pappagallo che con i suoi colori sfida i colori di un dipinto.
Le storie di animali di Karen Knorr ci parlano della vanità delle cose terrene, della vacuità delle ricchezze che gli uomini hanno accumulato e accumulano, a confronto con la grande forza assoluta della natura. La storia, trasformata in fiaba, rimane sospesa, lasciando l’osservatore solo con se stesso.
Le immagini di Karen Knorr hanno colori lussureggianti e raffinati, simili a quelli dei dipinti del Rinascimento o del Barocco: i colori stessi della storia dell’arte. Gli animali, che sono a volte vivi e a volte tassidermizzati, rimandano alle vanitas presenti nelle più famose nature morte barocche. L’opera di Karen Knorr ci parla così di una natura che oscilla tra vita e morte, spontaneità e messa in scena, realtà e artificio.
Karen Knorr è nata a Francoforte e negli anni Sessanta ha vissuto a Porto Rico. Ha studiato a Parigi e a Londra. Ha esposto il suo lavoro, insegnato, tenuto conferenze in molti musei e università del mondo, tra i quali: la Tate Britain, la Tate Modern, le Università of Westminster, Gorldmiths, Harvard e l’Art Institute di Chicago. Vive a Londra e insegna Fotografia all’University College of Creative Arts di Farnham, nota per aver favorito lo sviluppo del nuovo stile documentario inglese grazie ad artisti come Martin Parr, Anna Fox, Paul Seawright, Keth Arnatt, Eileen Perrier.
Affermatasi a livello internazionale con la serie Gentlemen (1981-83), un lavoro sui club maschili inglesi, ha sviluppato molte ricerche sui codici e i comportamenti dell’establishment della borghesia, sui passatempi dell’aristocrazia, sul rapporto tra patrimonio artistico e società (Country Life, Belgravia, The Venery, Capital, Spirits, The Virtues and the Delights, tutte raccolte nel ciclo Archives, 1976-1998). Da anni lavora sul rapporto tra natura e cultura (Connoisseurs,1986, Academies, 1994-oggi, Fables, 2003-2008, Muses and Avatars, 2009), sempre con un approccio insieme critico e ludico alla società contemporanea.
In collaborazione con Galerie Les Filles du Calvaire, Paris
Catalogo: Karen Knorr. Fables, Filigranes Editions, Paris, 2008, edizione bilingue inglese/francese, 112 pagine, 42 immagini a colori, 40 euro.
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La Collezione FINE
a cura di Gerardo Regnani
La Collezione FINE - 198 opere fotografiche di 80 autori italiani e stranieri - nasce dalla attività della Associazione Culturale FINE (Fotografia e Incontri con le Nuove Espressioni), un sodalizio senza fini di lucro nato a Torino nel 1998. Curata da Gerardo Regnani, uno dei fondatori, è conservata presso il Museo di Fotografia Contemporanea grazie a un accordo di deposito temporaneo.
Tra gli autori presenti nella collezione: Simone Bacci, Gabriele Basilico, Claude Belime, Bruna Biamino, Carmelo Buongiorno, Davide Bramante, Claudine Capdeville, Monica Carocci, Davide Casali, Pierangelo Capanna, Claudio Cravero, Mario Cresci, Danilo Donzelli, Vittore Fossati, Mario Giacomelli, Helen Giovanello, Szuzsanna Harmathy, Sabine Macher, Anne Montaut, Florence Mouraux, Francesco Nonino, Francesco Radino, Mauro Raffini, Paolo Ranzani, Turi Rapisarda, Gerardo Regnani, Silvia Reichenbach, William Ropp, Roberto Salbitani, Ada Sola, Michi Suzuki, Cristina Zamagni.
Si tratta di noti nomi della fotografia italiana contemporanea ma anche di numerosi fotografi emergenti quando non esordienti, sia italiani che stranieri, raccolti nello spirito di un libero scambio culturale. Varie le presenze torinesi e piemontesi, numerose quelle francesi.
Negli anni passati, il gruppo fondatore, unito dal “presupposto dell’abbattimento delle frontiere fra le arti e i vari media della comunicazione contemporanea”, secondo le parole di Marina Miraglia, ha offerto una prima sede per la Collezione presso lo Spazio FINE: un’area espositiva e un libero luogo di incontri e di scambi culturali (tra autori, critici, addetti ai lavori, istituzioni, pubblico) collocato negli ex-magazzini di stoccaggio merci dei Docks Dora torinesi. L’Associazione ha dunque favorito, nel corso delle sue attività, una dimensione di scambio culturale democratico e aperto a ogni tipo di collaborazione.
La Collezione FINE presenta opere variegate che datano dalla metà degli anni Settanta ai primi anni del Duemila, secondo una pluralità di sguardi che ben rispecchia il movimentato scenario di circa un trentennio di ricerche fotografiche che vanno dal reportage sociale, alla riflessione di tipo semiotico sul linguaggio stesso della fotografia, al paesaggio, alla sperimentazione tecnico-creativa.
La mostra, realizzata nello spazio della collezione permanente del Museo di Fotografia Contemporanea, comprende 42 autori, per un totale di oltre 60 opere, che rappresentano ed esemplificano i diversi orientamenti presenti nella collezione.
Immagine: Karen Knorr, The Music Room, dalla serie Favole, 2004-2007
Visite guidate: tel. 02.66056626, servizioeducativo@mufoco.org
Visita guidata ogni prima domenica del mese ore 16
Ufficio stampa: Fiorenza Melani, t. 02.66056633 ufficiostampa@mufoco.org
Inaugurazione sabato 15 maggio 2010, ore 18
ore 17 incontro con Karen Knorr
Museo di Fotografia Contemporanea
via Frova 10, Cinisello Balsamo-Milano
Orari: da mercoledì a venerdì 15-19; sabato e domenica 11-19. Chiuso lunedì e martedì
Chiuso dall'1 al 31 agosto inclusi
Ingresso gratuito
Come arrivare al Museo
Mezzi pubblici: da Milano p.zzale Lagosta tram 31 (incrocia la MM 3 a Zara) fermata Villa Ghirlanda
Automobile: da Milano centro seguire le indicazioni per Monza/Cinisello Balsamo (viale Fulvio Testi oppure viale Sarca); dall'autostrada A4 uscita Cinisello Balsamo/Sesto S.G